claudio mandia

IL SUICIDIO DEL 18ENNE CLAUDIO MANDIA IN UN COLLEGE AMERICANO SAREBBE LEGATO ALLE CONSEGUENZE DI UN PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE: IL RAGAZZO ERA STATO SOSPESO PER AVER COPIATO UN TEST E RINCHIUSO IN UNA STANZA PER TRE GIORNI - L'INDAGINE SI CONCENTRA SUL TRATTAMENTO RICEVUTO MENTRE ERA IN ISOLAMENTO, CHE NEL CASO DI CLAUDIO MANDIA È DURATO PIÙ DEL SOLITO E IL RAGAZZO DEVE ESSERSI SENTITO TRATTATO COME UN CRIMINALE - "LA STAMPA": "FORSE E' STATO VITTIMA BULLISMO O SOPRUSI DA PARTE DI UN ALTRO STUDENTE O PIÙ DI UNO, FORSE UNO DI QUEI GIOCHI SCEMI DI INIZIAZIONE FINITO MALE"

1 - TRE GIORNI IN ISOLAMENTO ED ESPULSO DAL COLLEGE PER AVER COPIATO UN TEST «CLAUDIO SI È SUICIDATO»

Massimo Gaggi per il "Corriere della Sera"

 

EF ACADEMY DI TARRYTOWN - NEW YORK

È morto mentre i suoi genitori erano in volo verso l'America. E, anche se nessuno parla ufficialmente di suicidio, tutte le indicazioni raccolte tra gli studenti e le persone che si occupano dell'indagine parlano di un gesto disperato di Claudio Mandia che, alla vigilia del suo 18esimo compleanno, aveva visto il suo percorso accademico alla EF Academy troncato da un provvedimento disciplinare. Espulso dalla scuola, è rimasto in isolamento in una camera riservata agli studenti sospesi per ben tre giorni, in attesa dei genitori. Lì è maturato il suicidio.

 

Amato e benvoluto da tutti, studenti e docenti, Claudio era un ragazzo solare e molto vivace, popolarissimo in tutto l'istituto anche perché, durante la fase dura del lockdown, aveva fatto arrivare dall'azienda di famiglia un gran numero di pizze surgelate che erano state cotte in un forno nel campus e distribuite a tutti. Le autorità scolastiche non consentono l'accesso al campus dell'istituto che sorge su una collina circondata da un bosco nella contea di Westchster, una quarantina di chilometri a nord di Manhattan: è giorno di festa, il President' s Day, e poi gli studenti sono minorenni e ci sono ancora le restrizioni per il Covid.

 

CLAUDIO MANDIA

Al cronista solo un garbato invito a tornare indietro e parole di dolore per la tragica scomparsa di Claudio, di vicinanza alla famiglia. In una nota, poi, l'Academy garantisce piena collaborazione alle indagini di polizia, si riserva ulteriori commenti a caso chiuso e replica alle accuse di soprusi - il «trattamento inimmaginabile» da parte dell'istituto del quale parla la famiglia nel comunicato dei suoi avvocati - assicurando che «la sicurezza della nostra comunità scolastica è sempre in cima alle nostre priorità».

 

Abbottonati anche i detective del commissariato di Mount Pleasant che svolge le indagini: «Domani il capo del dipartimento raccoglierà gli elementi e farà una dichiarazione pubblica». Ma, piano piano, affiorano gli elementi principali di questa drammatica vicenda che è anche una storia di incomprensioni, differenze culturali, misure disciplinari gestite in modo discutibile o forse peggio.

polizia americana

 

Il film di questa tragedia inizia lunedì scorso quando Claudio viene espulso dalla scuola. Pare accusato di aver copiato un compito essenziale per il diploma IB (International Baccalaureate) che avrebbe dovuto conseguire a maggio, alla fine del suo ultimo anno scolastico. In America copiare non viene visto con una certa indulgenza come accade da noi. E l'IB è qualcosa più di un diploma di maturità liceale: è un titolo più ambito, riconosciuto da un'istituzione che ne tutela il valore anche imponendo regole rigide.

 

Gli istituti che le violano rischiano di perdere la licenza. Tutto ciò giustificava l'espulsione di uno studente che ha sempre avuto voti ottimi? E perché uno come lui, che non ne aveva bisogno, ha copiato? Forse, rientrato a scuola con settimane di ritardo dal periodo natalizio in Italia per problemi legati alla pandemia, era rimasto indietro col programma. Di certo le espulsioni dalla EF Academy non sono rare (in certi anni se ne sono contate decine) ma sono dovute prevalentemente a problemi disciplinari: c'è tolleranza zero per l'uso di droghe, poca tolleranza per alcol e scappatelle dal campus.

CLAUDIO MANDIA

 

Ma a Claudio non è stato contestato nulla di simile. Più che sui motivi dell'espulsione (rispetto alla quale Claudio poteva tentare di fare appello), l'indagine si concentra sul trattamento del ragazzo nei tre giorni in cui è rimasto in isolamento. In genere in questi casi l'alunno viene separato dai compagni: lascia la stanza che divide con uno o due altri studenti e finisce in una camera isolata in un altro edificio.

 

In genere questa specie di detenzione dura poco: il tempo di preparare il viaggio di rientro nel Paese di provenienza. Stavolta è durata più di tre giorni perché erano in arrivo papà Mauro e mamma Elisabetta con le tre sorelline per festeggiare, sabato, il compleanno del primogenito. L'espulsione aveva sconvolto tutto, ma non cambiato i programmi di viaggio. In quei tre giorni Claudio si deve essere sentito trattato come un criminale: in isolamento, coi pasti lasciati fuori dalla porta.

 

adolescenti e bullismo 6

Qualcuno è stato con lui, si è preoccupato della sua fragilità psicologica? Probabilmente le accuse degli avvocati della famiglia si riferiscono a questo. Un ragazzo solare che aveva davanti un futuro di manager al quale voleva prepararsi entrando in una grande università americana, deve essere caduto in depressione dopo un incidente che gli avrebbe probabilmente precluso l'accesso a molte accademie.

 

Disperazione, forse vergogna, certamente solitudine: nella notte tra giovedì e venerdì Claudio si è impiccato. E forse il corpo è stato trovato diverse ore dopo il suicidio. Atterrati a New York, i Mandia hanno trovato in aeroporto un professore italiano dell'Academy. E il sogno americano è diventato incubo.

 

2 - IL COLLEGE DEGLI ORRORI

Estratto dell'articolo di Simona Siri per "la Stampa"

 

adolescenti e bullismo 4

[…] Claudio Mandia, il diciassettenne di Battipaglia morto in circostanze non ancora chiarite nella notte tra giovedì e venerdì. […] le notizie […] parlano di un decesso non dovuto a un malore improvviso, come si era detto all'inizio, ma di qualcosa di più sinistro e drammatico, forse bullismo, forse soprusi da parte di qualche altro studente, forse da più di uno, forse uno di quei giochi scemi di iniziazione finito male.

 

Circostanze che inchioderebbero la scuola a non poche responsabilità tanto da far dire all'avvocato americano della famiglia che Claudio è stato sottoposto a un «trattamento inimmaginabile». […]

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen donald trump xi jinping cina unione europea stati uniti

FLASH! - COME REAGIRE ALLA TERZA GUERRA MONDIALE DI TRUMP? PIU’ CHE UNA WEB-TAX SULLE BIG TECH, PER METTERE IN GINOCCHIO IL DAZISTA DELLA CASA BIANCA, FACENDO RITORNARE DI COLPO LE ROTELLE AL LORO POSTO, SAREBBE SUFFICIENTE LA VENDITA DEL 10% DEI TITOLI DEL TESORO AMERICANO IN POSSESSO DI CINA E UNIONE EUROPEA (AL 2024 PECHINO NE DETENEVA 768 MILIARDI, MENTRE I 27 PAESI UE NE HANNO IN PANCIA OLTRE DUEMILA MILIARDI) – DI TALE MOSSA MORTALE, CONFERMATA A DAGOSPIA DA FONTI AUTOREVOLI, NE STANNO DISCUTENDO NELLA MASSIMA RISERVATEZZA GLI EMISSARI DEL DRAGONE DI XI JINPING E GLI SHERPA DEI CAPOCCIONI DI BRUXELLES (COME DICONO A QUARTICCIOLO: ‘’EXTREME EVILS, EXTREME REMEDIES…’’)

donald trump matteo salvini giuseppe conte vladimir putin

DAGOREPORT – ALLEGRIA! RICICCIA L’ALLEANZA DEGLI OPPOSTI POPULISMI: SALVINI E CONTE - SABATO SCORSO, I GEMELLI DIVERSI SI SONO RITROVATI IN PIAZZA A SBANDIERARE LE COMUNI POSIZIONI TRUMPUTINIANE CHE DESTABILIZZANO SIA LA MAGGIORANZA DI GOVERNO CHE L’OPPOSIZIONE - IL LORO RUOLO DI GUASTATORI NEI RISPETTIVI SCHIERAMENTI FA GODERE TRUMP, CHE HA PRESO DUE PICCIONI CON LA SUA FAVA: CONDIZIONA IL GOVERNO MELONI E SPACCA IL PD DI ELLY SCHLEIN – SFANCULATO BEPPE GRILLO, ANNIENTATO LO ZOCCOLO DURO PENTASTELLATO, AL POSTO DELL'ELEVATO", COME "IDEOLOGO", CONTE HA MARCO TRAVAGLIO - IL RUOLO DI CASALINO NEL SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE ANTI-RIARMO DI SABATO... - VIDEO 

giorgia meloni donald trump economia recessione dazi

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI VOLERÀ FINALMENTE NEGLI STATI UNITI PER IL TANTO AGOGNATO FACCIA A FACCIA CON TRUMP: MA COSA ANDRÀ A FARE? SOPRATTUTTO: QUALE RISULTATO OTTERRÀ? -L’UNICO SPAZIO CHE OGGI HA A DISPOSIZIONE LA THATCHER DELLA GARBATELLA È IL PERIMETRO STABILITO DA KAISER URSULA CON MACRON E MERZ, CHE SI RIASSUME IN TRE PUNTI: DIALOGO, REAZIONE E DIVERSIFICAZIONE DEI MERCATI - L'EVENTUALITA' CHE, DOPO OCCHIONI E MOINE MELONIANE, IL TRUMPONE RINCULI DAL 20% A ZERO DAZI E' DA ESCLUDERE: IL TYCOON BANCAROTTIERE PERDEREBBE LA FACCIA - MA L'UNDERDOG NON PUO' TRATTARE NEMMENO UN DIMEZZAMENTO DELLE TARIFFE RECIPROCHE AL 10% PERCHE' LA NEGOZIAZIONE DEVE PASSARE PER BRUXELLES – LA DUCETTA PUÒ SOLO PROVARE A ESERCITARE UNA MORAL SUASION SUL SUO AMICO TRUMP E FARSI SCATTARE QUALCHE FOTO PER FAR ROSICARE DI INVIDIA MATTEO SALVINI - VIDEO

vespa meloni berlusconi

DAGOREPORT - VABBE’, HA GIRATO LA BOA DEGLI 80 ANNI, MA QUALCOSA DI GRAVE STA STRAVOLGENDO I NEURONI DI "GIORGIA" VESPA, GIA' BRUNO - IL GIORNALISTA ABRUZZESE, PUPILLO PER DECENNI DEL MODERATISMO DEMOCRISTO DEL CONTERRANEO GIANNI LETTA, CHE ORMAI NE PARLA MALISSIMO CON TUTTI, HA FATTO SOBBALZARE PERFINO QUELLO SCAFATISSIMO NAVIGATORE DEL POTERE ROMANO CHE È GIANMARCO CHIOCCI – IL DIRETTORE DEL TG1, PRIMO REFERENTE DELLA DUCETTA IN RAI, E’ RIMASTO BASITO DAVANTI ALL’”EDITORIALE” DEL VESPONE A "CINQUE MINUTI": "DAZI? PER IL CONSUMATORE ITALIANO NON CAMBIA NULLA; SE LA PIZZA A NEW YORK PASSERÀ DA 21 A 24 EURO NON SARÀ UN PROBLEMA". MA HA TOCCATO IL FONDO QUANDO HA RIVELATO CHI È IL VERO COLPEVOLE DELLA GUERRA COMMERCIALE CHE STA MANDANDO A PICCO L’ECONOMIA MONDIALE: È TUTTA COLPA DELL’EUROPA CON “GLI STUPIDISSIMI DAZI SUL WHISKEY AMERICANO’’ - VIDEO

tulsi gabbard donald trump laura loomer timothy haugh

DAGOREPORT - È ORA D’ALLACCIARSI LE CINTURE. L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE E' NEL PANICO TOTALE: SU CONSIGLIO DI UNA MAGA-INFLUENCER, LA PROCACE LAURA LOOMER, GIOVEDI' TRUMP HA CACCIATO SU DUE PIEDI IL GENERALE TIMOTHY HAUGH, DIRETTORE DELLA NATIONAL SECURITY AGENCY - LA NSA È LA PRINCIPALE AGENZIA DI CYBERSPIONAGGIO DEGLI STATI UNITI (CON 32 MILA DIPENDENTI, È QUASI IL 50% PIÙ GRANDE DELLA CIA) - LA CACCIATA DI HAUGH AVVIENE DOPO LA DECAPITAZIONE DEI CAPI DEI SERVIZI SEGRETI DI CIA E DI FBI, CHE TRUMP CONSIDERA IL CUORE DI QUEL DEEP STATE CHE, SECONDO LUI, LO PERSEGUITA FIN DALL’ELEZIONE PRESIDENZIALE PERDUTA CONTRO BIDEN NEL 2020 – UNA EPURAZIONE MAI VISTA NELLA TRANSIZIONE DA UN PRESIDENTE ALL’ALTRO CHE STA ALLARMANDO L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE. CON TRUMP CHE SI FA INTORTARE DA INFLUENCER BONAZZE, E FLIRTA CON PUTIN, CONDIVIDERE INFORMAZIONI RISERVATE CON WASHINGTON, DIVENTA UN ENORME RISCHIO - (E C’È CHI, TRA GLI 007 BUTTATI FUORI A CALCI DA ''KING DONALD'', CHE PUÒ VENDICARSI METTENDO A DISPOSIZIONE CIÒ CHE SA…)

elon musk donald trump matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - LE “DUE STAFFE” NON REGGONO PIÙ. IL CAMALEONTISMO DI GIORGIA MELONI NON PUÒ PIÙ PERMETTERSI DI SGARRARE CON MACRON, MERZ, URSULA, CHE GIÀ EVITANO DI CONDIVIDERE I LORO PIANI PER NON CORRERE IL RISCHIO CHE GIORGIA SPIFFERI TUTTO A TRUMP. UN BLITZ ALLA CASA BIANCA PRIMA DEL CONSIGLIO EUROPEO, PREVISTO PRIMA DI PASQUA, SAREBBE LA SUA FINE -  UNA RECESSIONE PROVOCATA DALL’AMICO DAZISTA TRAVOLGEREBBE FRATELLI D’ITALIA, MENTRE IL SUO GOVERNO VIVE SOTTO SCACCO DEL TRUMPUTINIANO SALVINI,

IMPEGNATISSIMO NEL SUO OBIETTIVO DI STRAPPARE 4/5 PUNTI AGLI ‘’USURPATORI’’ DELLA FIAMMA (INTANTO LE HA “STRAPPATO” ELON MUSK AL CONGRESSO LEGHISTA A FIRENZE) - UN CARROCCIO FORTIFICATO DAI MEZZI ILLIMITATI DELLA "TESLA DI MINCHIA" POTREBBE FAR SALTARE IN ARIA IL GOVERNO MELONI, MA VUOLE ESSERE LEI A SCEGLIERE IL MOMENTO DEL “VAFFA” (PRIMAVERA 2026). MA PRIMA, A OTTOBRE, CI SONO LE REGIONALI DOVE RISCHIA DI BUSCARE UNA SONORA SCOPPOLA…