LE DONNE SONO LE PRIME VITTIME DEL BIGOTTISMO ANTI-ABORTO - POLEMICA NELLO STATO AMERICANO SUL CASO DI KATE COX, LA DONNA INCINTA CHE RISCHIA DI MORIRE MA NON PUÒ INTERROMPERE LA GRAVIDANZA PER VIA DELLA NORMATIVA TROPPO RIGIDA - LA LEGGE PERMETTE AI NORMALI CITTADINI DI DENUNCIARE UNA PERSONA SE SCOPRONO CHE È USCITA DALLO STATO PER ABORTIRE ALTROVE E, QUINDI, LA POVERA KATE È IN TRAPPOLA...

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Estratto dell'articolo di Anna Guaita per “Il Messaggero”

 

KATE COX KATE COX

Kate e Justin Cox hanno due bambini perfettamente sani ma nati con gravidanze difficili e parto cesareo. Nonostante quelle difficoltà, la coppia voleva comunque un terzo figlio. Ma questa volta la gravidanza si è trasformata in una tragedia, in cui Kate è diventata vittima di un accanimento da parte di politici che ignorano sia i pressanti consigli dei medici che la stessa sentenza di un giudice che suggeriva un immediato aborto. La bambina che Kate ha in grembo soffre infatti di trisomia 18 completa, una condizione genetica quasi sempre fatale nell'utero o nei primi giorni dopo la nascita.

 

Il dramma di Kate è di vivere nel Texas, uno Stato che dopo la cancellazione del diritto di aborto federale da parte della Corte Suprema, nel 2022, ha adottato l'abolizione totale. Solo se la vita di Kate fosse "garantita a rischio" verrebbe concesso a lei di abortire e ai medici di praticarle l'intervento. La sentenza di un giudice che concedeva l'aborto immediato, dunque non è piaciuta al procuratore federale Ken Paxton, un fanatico antiabortista, che ha posto l'altolà e si è appellato alla Corte Suprema dello Stato.

 

KATE COX KATE COX

L'ossessione antiabortista nel Texas peraltro è a tali livelli che una legge permette ai normali cittadini di denunciare una persona se scoprono che è uscita dallo Stato per andare a ottenere un aborto altrove: quindi, essendo nota all'opinione pubblica, Kate è anche prigioniera di questo codicillo degno di una realtà distopica.

 

Di fatto non è più padrona del proprio corpo. Paxton, che detta la legge nello Stato, sostiene che non ci sono prove che la vita di Kate sia a rischio e di conseguenza non c'è il diritto di abortire. I medici spiegano che Kate rischia comunque gravi complicazioni, dal diabete all'ipertensione, a infezioni varie, e soprattutto che un terzo taglio cesareo le lasci l'utero troppo indebolito per un'altra gravidanza. [...]

 

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