DOPO 7 ANNI DALLA TRAGEDIA DI RIGOPIANO (IN CUI MORIRONO 29 PERSONE) CI SARÀ UN NUOVO PROCESSO D'APPELLO PER I SEI DIRIGENTI DELLA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE ABRUZZO CHE VENNERO ASSOLTI, SIA IN PRIMO CHE IN SECONDO GRADO, E PER IL SINDACO DI FARINDOLA, CONDANNATO A 2 ANNI E 8 MESI: SONO ACCUSATI DI DISASTRO COLPOSO E OMICIDIO - LO HA DECISO LA CASSAZIONE, LA CUI SENTENZA ESCLUDE CHE I SEI VENGANO ASSOLTI A CAUSA DELLA PRESCRIZIONE - DEFINITIVA LA CONDANNA A 1 ANNO 8 MESI PER L'EX PREFETTO DI PESCARA, FRANCESCO PROVOLO...
Estratto dell'articolo di Romina Marceca per “La Repubblica”
Tragedia di Rigopiano, si ricomincia. Ci sarà un processo d’appello bis per i sei dirigenti della Protezione civile della Regione Abruzzo che vennero assolti, sia in primo sia in secondo grado, per i reati di disastro colposo, omicidio e lesioni plurime colpose.
È questo il passaggio della sentenza della Cassazione che rappresenta una svolta nel processo per la valanga che travolse l’hotel Rigopiano di Farindola (Pescara) uccidendo 29 tra ospiti e dipendenti del resort ai piedi del Gran Sasso.
Il rischio prescrizione era dietro l’angolo ma adesso la richiesta di un nuovo giudizio per disastro colposo — reato che prevede una condanna fino a 12 anni — spazza via questa possibilità. I dirigenti della Regione sono accusati di non avere redatto la carta per il pericolo valanga nel territorio di Rigopiano.
Da qui la catena di errori che ha portato alla valanga distruttiva. «Finalmente sono emersi i veri responsabili e sono state ascoltate le nostre parole, andiamo tutti al tribunale di Perugia», piange Egidio Bonifazi,padre del receptionist Emanuele, mentre abbraccia la moglie Paola.
Lacrime e abbracci dei familiari delle vittime seguono nell’aula magna della Cassazione la lettura della sentenza da parte del presidentedella sesta sezione Giorgio Fidelbo. Un nuovo processo d’appello è stato deciso anche per il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, che era stato condannato in appello a 2 anni e 8 mesi, per gli stessi reati di omicidio e lesioni colpose.
Così come per un tecnico del Comune e due funzionari dell’ex Provincia di Pescara. La Cassazione ha, poi, confermato la condanna dell’allora prefetto di Pescara, Francesco Provolo, per omissione di atti d’ufficio e falso, e l’assoluzione per il depistaggio contestato sia al prefetto sia ai suoi funzionari. Sono state, infine, confermate le condanne del gestore dell’albergo e di un geometra per falso. [...]
RIGOPIANO FRANCESCA BRONZI E IL SUO STEFANOrigopianovittima del rigopianorigopiano 3IL SALVATAGGIO DI UNA DONNA A RIGOPIANORIGOPIANO 1francesco provolo