È STATO “CHAPATO” L’UOMO CHE DICHIARO’ “GUERRA ALLA DROGA” IN MESSICO: ERA AL SOLDO DEI NARCOS – GENARO GARCÍA LUNA, EX CAPO DELLA POLIZIA MESSICANA E POI MINISTRO DEGLI INTERNI, È STATO CONDANNATO A NEW YORK PER SPACCIO INTERNAZIONALE DI COCAINA E COSPIRAZIONE – CON L'IDEA DI CONTROLLARE E LIMITARE IL FLUSSO DI DROGA, AIUTÒ “EL CHAPO” GUZMAN A FARE FUORI GLI ALTRI CARTELLI. PECCATO CHE POI “EL CHAPO” SI È COMPRATO CON MAZZETTE MILIONARIE LA FEDELTA’ DI LUNA E QUINDI HA ROTTO IL “PATTO” CON IL GOVERNO MESSICANO – I DUBBI SUL RUOLO DELLA DEA STATUNITENSE, CHE HA AVALLATO LA STRATEGIA…

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Estratto dell’articolo di Daniele Mastrogiacomo per “la Repubblica”

 

genaro garcia luna ex capo della polizia messicana e ministro dell interno genaro garcia luna ex capo della polizia messicana e ministro dell interno

[…] Non siamo più davanti a un film, a una serie che Netflix (El Chapo) ha ricostruito in modo esemplare. Siamo in un tribunale di Brooklyn, a New York, lo stesso che ha inflitto un ergastolo a Joaquín “El Chapo” Guzmán.

 

Quindici giurati popolari pronunciano una sentenza che segnerà per sempre la guerra al traffico di droga, le connessioni tra potere e narcos, le attività ambigue della Dea che in questa battaglia inconcludente ha speso in 15 anni 5 miliardi di dollari dei contribuenti americani. Viene condannato Genaro García Luna, 54 anni, per dieci capo della Polizia Federale messicana sotto la presidenza di Vicente Fox e poi addirittura segretario alla Sicurezza, che equivale a ministro degli Interni, con Felipe Calderón.

 

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Lo hanno riconosciuto colpevole dei cinque reati per i quali era stato arrestato in Texas nel dicembre del 2019, appena cinque mesi dopo la condanna del Chapo. Associazione a delinquere finalizzata allo spaccio internazionale di cocaina; cospirazione per distribuire e detenere cocaina; cospirazione per importare cocaina; criminalità organizzata e resa di false dichiarazioni sulla domanda di naturalizzazione sostenendo di non aver commesso alcun reato. Luna rischia una pena dai 20 anni all’ergastolo. […]

 

genaro garcia luna ex capo della polizia messicana e ministro dell interno 4 genaro garcia luna ex capo della polizia messicana e ministro dell interno 4

È la prima volta nella storia dei due paesi confinanti che un funzionario dello Stato messicano viene giudicato e condannato dalla magistratura statunitense. E mai prima d’ora un pezzo da novanta, l’ex zar antidroga a cui Calderon (2006-2012) aveva affidato la strategia per condurre la sua assurda “guerra alla droga”.

 

[…] Genaro Luna propone Calderón il patto scellerato: puntare su un solo capo dei narcos piuttosto che trattare con tutti. La Dea è complice del piano. Le autorità americane premono per frenare il fiume di droga che invade i loro confini. La lotta alla droga prevede anche scelte azzardate, fuori dagli schemi e dalla legalità. Contano i risultati. E questi arrivano quando Luna sceglie il nome del Chapo.

 

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Guzmán ha un problema: controlla lo Stato di Sinaloa ma non ha accesso diretto alle frontiere con gli Usa. Deve pagare la tassa di passaggio agli altri Cartelli che gestiscono le porte di accesso di Juárez, Tijuana, Nuevo Laredo e Matamoros. Luna gli propone di emergere: gli fornirà informazioni per fare degli arresti da dare in pasto ai media e premiare così il governo Calderon lasciando al Chapo campo libero nel suo business.

 

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Una coppia decisa e scaltra. Il connubio funziona a dovere. Gli avversari del boss di Sinaloa vengono sbaragliati, il presidente è entusiasta dei risultati, la Dea gongola perché ha visto giusto. Ma il Chapo è ambizioso, vuole diventare il re mondiale della cocaina. Ha bisogno sempre più di soldi, deve ungere, corrompere, pagare migliaia di poliziotti e funzionari.

 

Deve elargire mazzette milionarie allo stesso Luna che non lavora solo per il potere. Diventa incontrollabile. La Dea si lamenta, lo piazza in cima alla lista nera dei nemici e ricercati. Il Chapo è già evaso una volta dal carcere grazie all’aiuto di Luna che gli annuncia la rottura del patto.

 

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Il boss di Sinaloa viene arrestato una seconda volta ma evaderà di nuovo nel tunnel che aveva fatto scavare sotto la prigione a bordo di una slitta motorizzata. Una fuga clamorosa. Mette in imbarazzo Calderón, fa infuriare la Dea. Luna è nei guai ma riesce a catturare il suo ex socio e lo fa estradare direttamente negli Usa senza passare per la giustizia messicana. Sappiamo che fine ha fatto il Chapo.

 

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[…] Soddisfatta anche la Dea che, tuttavia, non esce pulita da questa sentenza. Dovrebbe spiegare quale ruolo ha avuto nella storia di un patto che ha trasformato il Messico in un cimitero e aprire le dighe del fiume di droga verso gli Usa. Ma questo è un capitolo a parte.

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