Francesco Tortora per www.corriere.it
Dmitry Rybolovlev e l ex moglie Elena
Buone notizie per il miliardario russo Dmitry Rybolovlev e per i tifosi del Monaco. Giovedì scorso la Corte di Giustizia di Ginevra, in appello, ha stabilito che il quarantanovenne per divorziare dall'ex moglie Elena dovrà pagare "solo" 564 milioni di franchi svizzeri (534 milioni di euro).
La sentenza è stata accolta con grande soddisfazione dagli avvocati dell'ex proprietario di Uralkali, società produttrice di potassio e patron della squadra di calcio del principato monegasco. L'anno scorso, in primo grado, il magnate era stato condannato a sborsare 4 miliardi di franchi svizzeri (circa 3,8 miliardi di euro), la cifra più costosa mai pagata per una separazione tanto è vero che la stampa internazionale aveva definito quello di Rybolovlev «il divorzio del secolo».
LA BATTAGLIA LEGALE CONTINUA
Il magnate, la cui fortuna ammonterebbe a 9 miliardi di dollari, dovrà cedere anche due appartamenti ginevrini all'ex compagna con la quale è stata sposata 23 anni e da cui si è separato nel 2008. Da allora è cominciata una lunga battaglia legale che è destinata a continuare: Marc Bonnant, avvocato della signora Rybolovlev ha annunciato che farà appello alla Corte Federale, massimo organo giuridico della Svizzera: "La mia assistita ha vinto il primo round, ma ha perso parzialmente al secondo turno - ha dichiarato il legale al quotidiano Le Figaro - Ci sarà un terzo e decisivo round".
TANTI SOLDI E UN PROBLEMA DI DATE
Dmitry Rybolovlev e l ex moglie Elena
La controversia economica non è da poco ed è legato a un problema di date: nel 2005, una gran parte dei titoli del magnate sono stati trasferiti a un trust e tre anni dopo sono stati rivenduti con un guadagno enorme. Il valore del patrimonio condiviso dei due coniugi è stato calcolato nel 2005 e non del 2008 come aveva chiesto la signora Rybolovlev. Per questo, rispetto alla sentenza di primo grado, la cifra che dovrebbe ricevere l'ex moglie del magnate è stata ridotta di ben 8 volte dalla Corte di Giustizia svizzera. Inoltre il giudice d'appello ha stabilito l'affidamento congiunto per la figlia minorenne della coppia. Nel processo dell'anno scorso il tribunale svizzero aveva affidato la podestà esclusiva della quattordicenne alla madre