Giordano Tedoldi per “Libero quotidiano”
Sono giovani, spesso minorenni, annoiati, senza scrupoli. Sono i protagonisti degli ultimi episodi di violenza verificatisi a Roma, Torino, Napoli. Menano colpi di spranga per due euro, com' è successo a Rivoli, nella provincia torinese, dove all' una di notte una gang di periferia composta da cinque ragazzi, di cui tre minorenni e gli altri maggiorenni di poco (18 e 21 anni) ha accerchiato due fratelli che tornavano a casa per rapinarli del cellulare e dei soldi, anche se erano solo pochi spicci.
Uno dei fratelli, vent' anni, si è ribellato e per tutta risposta è stato selvaggiamente sprangato, picchiato e preso a calci, subendo un trauma cranico e altre lesioni guaribili in 35 giorni. Fortunatamente nonostante l' ora tarda c' erano altri testimoni, ma la loro presenza non ha minimamente scoraggiato la furia dei ragazzi.
Quando l' aggredito è riuscito ad atterrarne uno, tutti sono scappati, e un altro ha perso il documento d' identità che, raccolto da un passante, è stato consegnato ai carabinieri, i quali sono riusciti a individuare tutti i componenti del pestaggio.
GLI ARRESTI I fatti risalgono ad aprile, ieri sono stati arrestati. A Roma invece, intorno alle quattro di sabato mattina, all' uscita da una discoteca dell' Eur, la "Bibliotechina", due comitive stavano ancora discutendo dopo essersi affrontate dentro il locale per i soliti stupidi motivi che scoppiano nelle discoteche. Quando una delle due comitive ha cominciato a dirigersi alla fermata della metropolitana, sembrava la cosa fosse finita lì.
E invece un ventiquattrenne, letteralmente fuori di sé, è salito a bordo della sua Volkswagen Polo, ha pestato sull' acceleratore e ha falciato i quattro avversari che tornavano a casa, tre diciottenni e un cinquantatreenne. È scappato ma è stato rintracciato dalla polizia.
Due degli investiti sono stati portati in ospedale con codice rosso, non sono in pericolo di vita ma il più grave dovrà subire un intervento di chirurgia maxillo-facciale. In quelle stesse ore, poco distante, un egiziano di vent' anni è stato accoltellato a un fianco. L' aggressore è fuggito, il suo coltello è stato ritrovato e la polizia lo sta ancora cercando.
Un episodio simile si era avuto sempre nella capitale a gennaio, quando due amici ubriachi, per vendicarsi di due buttafuori di una discoteca che, visto il loro stato, non li avevano fatti entrare, erano risaliti sulla loro Mercedes classe B e li avevano travolti, ferendo anche un altro ragazzo quando si erano dati alla fuga. I due aggressori si sono poi costituiti, sono due fratelli di 27 e 30 anni.
Segnaliamo anche che pochi giorni fa, a Napoli, una baby gang di ben trenta ragazzini tra i quattordici e i diciotto anni ha aggredito tre giovani di 20, 21 e 23 anni nella zona dei Decumani. Il ventenne è stato ricoverato con una prognosi di due settimane per contusioni al fianco e al torace, i suoi amici hanno un trauma cranico e un trauma facciale, per fortuna lievi. Anche in questo caso, spiegano gli inquirenti, la violenza è esplosa per motivi futili.
RABBIA BESTIALE Cosa tiene insieme tutti questi episodi? La giovane età, la rabbia bestiale, il ricorso a una violenza sproporzionata rispetto agli scopi. Questi ragazzi "annoiati" e "senza scrupoli", a volte ubriachi o fatti, non ci pensano un istante a spaccare la faccia o a mettere sotto con la macchina chi li contraddice, chi non li fa entrare in discoteca, chi si rifiuta di dargli lo smartphone o qualche moneta.
Per un pretesto insignificante circondano come un branco di lupi le vittime, forti della loro superiorità numerica, e infieriscono senza controllo. Non vogliamo esagerare il fenomeno, ma è questo che accade nelle nostre città. Qual è la ragione di questa violenza selvaggia?
L' elenco delle motivazioni è sempre lo stesso: una società lassista, i genitori irresponsabili, un' educazione viziata e permissiva, oppure il disagio, il degrado, l' incultura. Ma più che le ragioni, consigliamo di concentrarci sui castighi. È venuto il tempo di trattare questi fanciulli teppisti con la durezza che la loro ferocia merita, senza più concedere alibi per la loro giovane età.