ERRORI DI GIOVENTU' – UN 18ENNE DEL SALENTO EREDITA L’AZIENDA DI FAMIGLIA E POCO DOPO LA MANDA IN FALLIMENTO, MA UN GIUDICE DECIDE DI GRAZIARLO PERCHÉ “TROPPO GIOVANE” – DOPO ESSERE STATO SOMMERSO DA CARTELLE ESATTORIALI, DEBITI PER 40MILA EURO E CONTRIBUTI PREVIDENZIALI NON PAGATI, IL GIOVANE È FINITO IN TRIBUNALE: I MAGISTRATI, GIUSTIFICANDOLO PERCHÉ "INESPERTO", GLI HANNO RICONOSCIUTO LA MANCANZA DI COLPA E GLI HANNO CONCESSO UN PIANO DI TRE ANNI PER RIPAGARE I DEBITI E…
Estratto dell'articolo di Francesco Oliva per www.repubblica.it
Poco più che maggiorenne si ritrova al timone dell’azienda di famiglia, ereditata dal padre senza alcun tipo di esperienza imprenditoriale alle spalle. E, in breve, la gestione […] si rivelerà disastrosa: cartelle esattoriali, debiti per 70mila euro e il mancato pagamento di imposte e contributi previdenziali.
E da imprenditore a operaio, il passo si è rivelato piuttosto breve per un giovane residente in un comune del basso Salento: chiusa l’impresa, i debiti, infatti, avrebbero continuato a condizionargli la vita e la possibilità di programmare un futuro stabile.
A restituire un pizzico di serenità è stato il tribunale di Lecce. Assistito dall’avvocato Antonio Maria Manco, il giovane è riuscito a dimostrare la propria mancanza di colpa grave nella causazione del debito con il fisco e il collegio della terza sezione civile (composto dalla presidente Anna Rita Pasca e dai giudici Sergio Memmo, estensore, e Maria Gabriella Perrone) gli ha concesso un piano finalizzato alla chiusura del debito della durata di tre anni. Nello specifico: pagherà 36 rate di importo ritenuto sostenibile.
“I giudici hanno ritenuto il debitore meritevole di risanare il proprio debito, avendolo contratto quando era ancora molto giovane e inesperto - commenta l’avvocato Manco - il ragazzo ha così ricevuto un vero e proprio sconto sui propri debiti, dato anche il suo travagliato percorso di vita. Il mio assistito è stato in qualche modo graziato per la sua condotta e la sua giovane età e il tribunale gli ha quindi concesso una seconda chance per riprendere in mano la sua vita”.