“LA REAZIONE DELLA CINA È CLAMOROSAMENTE PROVOCATORIA” – IL SEGRETARIO DI STATO USA, ANTONY BLINKEN, TORNA A MANDARE MESSAGGI A PECHINO – NANCY PELOSI, DOPO AVER SCATENATO TUTTO STO CASINO CON LA SUA VISITA (NON APPROVATA DA BIDEN), CONTINUA A STRAPARLARE: “NON PERMETTEREMO ALLA CINA DI ISOLARE TAIWAN. IL MIO VIAGGIO NON RIGUARDAVA IL CAMBIAMENTO DELLO STATUS QUO…”
TAIWAN: BLINKEN, CINA PROVOCATORIA PER CAMBIO STATUS QUO
(ANSA) - Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha definito "clamorosamente provocatoria" la reazione della Cina alla visita della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi a Taiwan.
Blinken, parlando all'East Asia Summit in Cambogia, ha affermato che Pechino ha cercato di intimidire non solo Taipei, ma anche i vicini, dopo aver lanciato le manovre militari più grandi di sempre nello Stretto di Taiwan, puntando al cambio dello status quo.
Secondo quanto riporta Bloomberg, Blinken, al vertice a cui hanno partecipato anche i ministri degli Esteri cinese e russo, Wang Yi e Sergei Lavrov, ha rimarcato che la visita di Pelosi era pacifica.
PELOSI, GLI USA NON PERMETTERANNO L'ISOLAMENTO DI TAIWAN
(ANSA) - Gli Usa "non permetteranno" alla Cina di isolare Taiwan: lo ha detto la speaker della Camera Nancy Pelosi, a Tokyo per l'ultima tappa del suo tour in Asia. "Potrebbero cercare di impedire a Taiwan di visitare o partecipare in altri luoghi, ma l'isoleranno impedendoci di viaggiare lì.
Abbiamo avuto visite di alto livello, senatori in primavera, visite continue e non permetteremo loro di isolare Taiwan", ha aggiunto Pelosi, la cui visita a Taipiei ha fatto infuriare Pechino che ha lanciato manovre militari intorno all'isola. Pelosi e il premier Fumio Kishida hanno concordato sull'importanza di pace e stabilità nello Stretto di Taiwan.
Pelosi non ha commentato direttamente le esercitazioni, ma ha ribadito che le sue visite nei Paesi asiatici, tra cui Taiwan, "non riguardavano il cambiamento dello status quo" nella regione.
ESERCITAZIONI CINESI SULLO STRETTO DI TAIWAN
"Riguarda tutti gli atti legislativi e gli accordi che hanno stabilito quale sia la nostra relazione. Avere la pace nello Stretto di Taiwan e far prevalere lo status quo", ha detto. Pelosi ha parlato dopo aver incontrato Kishida, che ha definito il lancio di missili cinesi un "problema serio che ha un impatto sulla nostra sicurezza nazionale e sulla sicurezza dei nostri cittadini".
Tokyo, che ha chiesto la "fine immediata" delle manovre, sostiene che 5 missili sono caduti nella sua zona economica esclusiva. Kishida ha criticato la condotta della Cina che incide gravemente sulla pace e la stabilità della regione, colpendo le ambizioni di un Indo-Pacifico libero e aperto.
La speaker, a Tokyo per la prima volta dal 2015, è arrivata dalla Corea del Sud dove ha visitato il confine con il Nord, dotato di armi nucleari, ribadendo i legami e l'alleanza con Seul. La Cina ha dato il via ieri alle esercitazioni, che si chiuderanno lunedì, in risposta alla visita di 19 ore di Pelosi a Taipei, che Pechino considera parte "inalienabile" del suo territorio, da riunificare anche con la forza, se necessario.
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