Monica Serra per "la Stampa"
«Fabrizio Corona fa il suo lavoro: si occupa delle ragazze professionalmente». In questo caso si tratta delle due presunte vittime di Alberto Maria Genovese finite sulla copertina di un settimanale e in televisione per raccontare la loro storia.
A confermarlo è il legale dell' ex re dei paparazzi, Ivano Chiesa. Lo stesso che assiste le due giovanissime che, caso raro, hanno deciso di uscire allo scoperto per denunciare gli abusi che avrebbero subito nella camera padronale di "Terrazza sentimento".
«Sono allibito dalle polemiche», dice il legale. «Corona lavora per Atena, che è un' agenzia che fornisce contenuti giornalistici. Le ragazze sono vittime e sono state fatte passare da escort: vanno in tv a difendersi. Fabrizio le ha solo aiutate a farlo».
Una decisione che però rischia di danneggiare le due ventenni e di ritorcersi contro di loro nel caso in cui si arrivi a un processo. «Ma non diciamo fesserie: queste indagini al novantanove per cento si chiuderanno con un abbreviato», ribatte Chiesa.
Nel frattempo, però, tutto questo "attivismo" di Corona è finito anche nel mirino della Squadra Mobile che indaga su Genovese, accusato di aver violentato e sequestrato una diciottenne nel corso di una festa a base di droga nel suo superattico con vista Duomo.
Gli investigatori hanno infatti mandato due segnalazioni al Tribunale di sorveglianza che mercoledì prossimo dovrà decidere il destino dell' ex re delle nottate milanesi, per ora ai domiciliari per una serie di condanne per estorsione, bancarotta, reati fiscali. Una misura decisa «provvisoriamente» al posto del carcere, per permettere a Corona di curarsi dalle sue patologie.
Ylenia Demeo e Martina Facchini
Ma per continuare a trascorrere la pena a casa, l' incontenibile ex paparazzo deve rispettare una serie di prescrizioni stabilite dai giudici su richiesta del sostituto procuratore generale Antonio Lamanna. Non può, per esempio, frequentare pregiudicati; da novembre non può più partecipare a trasmissioni televisive o radiofoniche, né utilizzare i social. Cosa, quest' ultima, che in realtà continua a fare quotidianamente.
Proprio la violazione delle regole è al centro delle due informative che i poliziotti, diretti da Marco Calì, hanno presentato alla Sorveglianza, anche in vista dell' udienza del 17 febbraio in cui i giudici decideranno se Corona deve tornare in prigione. Tutta questa esposizione, che con la "gestione" delle due giovani ha moltiplicato l' attenzione nei suoi confronti, rischia insomma di ritorcersi contro Fabrizio Corona.
Vanno avanti, intanto, le indagini su Genovese in prigione dal 6 novembre scorso. A partire dai filmati delle diciannove telecamere del suo superattico, dalle centinaia di testimonianze raccolte, dalle chat, dalle foto, dal contenuto dei cellulari sequestrati, i poliziotti hanno individuato altri presunti casi di violenza.
Le ragazze sono state tutte identificate e ascoltate dai pm Mannella, Stagnaro e Filippini, che ora vogliono vederci chiaro anche sui soldi e sulle attività del 43enne, così ricco da potersi permettere case di lusso nel centro di Milano, festini anche da 150mila euro ed esclusive vacanze all' estero su jet privati offerte agli amici. Accertamenti affidati al Nucleo di polizia economico finanziaria della gdf che sta ricostruendo anche i flussi di denaro all' estero. E su cui ora ha aperto un' inchiesta pure l' Antitrust, per presunte pratiche commerciali scorrette.
YLENIA MARTINA ACCUSE A GENOVESE MOWMAG YLENIA MARTINA ACCUSE A GENOVESE MOWMAG YLENIA MARTINA ACCUSE A GENOVESE MOWMAG MARTINA YLENIA 5