DOVE NON ARRIVANO GLI SCIENZIATI CI SONO IN COMPLOTTISTI – IN ATTESA DI SAPERE DA DOVE ARRIVA IL COVID-19, ADESSO LE ATTENZIONI SI SONO CONCENTRATE SU UN DOCUMENTARIO DELLO SCORSO DICEMBRE CHE COLLEGA UN RICERCATORE DEL CDC DI WUHAN AL CORONAVIRUS - NELLE IMMAGINI L’UOMO SI INTRUFOLA IN GROTTE DI PIPISTRELLI DELLA PROVINCIA DELL’HUBEI PER STUDIARE GLI ANIMALI: “SPERO CHE QUESTI CAMPIONI VENGANO CONSERVATI SOLO PER LA RICERCA…” - VIDEO
DAGONEWS
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Un documentario che mostra un ricercatore cinese che cattura pipistrelli all’intero di una grotta alimenta una delle tante teorie cospirazioniste secondo la quale il coronavirus ha avuto origine nel laboratorio di Wuhan ed è dunque una creazione umana.
Al momento non è ancora chiara la fonte esatta del virus anche se gli scienziati credono abbia avuto origine in pipistrelli e pangolini. Le autorità sanitarie cinesi hanno in precedenza affermato che probabilmente gli esseri umani hanno contratto l'agente patogeno dagli animali venduti in un mercato di Wuhan, ma al momento non c’è certezza.
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Ecco perché il video di sette minuti con Tian Junhua, riaccende gli animi di chi vede la mano dell’uomo nella nascita e nella diffusione del virus. Le immagini, prodotte da “China Science Communication”, sono state pubblicate a dicembre, poche settimane prima dell'epidemia a Wuhan.
Tian, 40enne padre di due figli e tecnico al CDC di Wuhan, trascorre giorni interminabili in caverne umide e buie per catturare pipistrelli: «Lavoro nel campo della raccolta e della classificazione di campioni di virus. Tra tutte le creature conosciute, i pipistrelli portano vari virus. Si possono trovare la maggior parte dei virus responsabili di malattie umane in loro. Mentre lavoro sento la paura delle infezioni e la paura di perdersi. A causa della paura, faccio ogni passo con estrema cautela. Più mi sento spaventato, più eseguo ogni dettaglio con cura. Perché il processo con cui trovi i virus e il modo in cui sei esposto è facile».
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Il ricercatore ha visitato dozzine di grotte nell'Hubei e ha studiato più di 300 vettori di virus negli ultimi 10 anni circa. «Spero che questi campioni di virus vengano conservati solo per la ricerca scientifica e che non verranno mai utilizzati nella vita reale». Ed è questa affermazione a scatenare le speculazioni sull’origine del virus.
Un articolo del Washington Times afferma che il documentario mostra che Tian e i suoi colleghi "sono impegnati nella manipolazione casuale di pipistrelli contenenti virus mortali", citando un rapporto dello Wuhan Evening News nel 2017, in cui si raccontava come Tian una volta fosse entrato in contatto con l'urina di pipistrello dopo aver dimenticato di indossare una tuta protettiva. Dopo il fatto l’uomo si mise in auto-quarantena per 14 giorni, ma l’evento viene collegato all’epidemia di SARS-CoV-2.
Un anonimo politico americano di cui il Washington Time non rivela il nome, ha espresso le sue preoccupazioni: «Tian vive e lavora al CDC di Wuhan, a poche centinaia di metri dal mercato di Huanan. Fa parte del piccolo team di Wuhan che negli ultimi anni ha contribuito all'ossessione della Cina per la ricerca e la ricerca di virus».
È l’ultima teoria sulla nascita del virus dopo quella che vuole che il Covid-19 sia “scappato” al Wuhan Institute of Virology. Teorie alimentate dallo scetticismo sul governo cinese e sulla trasparenza con cui hanno trattato e dato le informazioni sulla pandemia. Ma c’è anche chi lega la creazione del virus agli Stati Uniti e chi sostiene che il virus sia stato portato a Wuhan dall’esercito americano. Fino a quando i ricercatori navigheranno a vista, ci sarà sempre terreno fertile per una nuova tesi complottista.