“SONO RIMASTO SOLO PER STRADA. UN TEMPO A FIRENZE NON SAREBBE SUCCESSO” – L’AMAREZZA DI GIAMPAOLO MATTEUZZI, L’ATLETA 91ENNE RAPINATO DA UN SOMALO 26ENNE NELLA TOTALE INDIFFERENZA DEI PASSANTI: “L’ANNO SCORSO HANNO TENTATO DI SFILARMI IL PORTAFOGLIO. FIRENZE È CAMBIATA NEGLI ANNI: NEL CENTRO STORICO LA MICROCRIMINALITÀ È AUMENTATA E SI È INTENSIFICATO LO SPACCIO. CAPISCO CHE LA GENTE ABBIA PAURA. MA NON SI PUÒ TIRARE DRITTO QUANDO UNA PERSONA CHIEDE AIUTO” – E NARDELLA CHE DICE?
Estratto dell’articolo di Valentina Marotta per il "Corriere della Sera"
Giampaolo Matteuzzi ANZIANO RAPINATO A FIRENZE
«Sono stato strattonato e picchiato. Ho gridato aiuto, ma sono rimasto solo per strada. Un tempo a Firenze non sarebbe successo». Giampaolo Matteuzzi, 91 anni e un passato da campione italiano di staffetta e da dirigente Fiat, non nasconde l’amarezza per l’indifferenza dei passanti. «Ma oggi (ieri, ndr) tutto è cambiato».
Cosa è successo?
«Da quando la notizia si è diffusa, ho ricevuto la visita dell’assessora comunale alla sicurezza urbana Benedetta Albanese e dei poliziotti che hanno ritrovato l’orologio e fermato il ladro. Tantissimi messaggi di solidarietà non solo dagli amici sparsi in tutta Italia ma anche da parte di sconosciuti. E così ho ritrovato un po’ della vecchia e solidale Firenze».
atleta 91enne rapinato a firenze
Quel pomeriggio stava andando in stazione e camminava in via Orti Oricellari. Cosa ricorda?
«Rivedo la scena come in un film. Il ragazzo mi si è avvicinato, ha iniziato a colpirmi: puntava l’orologio d’oro. Ho reagito, gli ho tirato due o tre schiaffoni. Poi siamo caduti sul marciapiede.
L’orologio si è sganciato, lui lo ha afferrato e si è allontanato furbescamente a passo lento. Dopo una decina di metri si è messo a correre, facendo perdere le tracce.
atleta 91enne rapinato a firenze
Io chiedevo aiuto e nessuno interveniva (resta in silenzio per qualche secondo). Forse avevano paura che estraesse un coltello. Ma non mi sono mai perso d’animo in vita mia e ho inseguito per un po’ quel ragazzo. Poi alcuni commercianti, extracomunitari come il malvivente ma brava gente, insieme a un ristoratore e a un albergatore mi hanno dato una mano. Anche un anno fa, avevo vissuto un’esperienza simile».
Un’altra rapina?
«Sempre vicino alla stazione santa Maria Novella, uno sconosciuto mi aveva sfilato il portafogli dalla giacca. […] L’ho spinto, siamo caduti. Lui è fuggito dopo aver mollato il portafogli. In quel caso è intervenuto il titolare di un garage in mio soccorso.
Firenze è cambiata negli anni: nel centro storico la microcriminalità è aumentata e si è intensificato lo spaccio. Capisco che la gente abbia paura. Ma non bisogna dimenticare di essere umani: non si può tirare dritto quando una persona chiede aiuto». […]
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