jasveen sangha - ketamina queen matthew perry

“SPARAMI UNA DOSE FORTE” – IL RACCONTO DEL DOTTORE CHE HA SOMMINISTRATO L’ULTIMA INIEZIONE DI KETAMINA A MATTHEW PERRY, POCO PRIMA CHE VENISSE RITROVATO MORTO, NELLA SUA VASCA IDROMASSAGGIO – NELLE ULTIME SETTIMANE DI VITA L'ATTORE AVEVA ASSUNTO DOSI SMODATE DI KETAMINA, PARAGONABILI A UN’ANESTESIA GENERALE – I MESSAGGI DI JASVEEN SANGHA, NOTA COME “KETAMINE QUEEN”, ARRESTATA CON L’ACCUSA DI SPACCIARE: “MI CHIEDO QUANTO SAREBBE DISPOSTO A PAGARE QUESTO IMBECILLE” – NELLA CASA DELLA SANGHA LA POLIZIA HA TROVATO 80 FIALE DI KETAMINA, MIGLIAIA DI PILLOLE, METANFETAMINA, COCAINA E XANAX. RIFORNIVA ANCHE ALTRI VIP? A HOLLYWOOD MOLTI TEMONO DI FINIRE NELL’INDAGINE…

1. «FAMMENE UNA DOSE FORTE»

Estratto dell’articolo di Chiara Severgnini per il “Corriere della Sera”

 

matthew perry

«La dipendenza è come una pistola sempre carica», diceva Matthew Perry. Ma nelle settimane che hanno preceduto la morte della star di Friends, avvenuta il 28 ottobre 2023 a Los Angeles, a caricare quella pistola sono stati almeno in cinque, compresi due medici e l’assistente personale della star.

 

È la tesi del procuratore Martin Estrada, che dopo mesi di indagini il 15 agosto ha annunciato l’arresto di due persone: il dottor Salvador Plasencia, accusato di aver procurato e somministrato ketamina a Perry, e Jasveen Sangha, detta «Ketamine Queen», sospettata di essere una spacciatrice.

 

Altre tre persone, incriminate, hanno già patteggiato dopo essersi riconosciute colpevoli di diversi reati collegati con la morte dell’attore: tra loro un altro medico e Kenneth Iwamasa, assistente di Perry.

 

Jasveen Sangha - ketamine queen

Sarebbe stato proprio lui a fargli l’ultima, fatale iniezione: sostiene che l’attore gli avesse chiesto, quel giorno, «una dose forte». Poche ore dopo, Perry galleggiava senza vita nella sua vasca idromassaggio. Causa della morte: annegamento, provocato però — secondo l’autopsia — dalla perdita dei sensi indotta dagli stupefacenti. L’attore aveva assunto dosi smodate di ketamina, paragonabili a un’anestesia generale.

 

Nel 2023 Perry seguiva una terapia (legale) per la depressione che prevedeva anche iniezioni di quella sostanza, ma l’ultima seduta risaliva a dieci giorni prima. L’anestetico, inoltre, gli veniva somministrato solo sotto controllo medico, e in dosi più basse. Incompatibili con la sua morte, apparsa ben presto sospetta.

 

il cast di friends

[…]  Perry avrebbe iniziato a fare uso ricreativo di ketamina, al di fuori del protocollo terapeutico, circa un mese prima di morire. Ben presto l’uso si sarebbe trasformato in abuso, spingendolo tra le braccia della «Ketamine Queen» e di medici disposti a somministrargli dosi sempre più elevate e pericolose: tra settembre e ottobre, Perry avrebbe speso, in droga, 55 mila dollari.

 

[…]

 

La «Regina della ketamina», il dottor Plasencia e gli altri inquisiti «hanno approfittato della dipendenza di Perry per arricchirsi», ha detto il procuratore Estrada. «Sapevano che quello che facevano era sbagliato» ed erano consci del fatto che «la dipendenza di Perry stava diventando fuori controllo». Eppure hanno continuato a procurargli e somministrargli la droga, chiedendogli peraltro somme di denaro sproporzionate.

 

ultimo post instagram di matthew perry

Nelle carte dell’inchiesta ci sono messaggi da cui trapela tutto il loro cinismo. «Mi chiedo quanto sarebbe disposto a pagare questo imbecille», si legge in uno di quelli inviati da Plasencia. Il medico, secondo gli inquirenti, il 12 ottobre avrebbe incontrato Perry in un parcheggio e gli avrebbe iniettato così tanta ketamina da lasciarlo incapace di muoversi e parlare per alcuni minuti. Eppure, quello stesso giorno gli ha procurato altre dosi. E ha poi spiegato all’assistente di Perry (privo di qualsivoglia training medico) come fare le iniezioni. L’attore se ne sarebbe fatte fare venti nei suoi ultimi quattro giorni di vita. Ben tre il 28 ottobre.

 

Sangha e Plasencia saranno processati in autunno. «Se vendi sostanze pericolose, ti riterremo responsabile delle morti che provocano», ha promesso il procuratore Estrada.

 

 

2. LA REGINA DELLA KETAMINA IL CASO MATTHEW PERRY FA TREMARE HOLLYWOOD

Estratto dell’articolo di Massimo Basile per “la Repubblica”

 

matthew perry

[…] Jasveen Sangha, 41 anni, conosciuta a Hollywood come “the Ketamine Queen”, la regina della ketamina, ritenuta una delle più ambite fornitrici di questo analgesico dissociativo utilizzato per prolungare gli effetti dell’anestesia e usato soprattutto dai veterinari. In grande quantità diventa uno stupefacente.

 

 Sangha è stata arrestata giovedì assieme ad altre quattro persone, incluse due medici. Accusata di nove capi di imputazione, tra cui aver fornito a Perry la dose fatale, la donna con passaporto britannico e americano si è presentata davanti al giudice indossando un maglioncino “Nirvana”. Si è dichiarata innocente. La sua richiesta di tornare libera dietro cauzione è stata respinta. Resterà in custodia fino a quando comincerà il processo, previsto a ottobre.

 

Quando gli agenti della Dea hanno fatto irruzione nella sua abitazione, hanno trovato un “emporio” di farmaci e stupefacenti: più di ottanta fiale, migliaia di pillole, metanfetamina, cocaina e Xanax. In linea con la tradizione di Hollywood, cominciata da Freeway Rick Ross, che aveva creato negli anni 90 un impero della coca, anche Sangha era di casa tra le star: aveva partecipato ai Golden Globe e alla notte degli Oscar.

 

Jasveen Sangha - ketamine queen

È sospettata di aver rifornito altri attori, i cui nomi per adesso non compaiono. Due settimane prima di consegnare a Perry la dose fatale, si era fatta un selfie pubblicato sui social in cui appariva vestita da geisha. Se condannata, rischia da dieci anni all’ergastolo.

 

Gli altri componenti della banda, che hanno confessato, potrebbero restare in carcere per almeno dieci anni.

Quel giorno nel rehab, secondo gli investigatori, i tre parlarono probabilmente di ketamina e di come venisse impiegata per curare ansia e depressione. Il 28 ottobre dell’anno scorso l’attore è stato trovato morto nella vasca idromassaggio della sua abitazione di Pacific Palisades. La causa, stabilirono i medici, era “effetti acuti di ketamina”.

 

la villa con piscina di Matthew Perry a los angeles

Nel sangue gli era stato trovato un quantitativo pari a quello di un’anestesia. Perry, 54 anni, si era fatto iniettare ketamina in vena almeno ventisette volte nell’ultima settimana. Sangha era in contatto con un trafficante, Erik Fleming, che aveva dato il farmaco all’assistente di Perry, Kenneth Iwamassa. A spiegarglicome avrebbe dovuto iniettarlo era stato Salvador Plasencia, detto Dr. P, medico e socio in affari con un altro dottore, Mark Chavez.

 

La banda comunicava con messaggi in codice: le fiale erano chiamate “Dr. Pepper” e “lattine”. «Mi chiedo — aveva scritto in un sms Plasencia a Chavez— quanto questo idiota pagherà». I due si facevano dare più di duemila dollari per fiale che ne costavano dodici. Negli ultimi due mesi di vita Perry aveva speso 55 mila dollari. […]

Matthew Perry 4Jasveen Sangha - ketamine queenMatthew Perry nella sua piscinala villa a los angeles di Matthew Perryi medici legali a casa di matthew perry

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…