“FILIPPO NON VOLEVA CHE LEI SI LAUREASSE PRIMA DI LUI” – LA ZIA DI GIULIA CECCHETTIN, LA RAGAZZA SCOMPARSA INSIEME ALL’EX FIDANZATO, RIVELA CHE LUI TEMEVA CHE LEI POTESSE ALLONTANARSI DOPO LA LAUREA – LA GIOVANE AVREBBE DOVUTO DISCUTERE LA TESI DOMANI, MA L’UNIVERSITÀ DI PADOVA HA CONGELATO IL PERCORSO DI STUDI – INTANTO IL PAPÀ DI GIULIA HA PORTATO IL PC DELLA FIGLIA AGLI INVESTIGATORI. PER LA POLIZIA I DUE RAGAZZI NON SONO IN FRIULI…
1. RAGAZZI SCOMPARSI: IL COMPUTER DI GIULIA IN CASERMA
Estratto dell’articolo da www.ilrestodelcarlino.it
É finito il colloquio in caserma con la famiglia Cecchettin, il papà di Giulia ha consegnato il pc della figlia in caserma: “Giulia deve tornare”. La sorella Elena: “Ho paura che Filippo le abbia fatto del male”. L'appello della zia Elisa: "Filippo, chiedi aiuto". Intanto l’Università di Padova ha depennato il nome di Giulia dall'elenco dei laureandi.
È iniziato il quarto giorno di ricerche dei due ragazzi scomparsi. Gli elicotteri stanno sorvolando un’area molto vasta: dal paese veneziano di Vigonovo alla provincia di Treviso. I carabinieri: “Non sono in Friuli”. Gli inquirenti stanno passando al setaccio i punti in cui sono stati avvistati Giulia Cecchettin e Filippo Tureta, gli ex fidanzati che sembrano spariti nel nulla da sabato sera.
Al momento l’indizio più forte, ma anche il più drammatico nel caso si rivelasse una pista plausibile, è il campione di sangue prelevato dalla zona industriale di Fossò: 9 macchie sull’asfalto nel luogo in cui il cellulare di Filippo ha agganciato la cellula telefonica per l’ultima volta. Si attende l’esito del Dna.
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Archiviate le segnalazioni di avvistamento dei due ragazzi, arrivate a pioggia nelle ultime ore. Da chi sostiene di avere visto Giulia sul treno all’auto nera – la Fiat Grande Punto di Filippo, sulla quale si pensa stiano ancora viaggiando i due ex fidanzati – avvistata in diverse zone del Friuli. I carabinieri di Pordenone hanno reso noto che si sta procedendo con “attività sulla base delle segnalazioni ricevute, ma ad oggi non c'è alcun riscontro della presenza dei due soggetti nel territorio”.
I ragazzi non si trovano e il mistero si infittisce. Possibile che stiano ancora viaggiando in auto senza mai aver fatto benzina o avere prelevato denaro da un bancomat? Oppure che abbiamo spostato delle somme sulle App di pagamento? “Le segnalazioni di avvistamenti dell'auto ricevute in seguito non hanno invece avuto riscontro – precisano dal comando dell'Arma di Pordenone – sono state archiviate come senza esito”.
Il papà di Giulia è andato a casa a prendere il computer di Giulia, poi è rientrato in caserma. Segno che gli inquirenti sono alla ricerca di qualsiasi traccia possa chiarire il giallo della scomparsa dei due ex fidanzati: sia spera che dal pc possano emergerege elemnti utili, finora sottovalutati dalle indagini.
2. RAGAZZI SCOMPARSI IN VENETO, LA FAMIGLIA DI GIULIA CECCHETTIN CONVOCATA IN CASERMA. LA ZIA DELLA 22ENNE: «FILIPPO NON VOLEVA CHE LEI SI LAUREASSE»
Estratto dell’articolo di Giorgia Zanierato per www.corriere.it
l'università di Padova ha formalmente «congelato» l'iter per la laurea di Giulia Ceccettin. La studentessa, evidentemente impedita, non ha completato l'ultimo «step» amministrativo, quello della sottomissione dell'ultima versione della tesi nel sistema dell'ateneo. Il nome della giovane scomparsa non è più tra quelli nell'elenco della sessione di laurea prevista per domani, giovedì 16 novembre. Secondo quanto riferito dal Dipartimento di ingegneria dell'Informazione, l'iter per la laurea procedeva regolarmente.
Nel pomeriggio di sabato 11 novembre, prima della sparizione, Giulia aveva inviato alla relatrice la versione finale della sua tesi, per l'ultima lettura e controllo. Lunedì, due gioni fa, la docente le avrebbe comunicato di caricare il file sul portale di ateneo, così da farlo approvare, cosa che non è avvenuta. Ufficialmente, quindi, la 22enne di Vigonovo non figura più nella lista degli ammessi alla sessione di laurea. Il Dipartimento padovano è comunque disponibile a discutere una possibile riammissione all'ultimo momento, vista la circostanza eccezionale.
Anche Filippo Turetta stava facendo un percorso di studi identico a quello di Giulia: iscritto al terzo anno dello stesso corso di laurea, aveva svolto gran parte degli esami.
«Filippo non era contento che Giulia si laureasse domani perché temeva che si potesse allontanare da lui»: a raccontarlo ai giornalisti è Elisa Camerotto, la zia materna di Giulia Cecchettin.
La sorella di Giulia, Elena, delinea un'immagine di Filippo come di una persona «molto possessiva che giocava con lei ricattandola emotivamente per continuare a vederla. Lei era buona e cedeva - prosegue - perché sapeva che lui era tanto solo e calcava molto su questo fatto dicendo "se te ne vai anche tu io non ho più nessuno"». Elena aggiunge che Filippo «si mostrava felice solo quando era con lei». La zia materna di Giulia ha voluto rivolgere proprio a lui un appello: «Io so che le volevi molto bene. Ora torna a casa, tutto si risolverà per il meglio».
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