angela merkel

GERMANIA KAPUTT – LA PRODUZIONE INDUSTRIALE VA PEGGIO DEL PREVISTO: AD APRILE -1,9. ANCHE IL PIL RALLENTA: PER IL 2019 PREVISTO LO 0,6 - IL CALO DELL'ATTIVITÀ PRODUTTIVA COMPLESSIVA SECONDO GLI ANALISTI DOVEVA ESSERE DI -0,5% - SU BASE MENSILE, LE ESPORTAZIONI SONO SCESE DEL 3,7 PER CENTO E LE IMPORTAZIONI DELL’1,3

Da www.ilfattoquotidiano.it

angela merkel

 

 

La Germania si risveglia raggelata dai dati sulla produzione industriale di aprile. Il calo è più ampio di quanto previsto dagli analisti: -1,9 per cento rispetto a marzo, mentre sull’anno la diminuzione è dell’1,8%. Gli esperti prevedevano un calo congiunturale pari a -0,5 per cento.

 

Le notizie non sono buone nemmeno sul Pil perché le stime di crescita sono state tagliate dalla Bundesbank allo 0,6 per cento nel 2019 contro l’1,6 indicato in precedenti previsioni. Nel 2020 le cose, secondo la banca centrale tedesca, andrebbero meglio con una crescita dell’1,2 ma sempre con un tasso inferiore da quanto stimato in precedenza (1,6). Il taglio delle stime sul Pil della Bundesbank seguono quelle del governo tedesco che ad aprile aveva rivisto le stime di crescita allo 0,5 per cento quest’anno indicando però un aumento del Pil dell’1,5 per cento nel 2020.

angela merkel in costume

 

 

Quanto al cosiddetto avanzo commerciale, questione annosa per Berlino anche rispetto alle regole dell’Ue, la Germania ha registrato in aprile un avanzo commerciale di 17 miliardi di euro, in calo rispetto ai 20 di marzo (i dati in questo caso sono quelli pubblicati dall’Ufficio federale di statistica). Su base mensile, le esportazioni sono scese del 3,7 per cento e le importazioni dell’1,3.

ANGELA MERKEL GIOCA CON PHON E PALLINA

 

 

GERMANIA

Michelangelo Colombo per www.startmag.it

 

CHE COSA HA DECISO LA BUNDESBANK La banca centrale tedesca ha tagliato le stime di crescita della Germania portandole allo 0,6% nel 2019 rispetto all’1,6% precedentemente indicato e all’1,2% nel 2020 (sempre 1,6% in precedenza).
 
LA REVISIONE DELLE STIME ANCHE DEL GOVERNO Secondo la Bundesbank l’inflazione nel Paese sarà dell’1,4% quest’anno e dell’1,5% il prossimo. Il taglio delle stime sul Pil della Bundesbank seguono quelle del governo tedesco che ad aprile aveva rivisto le stime di crescita allo 0,5% quest’anno indicando però un aumento del pil dell’1,5% nel 2020.
 
COME CALA LA PRODUZIONE INDUSTRIALE Non sono finite qui le pessime notizie per Berlino. La produzione industriale tedesca è scesa dell’1,9% su mese ad aprile, dopo due mesi di segno positivo, secondo i dati destagionalizzati.
 
IL CALO TENDENZIALE Si tratta di un calo ben più significativo di quanto previsto (-0,5)%. Su base tendenziale il calo è stato dell’1,8%. La produzione manifatturiera è scesa del 2,5% congiunturale. Dopo due mesi di aumenti della produzione, i segnali sul fronte economico non sono positivi. Gli ordini registrano un piccolo rialzo ad aprile, dopo un aumento ben piu’ significativo il mese prima, indice che il rallentamento persiste.

mattarella merkel

 
LO STATO DELL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA L’industria manifatturiera mostra un calo diffuso a tutti le attività: beni capitali -3,3%, semilavorati -2,1%, beni di consumo -0,8% ed energia -1,1%. La debolezza dell’industria, motore dell’economia tedesca ed europea, ha provocato il taglio drastico delle previsioni di crescita da parte della Bundesbank e di altre organizzazioni internazionali.
 

merkel

LA BILANCIA COMMERCIALE Oggi sono stati diffusi anche i dati sulla bilancia commerciale nello stesso mese che vede un surplus in calo: le sportazioni sono state pari a 109,7 miliardi ad aprile e l’import a 91,7 miliardi. L’Europa ha assorbito 63,8 miliardi di merci tedesche, cioè il 3,5% in meno di un anno prima, mentre l’export verso paesi terzi e’ aumentato del 4% su anno a 45,8 miliardi. Quindi anche su questo fronte la Germania continua a soffrire sotto il peso delle tensioni commerciali mondiali.

 

angela merkel iphone

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?