pietro chiodi ramadani

IL PROCURATORE DI CALCIO FALI RAMADANI E PIETRO CHIODI, CONSIDERATO SUO PRESTANOME, SONO INDAGATI PER FRODE FISCALE, RICICLAGGIO E AUTO RICICLAGGIO - SOCIETÀ CHE UFFICIALMENTE HANNO SEDE A MALTA, IN IRLANDA, BULGARIA E CROAZIA IN REALTÀ AVREBBERO OPERATO IN ITALIA ATTRAVERSO UNA "STABILE ORGANIZZAZIONE OCCULTA" I CUI INTROITI SAREBBERO STATI NASCOSTI AL FISCO E TRASFERITI SU CONTI DI BANCHE ESTERE - I RAPPORTI DI RAMADANI CON CORVINO E DE LAURENTIIS E QUELLI DI CHIODI CON TOTTI - NEL MIRINO DELLA FINANZA IL DOPPIO AFFARE DELLA JUVENTUS PJANIC-CHIESA…

1 - CALCIOMERCATO E FRODI FISCALI INDAGATO L'AGENTE RAMADANI LE OPERAZIONI CHIESA E PJANIC

Giuseppe Guastella per il "Corriere della Sera"

 

fali ramadani 4

Un'inchiesta per frode fiscale con al centro un procuratore di calciatori e allenatori riesce a scuotere il mondo del calcio italiano già indebolito dai contraccolpi della crisi dei ricavi dovuta alla pandemia e dai deludenti risultati sportivi a livello internazionale. Dopo le indagini a Torino sulle plusvalenze della Juventus, ora a finire sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti per frode fiscale, riciclaggio e auto riciclaggio sono a Milano le operazioni tra Fali Abdilgafar Ramadani e undici squadre di serie A e B.

 

koulibaly

Ramadani è uno dei procuratori più importanti del calcio mondiale. Nato in Macedonia 58 anni fa e residente in Irlanda, basi in Germania e Spagna, rappresenta calciatori come Kalidou Koulibaly (Napoli), Samir Handanovic e Ivan Perisic (entrambi Inter), oltre all'allenatore della Lazio Maurizio Sarri. A febbraio 2020, fu coinvolto in Spagna in un'inchiesta per riciclaggio e altri reati commessi, secondo l'accusa, attraverso trasferimenti fittizi di calciatori tra club europei che erano stati gestiti dalla sua società maltese.

 

sarri lotito

Si tratta della Lian sports limited che Forbes considerava quell'anno la terza agenzia di calciatori al mondo, accreditandola di un portafoglio di contratti pari a 777 milioni di dollari, in grado di produrre provvigioni per 78 milioni di dollari. Seguendo i fili dell'indagine dalla Spagna all'Italia, e dopo una segnalazione dell'Uif (unità di informazione finanziaria) Banca d'Italia, il pm Giovanni Polizzi e i militari del Nucleo di polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Milano, con il coordinamento dell'aggiunto Maurizio Romanelli, hanno focalizzato l'attenzione sulla Lian e su una galassia di altre società che fanno capo allo stesso Ramadani e a Pietro Chiodi, 53 anni, considerato un suo prestanome.

 

pietro chiodi 4

Entrambi sono indagati, appunto, per frode fiscale, riciclaggio e auto riciclaggio. Società che ufficialmente hanno sede a Malta, in Irlanda, Bulgaria e Croazia, ma che in realtà avrebbero operato in Italia attraverso una «stabile organizzazione occulta» i cui introiti sarebbero stati nascosti al fisco e trasferiti su conti di banche estere. Queste società hanno concluso affari soprattutto per la compravendita di giocatori nel calciomercato con le undici squadre italiane, nessuna delle quali è coinvolta nell'inchiesta.

 

fali ramadani 2

Ieri mattina le Fiamme Gialle hanno perquisito gli uffici delle società che fanno capo a Chiodi e hanno ordinato alle squadre di consegnare tutta la documentazione cartacea e informatica relativa ai contratti stipulati a partire dal 2018 con Ramadani, Chiodi e con le imprese a loro riconducibili e ai versamenti fatti sul conto corrente italiano della Primus sports consultancy limited di Dublino (Irlanda), anch' essa di Ramadani e su due conti personali dello stesso agente macedone, oltre ai rapporti professionali intrattenuti con altri due procuratori italiani che, però, non sono indagati.

 

pietro chiodi 3

Ci vorranno giorni prima che i club riescano a mettere insieme tutte le carte volute dalla procura della Repubblica di Milano, che comprendono anche l'intera posta elettronica dei responsabili e dei dirigenti. L'obiettivo degli investigatori è accertare quali trattative e accordi erano alla base dei vari movimenti di calciatori da un team all'altro. L'ordine di consegna notificato a Fiorentina e Juventus riguarda il clamoroso passaggio nel 2020 dell'attaccante Federico Chiesa dalla prima alla seconda.

fali ramadani 3

 

Al Napoli, invece, è stato chiesto di produrre gli atti dell'acquisto di Koulibaly e della risoluzione nel 2018 del contratto con il tecnico Sarri, mentre l'Inter dovrà documentare le procedure di rinnovo con Handanovic, la Roma il prestito di Kalinic, il Milan l'acquisto di Rebic, la Juventus e il Barcellona la cessione di Pjanic dall'una all'altra, il Torino l'acquisto nel 2018 di Butic, l'Hellas Verona e la Spal, rispettivamente, i prestiti di Kalinic e Simic. Ordine di consegna atti anche per Cagliari e Frosinone.

pietro chiodi 2

 

2 - LE SOCIETÀ COLLABORANO «SIAMO SERENE» IL PROCURATORE POLIGLOTTA CHE LAVORA NEL SILENZIO

Monica Colombo,Stefano Agresti per il "Corriere della Sera"

 

Uno, Fali Ramadani, lo chiamano «il Raiola dell'Est», perché parla molte lingue, cinque, e perché ha cominciato anche lui dalla ristorazione prima di diventare il procuratore di tanti campioni, soprattutto balcanici (Pjanic, Perisic, Handanovic, Maksimovic, Marin) ma non solo (Koulibaly, Marcos Alonso), oltre che di un allenatore di primo piano come Sarri. L'altro, Pietro Chiodi, è stato definito «un cucciolo al quale è stato dato troppo cibo e per questo si è ribellato»: la frase appartiene a Giovanni Becali, grande manovratore del calcio romeno, e l'ha pronunciata nel momento in cui è stato arrestato per un altro scandalo legato al calciomercato.

 

de laurentiis 9

I due agenti di calciatori sui quali sta indagando la Procura di Milano non sono nuovi a voci e polemiche, che li hanno sfiorati o toccati nonostante siano sempre attenti a sfuggire ai riflettori. In questo, ad esempio, Ramadani è decisamente differente rispetto a Raiola, preferisce il basso profilo e restare nell'ombra, sia nei tempi buoni che in quelli cattivi.

 

Come questo, evidentemente. Ramadani, nato in Macedonia da genitori albanesi, domiciliato a Palma di Maiorca ma con la sede operativa della sua Lian Sport a Berlino, vanta legami importanti nel calcio. Di De Laurentiis, ad esempio, ha detto: «Aurelio è un amico e agli amici si cerca sempre di dare una mano».

 

fali ramadani 1

Ma il rapporto più stretto ce l'ha probabilmente con Pantaleo Corvino, ex direttore sportivo della Fiorentina, al quale hanno spesso rimproverato di avere contatti esclusivi con Fali: con lui ha chiuso l'affare Jovetic, quello che ha trasformato il ristoratore in procuratore, e poi anche Ljajic, Nastasic, Seferovic, Behrami. «Ma guardate quante plusvalenze ci ha fatto fare», la difesa del dirigente. Quanto a Chiodi, è lo storico agente della famiglia Di Francesco: papà Eusebio, allenatore esonerato dal Verona, e Federico, ora all'Empoli. Così ha stabilito un rapporto intenso anche con Totti, con il quale è stato fotografato nell'estate scorsa a pranzo a Pescara e nella sede dell'Empoli.

 

FRANCESCO TOTTI 11

Tra gli undici club nei quali ieri gli agenti della Guardia di Finanza hanno raccolto documentazioni e mail, il sentimento prevalente è la collaborazione. La Juve ostenta serenità nonostante sotto la lente di ingrandimento della procura di Milano emergano i trasferimenti di Pjanic al Barcellona e di Chiesa dalla Fiorentina. «Gli indagati sono altri, non noi», ribattono dalla Continassa. Il Milan, a cui è stata chiesta la documentazione relativa a Rebic e Kalinic (ma il secondo ha vestito la maglia rossonera sotto la precedente gestione cinese), offre piena cooperazione.

pietro chiodi 1

 

Marotta, amministratore delegato dell'Inter, non pare scomporsi: non è la prima volta in cui - indagando su reati fiscali a carico di agenti - la magistratura chiede copie di documenti. Allo studio i contratti di Perisic e Handanovic. La Roma ha ricevuto la visita degli agenti ieri pomeriggio: le operazioni su cui verte l'inchiesta riguardano tre giocatori, ma sono movimenti che risalgono all'epoca in cui la società era di proprietà di Pallotta. Ancora più tranquillo è il Torino che con Ramadani ha concluso solo l'affare riguardante il giovane Butic, ceduto in prestito in B e oggi al Pordenone.

federico chiesamiralem pjanic

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…