gustavo rol

GUSTAVO ROL: I RACCONTI DI CHI L’HA CONOSCIUTO - QUANDO ERA DI BUON UMORE. CON I SUOI POTERI PARA-NORMALI POTEVA FARE DEGLI "SCHERZI" IMPRESSIONANTI: ‘’ERAVAMO IN SETTE PERSONE SEDUTE INTORNO A UN TAVOLO PESANTE E MASSICCIO. ROL SI CONCENTRÒ FISSANDO IL SOFFITTO. DOPO QUALCHE ATTIMO, TUTTI NOI PRESENTI, TAVOLO E SEDIE COMPRESI, COMINCIAMMO AD ALZARCI PER ARIA, ONDEGGIANDO LENTAMENTE” - QUELLA COPPA DEL GELATO DELLA SIGNORA SEMPRE MISTERIOSAMENTE COLMA…

Da http://www.gustavorol.org/index.php/it/

 

GUSTAVO ROL

Gustavo Rol, nato nel 1903 da una famiglia della ricca borghesia torinese, è stato un personaggio fuori dal comune: amante delle arti e pittore egli stesso, colto e carismatico, dopo aver lavorato come giornalista e bancario si è dedicato per tutta la vita alla sua grande passione, l’occulto. I suoi sostenitori gli hanno attribuito proprietà paranormali, i suoi critici hanno parlato di “mentalismo”, ma Gustavo Rol si è sempre dichiarato semplicemente un ricercatore e sperimentatore, con l’unico obiettivo “di incoraggiare gli uomini a guardare oltre l’apparenza e a stimolare in loro lo spirito intelligente”. 

 

Un uomo che ha attraversato il Novecento lasciando una traccia profonda nell’immaginario collettivo e nelle numerose personalità internazionali con cui è entrato in relazione: da Walt Disney a Marcello Mastroianni, da alcuni presidenti della Repubblica Italiana, come Giuseppe Saragat e Luigi Einaudi, al presidente John Fitzgerald Kennedy fino alla Regina Elisabetta II. Federico Fellini lo definisce “sconcertante”, legandosi a lui con una profonda amicizia.

GUSTAVO ROL

 

(tratto da: Allegri, R., "Così ho viaggiato nel paranormale", rivista "Chi" del 25/07/2001, p. 139) 

 

Una delle caratteristiche di Rol era quella di essere, quando era di buon umore, un gran burlone, e poteva fare degli "scherzi" abbastanza impressionanti, con un fine dimostrativo per i presenti e una eventuale lezione (esplicita o implicita) per i destinatari dello scherzo.

Ad esempio, Giuditta Miscioscia ha raccontato quanto segue:

«Tornavamo da Savona verso Torino, in macchina sull’autostrada. Arrivati sul passo del Turchino ci fermammo all’autogrill a pranzare. Al tavolo accanto al nostro c’era una coppia. Lei, grossa, enorme. 

 

Gustavo Adolfo Rol e Federico Fellini

Erano già al gelato. Dovevano aver mangiato molto e la signora sorbiva il gelato lentamente, con difficoltà, perché era troppo sazia, ma si capiva che il gelato le piaceva molto. Rol la sbirciava da lontano e i suoi occhi scintillavano. Capii che voleva divertirsi. 

Quando la signora ebbe finito il gelato, piegò la testa sulla spalla del marito e mormorò sfinita ma soddisfatta: “Ce l’ho proprio fatta, l’ho mangiato tutto”. 

 

“Facciamogliene mangiare un altro”, mi sussurrò Rol. 

“No, per carità, la fai morire”, supplicai, ma era tardi: Rol era già intervenuto, la coppa del gelato della signora era di nuovo misteriosamente colma. Il marito della donna, dopo aver sentito la frase “Ce l’ho proprio fatta”, aveva guardato la coppa che non era affatto vuota, ma piena e disse alla moglie: “E quello?”. Lei guardò e sbiancò. “Chi lo ha portato?”, chiese con un filo di voce. “È il tuo”, rispose il marito. “Impossibile, l’ho appena finito”, mormorò lei. “Ti sembrava di averlo finito”, disse l’uomo ridendo. La signora era smarrita. Si guardava intorno pallida. Riprese a mangiare adagio adagio, con fatica. Quando finalmente ebbe finito, sospirò verso il consorte tenendosi le mani sullo stomaco: “Non ne posso proprio più”. 

Gustavo Rol

 

“Ancora, ancora”, ripeté sottovoce Rol come se desse ordini a una presenza invisibile, e la coppa del gelato della signora apparve di nuovo piena. Questa volta fu il marito a sbiancare. “Non è possibile”, lo sentii mormorare desolato e si guardava intorno sospettoso. Poi prese la coppa di gelato e cominciò a ispezionarla attentamente. Alla fine disse alla moglie: “Questo te lo mangio io”. Sorbì il gelato in silenzio, era nervoso. Appena finito scattò in piedi, ma Rol velocissimo aveva di nuovo ripetuto “Ancora, ancora” e la coppa era di nuovo piena. “Andiamo via, qui ci sono cose che non vanno”, e spinse la moglie verso la cassa del ristorante. Rol rideva a crepapelle, come un ragazzino».

Gustavo Adolfo Rol

 

 

http://gustavorol.org/index.php/it/le-49-possibilita-xix-levitazione

 

Giuditta Miscioscia:

 

«Una sera eravamo in casa di un famoso parrucchiere di Torino. Oltre a noi c’erano altri ospiti, persone molto importanti che desideravano conoscere Rol e vederlo in azione. Il padrone di casa si dichiarava scettico. (...).

[Segue un esperimento con le carte, quindi Rol...]

Cominciò a guardarsi in giro ostentatamente per attirare l’attenzione. Guardava soprattutto verso il soffitto e disse forte: “C’è tanta polvere lassù”. Il padrone di casa, un po’ imbarazzato, balbettò: “Sì, forse, non saprei”. “Ah c’è un solo modo per accertarsi se lassù vi è della polvere” disse Rol, “andare a vedere”. 

 

Gustavo Adolfo Rol

Eravamo in sette persone sedute intorno a un tavolo pesante e massiccio. Rol si concentrò fissando il soffitto. Dopo qualche attimo, tutti noi presenti, tavolo e sedie compresi, cominciammo ad alzarci per aria, ondeggiando lentamente. Ci guardavamo in faccia impalliditi e guardavamo Rol che era sempre concentrato. Salimmo fino a raggiungere il soffitto, poi scendemmo, quindi di nuovo risalimmo al soffitto e poi planammo a terra. “Sì”, disse Rol sorridente “lassù c’è molta polvere: l’avete vista anche voi”. C’era un grande silenzio in salotto, ma gli sguardi ironici erano completamente scomparsi».

 

Chiara Bologna:

 

Gustavo Adolfo Rol

«Rol e mia nonna si trovavano in un appartamento. Ad un certo punto ha visto Rol alzare un piede come se dovesse scavalcare un piccolo ostacolo. Invece Rol ha lasciato il piede sospeso nell’aria, a circa 20 centimetri dal suolo. Ha quindi tirato su l’altro piede, portandolo un po’ più in alto del primo, che era rimasto sospeso là dove si era fermato. Rol ha iniziato a salire dei gradini invisibili, camminava nell’aria»

 

Remo Lugli (Marisa Guasta/Catterina Ferrari):

 

«E’ il 21 giugno [1994], l’indomani del suo novantunesimo compleanno. Gustavo e Catterina sono lì a San Marzano da ieri, hanno dormito nella villa [del professor Guasta] e al pomeriggio si accingono a partire per far ritorno a Torino. L’amico professore si è dovuto assentare e Gustavo raggiunge l’auto accompagnato da Catterina e Marisa Guasta che lo affiancano dandogli il braccio. 

Gustavo Rol

 

Racconta Marisa: “Quando si è girato per entrare in macchina si è afflosciato ed è andato a terra senza che potessimo trattenerlo. Rol pesava ottanta chili e quando abbiamo provato a prenderlo per le ascelle per sollevarlo abbiamo capito che non saremmo mai riuscite a tirarlo su, le nostre forze erano assolutamente inadeguate. Eravamo preoccupate, agitate, ci chiedevamo cosa fare, ma altre persone nelle vicinanze non c’erano. Lui ci ha calmate: “Aspettate un momento” ha detto, “provate, quando ve lo dico”. 

Catterina Gustavo Rol

 

Un attimo ancora e poi ha ordinato: “Adesso”. Noi lo abbiamo tirato su, ma senza nessuno sforzo. Si è raddrizzato come se fosse spinto dal di sotto. Ha esclamato: ‘Sia ringraziato il Signore’ e si è fatto il segno della croce”. Catterina, che negli ultimi tempi lo doveva aiutare a salire e a scendere dal letto, svestirsi e vestirsi, dice che a volte lui le dava il comando ‘adesso’, “e per qualche attimo pesava come un bambino”. E allora rideva, contento».

 

Gustavo RolGustavo RolGustavo RolGustavo RolGustavo RolGustavo RolGustavo RolGustavo RolGustavo RolGustavo RolGustavo RolGustavo RolGustavo Rol e John CageGustavo Rol e CatterinaGustavo RolGustavo Rol

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...