il 17enne che ha ucciso genitori e fratello a paderno dugnano chiaroni

"MI SENTIVO UN CORPO ESTRANEO. PENSAVO CHE UCCIDENDOLI MI SAREI LIBERATO" - LA CONFESSIONE DEL 17ENNE CHE HA AMMAZZATO I GENITORI E IL FRATELLO A PADERNO DUGNANO, VICINO A MILANO: "MI SENTO SOLO ANCHE IN MEZZO AGLI ALTRI. NON AVEVO UN VERO DIALOGO CON NESSUNO" - IL GIOVANE AVEVA INIZIALMENTE RACCONTATO CHE ERA STATO IL PADRE A UCCIDERE LA MADRE E IL FRATELLO, E CHE LUI L'AVEVA ACCOLTELLATO PER SALVARSI, MA LA VERSIONE NON AVEVA CONVINTO GLI INQUIRENTI…

Estratto dell'articolo di Alessandro D’Amato per www.open.online

 

il 17enne che ha ucciso genitori e fratello a paderno dugnano

Riccardo C. ha ucciso il fratello Lorenzo, la madre Daniela Albano e il padre Fabio C. perché si sentiva «oppresso». «Mi sentivo un corpo estraneo nella mia famiglia. Ho pensato che uccidendoli tutti mi sarei liberato da questo disagio», ha detto ai carabinieri dopo le 13 di ieri, 2 settembre 2024. Aveva chiamato lui stesso il 112 per dire che il padre aveva ucciso sua madre e suo fratello e lui l’aveva ammazzato per salvarsi. Ma quando i militari sono arrivati in via Anzio a Paderno Dugnano lo hanno trovato davanti al cancelletto del numero civico 33 pieno di sangue. In mano aveva ancora il coltello. […]

FABIO CHIARONI DANIELA ALBANO CON I FIGLI

 

LA STRAGE DI PADERNO DUGNANO

Riccardo C., 17 anni, quinta al liceo scientifico Gadda di Paderno, verso le 2 di notte è sceso al primo piano di casa sua. Ha preso un coltello dalla cucina, è entrato nella stanza di Lorenzo e l’ha ucciso nel sonno. Svegliata dai rumori, la madre Daniela è stata accoltellata davanti alla porta della stanza del figlio minore. Poi è toccato al padre, colpito anche lui nella stanza del figlio. Il corpo sarà trovato tra il letto e il pavimento. Infine, la chiamata al 112. […]

triplice omicidio a paderno dugnano 4

 

LA CONFESSIONE

«Non è successo niente di particolare sabato sera. Ma ci pensavo da un po’, era una cosa che covavo», ha fatto mettere a verbale. Dice di essersi alzato per prendere «un coltello da carne». E di aver colpito per primo, «ma senza una ragione precisa», il fratellino. Parla di disagio: «Non so davvero come spiegarlo. Mi sento solo anche in mezzo agli altri». «Non avevo un vero dialogo con nessuno. Era come se nessuno mi comprendesse», aggiunge durante la confessione. […] «Non appena ha portato a compimento questa liberazione si è reso conto che era successo l’irreparabile», ha detto un investigatore.

 

triplice omicidio a paderno dugnano 2

RICCARDO C.

La versione che ha raccontato all’operatore del 112, secondo chi indaga, «era sicuramente qualcosa che il ragazzo aveva preparato. Continuava a ripeterlo anche quando era evidente che le cose non erano andate in quel modo». Magrissimo e coperto solo da un paio di boxer, ha subito consegnato il coltello ai carabinieri quando ha aperto la porta del villino: «Venite». I militari lo hanno filmato con la bodycam mentre faceva loro strada nel villino. […]

 

FABIO CHIARONI - DANIELA ALBANO - LORENZO CHIARONI

L’ALTRA VERITÀ

Dopo un breve colloquio con l’avvocato d’ufficio Giorgio Conti Riccardo racconta la verità. Prima, dalle 6 del mattino fino alle 14, ha continuato a negare e si è chiuso in un silenzio «catatonico». «Sì, li ho ammazzati io. Mi sentivo un estraneo in questa famiglia. Dovevo liberarmi. Dovevo risolvere il problema». Una pattuglia lo porta via verso il carcere Beccaria, arrestato per triplice omicidio aggravato dalla premeditazione. […] Non fa uso di droghe. Non è stato oggetto di bullismo. La nonna Fiorina e lo zio Max si sono presentati in caserma durante l’interrogatorio. Nella famiglia mai una lite, mai grida.

triplice omicidio a paderno dugnano 3

 

OPPRESSO

«Da uno che va allo Scientifico, fa i giochi matematici e ha una famiglia così, come fai ad aspettarti una cosa del genere?», dicono i vicini. C’è una foto che lo ritrae davanti all’ingresso della Bocconi come finalista nazionale dei giochi di matematica: «Il mio Einstein», diceva la madre. «Io da questa famiglia mi sentivo estraniato. Come, non saprei dire… ecco: oppresso. Non so dirvi da quanto. Da un po’. E ho pensato che liberandomi di tutti loro mi sarei liberato anche di questo problema, di questa sensazione». […]

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