intelligenza artificiale sceneggiatori hollywood

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE È L’ENNESIMA SCUSA PER PAGARE MENO I LAVORATORI – LO SCIOPERO DEGLI SCENEGGIATORI DI HOLLYWOOD DIMOSTRA COME LE GRANDI CASE DI PRODUZIONI PUNTINO ALL’UTILIZZO DELL’AI PER TAGLIARE I COSTI: GLI SCENEGGIATORI POTREBBERO ESSERE COSTRETTI A DOVER SOLO LIMARE IL LAVORO PRODOTTO DAI SOFTWARE – E C’È CHI GIURA CHE PIÙ A LUNGO DURERÀ LO SCIOPERO, PIÙ SI INVESTIRÀ NELLE MACCHINE (COME LA METTI, È UNA FREGATURA)

DAGONEWS

 

intelligenza artificiale 7

È sconcertante quanto sia cambiato il panorama dell'intrattenimento dall'ultimo sciopero degli autori e sceneggiatori di Hollywood: nel 2007, Netflix spediva ancora DVD per posta, Amazon Studios e Apple non erano ancora approdati dalla Silicon Valley a Hollywood e lo streaming non esisteva. Ora è un altro mondo.  

 

Ancora una volta, lo sciopero arriva durante un periodo di diffusa incertezza economica stimolata dall'inflazione, dai timori di una recessione e dai licenziamenti di massa nei media e nell'intrattenimento. Ma questa volta c'è una svolta: l'ascesa dell'intelligenza artificiale. Ma può l’AI scrivere sceneggiature e consentire agli studi di creare più contenuti con meno soldi? All’inizio autori e sceneggiatori non erano particolarmente spaventati dai chatbot. Li vedevano come degli strumenti che potevano aiutare a stimolare idee e non sostituire gli esseri umani.

 

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Ma le cose sono cambiate con l'avanzare della tecnologia e l'intelligenza artificiale è diventata un punto chiave nelle trattative sindacali degli scrittori.

 

«La sfida è che vogliamo assicurarci che queste tecnologie siano strumenti utilizzati dagli sceneggiatori e non strumenti utilizzati per sostituirli - afferma lo sceneggiatore di Big Fish e Aladdin John August - La preoccupazione è che produttori o dirigenti optino per la sostituzione».

 

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Sta già accadendo, secondo Amy Webb, fondatrice e CEO del Future Today Institute, che si occupa di pianificazione e consulenza di scenari a lungo termine per aziende e creativi di Hollywood.  

Adam Conover aggiunge: «L'AI non può e non ci sostituirà. Ma la tecnologia porterà alla svalutazione del nostro lavoro. Servirà a pagarci meno»

 

Webb non pensa che l'intelligenza artificiale possa sostituire in toto gli sceneggiatori, ma ci sono dei casi particolari come quelli della serie Law & Order: «Hai un corpus enorme, è stereotipato e molte trame sono prese dai titoli dei giornali. Quindi hai le informazioni di base di cui hai bisogno». Per essere chiari, non pensa che gli scrittori possano essere sostituiti dalle macchine: «Quello che sto dicendo è che l'80 percento della sceneggiatura potrebbe essere sviluppata dall’AI e gli sceneggiatori potrebbero fare quel 20% di limatura. Ma questo è possibile solo per alcuni contenuti».

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Ma c’è chi lancia l’allarme come l’avvocato Leigh Brecheen: «Ti assicuro che alcune persone stanno già lavorando per farsi scrivere sceneggiature dall’AI. Più a lungo durerà lo sciopero, più risorse saranno investite in questo sforzo»

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