ITALIA IN BOLLETTA - PER LE FAMIGLIE MENO ABBIENTI GLI AUMENTI IN BOLLETTA SARANNO AZZERATI, PER TUTTI GLI ALTRI SARANNO RIDOTTI DI UN TERZO - SONO GLI EFFETTI DEL DECRETO, APPROVATO IERI, PER MITIGARE LA FIAMMATA DELL'ENERGIA NELL'ULTIMO TRIMESTRE 2021 - IL PROVVEDIMENTO VALE OLTRE 3 MILIARDI - DRAGHI ALL'ASSEMBLEA DI CONFINDUSTRIA: "DEVE SEGUIRE UN'AZIONE, ANCHE A LIVELLO EUROPEO, PER DIVERSIFICARE LE FORNITURE DI ENERGIA..."
Luca Monticelli per "la Stampa"
Gli aumenti delle bollette di luce e gas vengono azzerati per le tre milioni di famiglie meno abbienti che percepiscono il bonus sociale e sono ridotti di un terzo a tutti gli altri consumatori. Sono gli effetti del decreto approvato dal Consiglio dei ministri per mitigare la fiammata dell'energia nell'ultimo trimestre del 2021. Il provvedimento, come annunciato dal premier Mario Draghi all'assemblea di Confindustria, vale oltre 3 miliardi di euro.
La bozza stanzia 2 miliardi per eliminare gli oneri di sistema nel settore elettrico e 480 milioni per ridurre quelli nella bolletta del gas. A compensare gli incentivi per le rinnovabili, presenti nelle fatture proprio tra gli oneri generali, arrivano 700 milioni di euro di ricavato dalle aste di Co2. Nel set di interventi messi a punto per calmierare i rialzi che scatteranno il 1° ottobre, anche il taglio dell'Iva sul gas «per usi civili e industriali» fino a dicembre. Attualmente l'imposta sul valore aggiunto è al 10% sui primi 480 Smc consumati (standard per metro cubo). Poi sale al 22%.
assemblea di confindustria con mario draghi 8
Quanto risparmieranno concretamente gli italiani grazie a queste misure? Gli aumenti in bolletta per i clienti economicamente svantaggiati e in gravi condizioni di salute sono integralmente sterilizzati grazie ai 450 milioni messi sul piatto per rafforzare il bonus sociale. Le categorie che lo ricevono hanno un reddito Isee fino a 8.265 euro o inferiore ai 20 mila euro con più di tre figli a carico. Il bonus è destinato anche ai percettori di reddito e pensione di cittadinanza.
Quest' anno il rimborso della luce è stato pari a 125 euro per i nuclei con uno o due componenti, 148 con tre-quattro componenti e 173 euro per le famiglie più numerose. Lo sgravio sul gas è più complicato da calcolare perché bisogna tenere conto delle condizioni climatiche del comune di residenza. Grosso modo, si va dai 32 euro di sconto sull'acqua calda per nuclei di quattro persone fino a un massimo di 264 euro se sotto lo stesso tetto convivono più familiari e si somma il riscaldamento.
Per tutti gli altri, ossia 26 milioni di clienti domestici e 6 milioni di piccole aziende, il decreto, grazie alle norme sugli oneri di sistema e l'Iva agevolata, garantisce un risparmio di un terzo rispetto agli incrementi energetici attesi: il 40% per le utenze della luce, il 30 per il gas. Quindi, su una bolletta dell'elettricità da 100 euro che sale a 140 per l'impennata delle forniture, lo sconto del governo ammonta a circa 13 euro. Per il gas, una fattura che da 100 euro crescerà a 130 nel prossimo trimestre, verrà abbassata di una decina di euro.
scattano gli aumenti in bolletta
Il presidente del Consiglio, dal palco della kermesse degli imprenditori, è tornato sul prezzo delle materie prime che vive un rialzo a causa «della forte ripresa dell'economia globale». Draghi ricorda che questo provvedimento fa seguito a quello da 1,2 miliardi di giugno e ha «una forte valenza sociale, per aiutare in particolare i più poveri e i più fragili». A queste misure, sottolinea il premier, «deve seguire un'azione, anche a livello europeo, per diversificare le forniture di energia e rafforzare il potere contrattuale dei Paesi acquirenti».
È tutta l'Ue, infatti, a subire i rincari, tanto che l'Agenzia internazionale per l'energia si è rivolta alla Russia perché spinga sulle forniture di gas. Secondo l'Agenzia, le esportazioni di Mosca in Europa sono diminuite rispetto al livello del 2019 e in vista della prossima stagione invernale di riscaldamento sarebbe opportuno garantire una disponibilità maggiore di gas. Il Consiglio dei ministri non ha invece esaminato il rifinanziamento della quarantena dei lavoratori, ovvero il pagamento dei giorni di isolamento come malattia.
Una norma assicurata durante l'emergenza Covid, ma che risulta scoperta da gennaio perché l'Inps ha esaurito le risorse. Il costo è di 900 milioni di euro e sebbene l'articolato fosse pronto si è deciso di rinviarlo. La questione potrebbe essere affrontata in Parlamento con un emendamento al dl sul Green Pass nei luoghi di lavoro o più probabilmente in legge di bilancio.