CRONACHE DAL SOTTO-SCALA – DAGO: “LO SPETTACOLO? UN PRESEPE, UNA PALLA DI VETRO CON LA NEVE, QUA NON SI TRATTA DI KITSCH MA DI CAMP PROPRIO, ABBIAMO FATTO IL GIRO DELL'OROLOGIO E SIAMO ALLA PURA AVANGUARDIA” - ACHILLE LAURO NON SI CONCEDE AI FLASH (MA CHI SE LA TIRA NASCONDE UN VUOTO COSMICO) - GIANMARCO TAMBERI INTERROGATO SUL FATTO CHE L’OPERA PORTI SFIGA: “NON CREDO NELLA SUPERSTIZIONE, ANCHE SE DOPO I GIOCHI DI PARIGI…” I PADRI NOBILI DEL FOYER? MARIO MONTI E CONFALONIERI – LA BATTUTA DI LA RUSSA: “IO E LA SEGRE SUL PALCO REALE? NON SIAMO UNA COPPIA DI FATTO…”. E QUELLA DI CASTAGNA, CHE SI DICE SODDISFATTO DEL “SOSTEGNO” DEI SOCI FRANCESI SU BPM: “FUGGISTI LO STRANIERO DI TE INDEGNO? MEGLIO SALVARSI DA SOLI”
1 - QUEL SANT'AMBROGIO FRUGALE DELLA MILANO "SPOSSATA"
Egle Santolini per “la Stampa” - Estratti
Piazza blindatissima per la manifestazione ProPal, anni che non si vedeva tanta polizia davanti alla Scala, e qualche ora prima del tappeto rosso perfino un lancio di letame in direzione Piermarini. «Questo clima mi crea disagio - commenta Andrée Ruth Shammah, tra le prime ad arrivare - sembra che siamo qui a difendere le élite, e invece difendiamo la bellezza e la cultura».
Poco più in là il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ammette: «È un periodo in cui si protesta molto, qualche volta a ragione e qualche volta no». Niente lancio di uova come ai tempi di Mario Capanna, ma certo sotto una pioggia gelata stasera alla Scala spira insomma una certa aria plumbea, un'austerità fin superiore ai soliti standard di rito ambrosiano, una mestizia da congiuntura internazionale.
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Eppure venire qui dà, come ogni anno, senso alla vita e all'identità di una città oggi in fase di transizione, dove i turisti si affollano, i bilocali costano 2000 euro al mese, il Corvetto incute ansia, le Olimpiadi aspettative: la Milano «spossata» appena evocata dall'arcivescovo Delpini, che nella musica salvifica di Verdi trova energia e consolazione, anche se il rito è mondano e farsi vedere, stasera, conta più che ascoltare.
Dunque, nella tonnara del foyer, è il solito potpourri di glorie istantanee, habitué, mogli trofeo, politici, influencer, perfino appassionati autentici come Alessandro Baricco con la moglie pianista Gloria Campaner. Il rebus sulla composizione del palco reale, in assenza di Sergio Mattarella e di Giorgia Meloni, viene risolto quando il presidente del Senato Ignazio La Russa fa sapere che «il sindaco Sala ha accolto la mia proposta di mettere al centro la senatrice Liliana Segre e le nostre signore».
dominique meyer prima della scala 2024
Si palesano vecchie glorie come Plácido Domingo, José Carreras e Raina Kabaivanska, quasi 90, dritta come una tavola e molto commossa, «penso a quante volte l'ho cantata io e mi godo le meravigliose voci di oggi», mentre le star del momento sono Achille Lauro, in nero assoluto e sospetto di breitschwanz, malvisto dai fotografi per la scarsa disponibilità, e Gianmarco Tamberi che insiste sull'argomento tabù: «Non credo nella superstizione, anche se dopo Parigi…».
Piefrancesco Favino insiste sul «messaggio di pace», il ministro della Cultura Alessandro Giuli fa un'entrata d'effetto in cappottone da eroe romantico ma non concede dichiarazioni, l'ex vicepresidente della Commissione Europea Josep Borrell è felice ma muto anche lui, Roberto Bolle in nero integrale medita sulla «spiritualità» dell'opera verdiana. Molte sciure in monacale nero e blu, e molto fotografate la statuaria compagna del sovrintendente, Anna Olkhovaya, e l'étoile della Scala Nicoletta Manni con il marito e collega Timofej Andrijashenko, la giovane power couple di casa, bellissimi, bravissimi e innamoratissimi.
prima della scala 2024 anna netrebko
I padri nobili del foyer restano il senatore Mario Monti e il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, alquanto perplesso sulla regìa e sull'idea della ripartizione fra quattro secoli diversi, ma completamente conquistato dalla voce di Anna Netrebko, «che passa il tempo ed è ancora più bella».
Lo spettacolo piace, non piace, lascia indifferenti? La parola definitiva è di Roberto D'Agostino, per cui «dal punto di vista politico è una prima di seconda mano. Lo spettacolo? Un presepe, una palla di vetro con la neve, qua non si tratta di kitsch ma di camp proprio, abbiamo fatto il giro dell'orologio e siamo alla pura avanguardia». L'anno prossimo tocca a Šostacovic, Una Lady Macbeth del Distretto di Mcensk, vacilleranno le dame della cerchia dei Navigli? Di sicuro ci sarà un nuovo sovrintendente, Fortunato Ortombina, e Meyer avrà traslocato a Losanna: «Ma parto con una valigia di ricordi meravigliosi».
2 - POCHE VERE STAR E POLITICI NEL FOYER SI CELEBRA IL TRIONFO DEL NARCISISMO
Francesco Manacorda per “la Repubblica” - Estratti
achille lauro prima della scala 2024
All’improvviso, il foyer della Scala è scosso da un’onda. Accorrono i fotografi, si agitano i bodyguard. È arrivato il trapper Achille Lauro. Pochi metri più in là sfilano, senza attirare i flash, facce meno conosciute ma decisamente di maggior potere: banchieri d’affari, avvocati di grido, consiglieri d’amministrazione, indispensabili archistar, solidi industriali. La Milano — e pure parecchia Brianza — che lavora. Ma anche qui, anche questa sera, nonostante una Prima sottotono, vige la legge universale per cui la fama si confonde con il successo.
Si celebra in anticipo il Natale del narcisismo totale in cui due posti in platea garantiscono un’esposizione — anche non in senso strettamente fotografico — che ripaga qualsiasi investimento. Achille Lauro, sublime stratega, non si concede ai flash. Vivo entusiasmo dei fotoreporter, espresso con modalità purtroppo irriferibili, mentre la cerimonia ambrosiana vira verso un pericoloso effetto Telegatti: il wedding planner Enzo Miccio e il comico Paolo Cevoli, telecuochi a battaglioni, compreso un Bruno Barbieri costretto a un inedito completo monocromo, influencer di non chiarissima fama. La celebrata società civile scivola via quasi inosservata.
chiara bontempi prima della scala 2024
Scarsa la politica — Meloni alla cerimonia di Parigi per Notre-Dame come il Presidente Mattarella, il pur milanese Salvini assente per evidente incompatibilità ambientale — e mai come adesso palpabile la distanza tra Roma e Milano, parrebbe senza troppi reciproci rimpianti.
Sul palco reale spiccano il presidente del Senato e la senatrice a vita Liliana Segre. Ignazio La Russa si conferma implacabile battutista: «Non sia così banale, non siamo una coppia di fatto. È una persona che stimo molto», risponde a chi gli chiede delle tante apparizioni insieme con la senatrice che fu deportata bambina ad Auschwitz dai nazifascisti.
Tra i ministri, da segnalare solo l’esordio di Alessandro Giuli — “fighissimo”, commentano le colleghe croniste — in spettacolare tenuta da simil-ussaro. Molti i tentativi di imitarlo, in una Prima dove gli uomini paiono osare più delle donne.
beppe sala josep borrell prima della scala 2024
Ma l’originale, per quanto, o forse proprio perché, in questa occasione molto taciturno, è difficile da battere.
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Giorgio Armani quest’anno non si è visto. Miuccia Prada è occupata alla sua fondazione con una masterclass dedicata al regista Xavier Dolan; roba per palati fini. Roberto D’Agostino, sobria gonna giapponese e sigaro in mano, viene consultato su tutto lo scibile umano: “Roberto, sulle banche come finirà?”, “Roberto, pensi che dalla Boccia uscirà altra roba?”. Lui glissa sulle banche e regala liete profezie: «Nulla è pacificato. Con questi della maggioranza che passano il tempo tra litigi e dispetti, con la situazione mondiale che c’è, magari è l’ultimo Natale…». Già, le banche.
beppe sala ignazio la russa attilio fontana prima della scala 2024
Negli antichi palazzi e nei nuovissimi grattacieli che sorgono accanto alla Scala si combatte una battaglia finanziaria come non si vedeva da tempo. In platea, fila M posto 5, è seduto proprio Giuseppe Castagna, ad di Banco Bpm e oggi nella scomodissima posizione di preda, tra le mire di Unicredit e le barricate erette dai soci del Credit Agricole. Lui si dice soddisfatto del “sostegno” dei soci francesi. Ma Castagna non si sente un po’ come Leonora nel primo atto, quando il padre la esorta: “Fuggisti lo straniero di te indegno. A me lascia la cura dell’avvenir”? Troppi stranieri, troppi che lo vogliono salvare? “Meglio salvarsi da soli”, scherza lui, e forse il discorso riguarda un po’ tutti.
anna federici e dago prima della scala 2024 prima della scala 2024 dominique meyermelania rizzoli prima della scala 2024 Giuseppe Castagna - PRIMA DELLA SCALA 2024PRIMA DELLA SCALA 2024 - IGNAZIO LA RUSSA - LILIANA SEGRE - BEPPE SALA - ALESSANDRO GIULI roberto bolle prima della scala 2024 liliana segre dominiquie meyer prima della scala 2024 PRIMA DELLA SCALA 2024elisa antonioli mario monti prima della scala 2024 PRIMA DELLA SCALA 2024 - IGNAZIO LA RUSSA - LILIANA SEGRE - BEPPE SALA - ALESSANDRO GIULIPRIMA DELLA SCALA 2024 - ALESSANDRO GIULI CON LA MOGLIE VALERIA FALCIONIPRIMA DELLA SCALA 2024 - IGNAZIO LA RUSSA - LILIANA SEGRE - BEPPE SALA - ALESSANDRO GIULIPRIMA DELLA SCALA 2024 - NICOLETTA MANNI E GIANMARCO TAMBERIPRIMA DELLA SCALA 2024 - ACHILLE LAURO E ILARIA CAPPONIPRIMA DELLA SCALA 2024 - PIERFRANCESCO FAVINO CON LA MOGLIE ANNA FERZETTIPRIMA DELLA SCALA 2024 - DOMINIQUIE MEYER E ROBERTO BOLLEprima della scala 2024 la forza del destinoalberto veronesi prima della scala 2024