“I 50 MILIONI DI VACCINI DESTINATI ALL’ITALIA POTRANNO ARRIVARE ENTRO GIUGNO. A PATTO CHE L’AUTORIZZAZIONE DELL’EMA ARRIVI IN FRETTA” – PIERO DI LORENZO (IRBM): “ABBIAMO FORNITO TUTTI I DOCUMENTI RICHIESTI. IL NOSTRO VACCINO SI CONSEGNA COME UN ANTINFLUENZALE, PUÒ CAMMINARE SUI MEZZI DEI GELATI. CHE LA LOGISTICA SIA PIÙ SEMPLICE E CHE SIA MENO COSTOSO, 2.80 EURO, PENSO CHE SIANO DATI DI FATTO…”. FORSE È PER QUESTO CHE L’OK ANCORA NON È ARRIVATO?
1 – DIETRO I VACCINI, UNA INDECENTE GUERRA DA 50 MILIARDI DI DOLLARI SULLA NOSTRA PELLE. DAGOREPORT: L’ANTIDOTO INGLESE DI ASTRAZENECA, PRONTO A OTTOBRE, FU “CONGELATO”
2 – “CON IL VIA LIBERA DELL’EMA 50 MILIONI DI DOSI IN ITALIA ENTRO IL MESE DI GIUGNO”
Maria Rosa Tomasello per “La Stampa”
«Astra Zeneca ha annunciato di essere pronta a produrre tre miliardi dosi nel 2021. Io credo che i circa 50 milioni di vaccini destinati all'Italia potranno arrivare tutti entro giugno».
A patto, certo, che l'autorizzazione della European medicines Agency arrivi in fretta. Piero Di Lorenzo, presidente e ad della Irbm di Pomezia, il centro di ricerca che in collaborazione con l'Università di Oxford ha sviluppato il vettore virale del vaccino prodotto dalla multinazionale anglo-svedese, aspetta.
«Siamo in fiduciosa attesa» ripete, anche adesso che i tempi si allungano al punto da preoccupare il ministro della Salute: «Io ho massima fiducia nell'Ema, ma il ritardo c'è e chiediamo chiarezza» ha dichiarato Roberto Speranza sul finire dell'anno riferendosi al destino del vaccino su cui l'Italia ha puntato di più.
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Di Lorenzo, i ritardi si accumulano e i vaccini in commercio non bastano, tanto che i vostri competitori della BioNTech hanno lanciato l'allarme. Qual è la situazione?
«Tutti i documenti richiesti dall'Ema sono stati forniti, ma l'Ema ha diritto a chiedere ulteriori approfondimenti in qualsiasi momento».
Nel report del 30 dicembre si legge che maggiori informazioni su qualità, sicurezza ed efficacia del vaccino sono necessarie, e sono state richieste alla società. Vi sono arrivate queste richieste?
«Ripeto: tutto quello che è stato richiesto è stato fornito».
Anche la richiesta di autorizzazione?
«Tutto».
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Cosa sta provocando questo stallo allora?
«Non so. L'Ema deve verificare tutta la documentazione poi deciderà. Per quanto ci riguarda non c'è alcun problema...».
Gran Bretagna, Argentina, El Salvador invece hanno già dato il via libera. Hanno avuto dati diversi?
«Abbiamo fornito la stessa documentazione a tutte le agenzie. E l'Australia approverà il vaccino ad horas».
Altre agenzie hanno chiesto ulteriori approfondimenti?
«È una rolling review, sono in corso approfondimenti con tutti. Una cosa vorrei chiarire: le sperimentazioni non sono finite, vanno tutte avanti perché è necessario verificare nel tempo efficacia ed effetti collaterali del vaccino. Le stesse autorizzazioni sono provvisorie e prevedono che si continui a raccogliere informazioni».
È un mercato miliardario. Dobbiamo immaginare una guerra tra multinazionali?
«Non posso avventurarmi certo su questo...»
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Il vostro vaccino però costa meno di altri e ha una logistica più semplice...
«Io dico sempre che si consegna come un antinfluenzale, può camminare sui mezzi dei gelati. Che la logistica sia più semplice e che sia meno costoso, 2. 80 euro, penso che siano dati di fatto».
Dal momento del via libera, quali saranno i tempi?
«In 24 ore siamo in grado di iniziare a consegnare. L'Europa dovrà ricevere 400 milioni di dosi (300 milioni acquistati, 100 opzionati), il 13, 5% andrà all'Italia. Nel primo trimestre è in calendario la consegna al nostro Paese di 16 milioni di dosi».
Entro quando sarete in grado di consegnare l'intero stock?
«Io credo che entro giugno 2021 possano arrivare circa 50 milioni di dosi».
Uno dei problemi che avete incontrato riguarda il dosaggio. Una mezza dose seguita da una dose somministrata per caso si è dimostrata imprevedibilmente più efficace.
«Sì ma non è stato un errore. Gli scienziati hanno inoculato mezza dose e se ne sono accorti tre giorni dopo, decidendo di aprire una nuova sperimentazione che è stata comunicata subito alle agenzie regolatorie, chiedendo l'autorizzazione. Quindi si può parlare di contingenza fortunata, non di errore...»
Quindi quale dosaggio è stato comunicato all'Ema?
«Le agenzie hanno ricevuto tutte le sperimentazioni di tutti i protocolli (con i diversi dosaggi e tempistiche, ndr), e decideranno ora quale autorizzare. L'agenzia inglese per esempio ha validato la formulazione di una dose più un seconda dose intera dopo 1-3 mesi».
Dosaggi tutti con diversa efficacia però...
«La dose unica è efficace al 62%, la mezza dose prima più una intera dopo al 90%. Doppia dose intera al 78%. Ma il presidente di AstraZeneca una settimana fa ha dichiarato di avere consegnato alle agenzie la documentazione da cui si evince il dosaggio ottimale, che non è stato rivelato».
Il direttore dell'Aifa Magrini ha dichiarato che tra i risultati pubblicati su Lancet emergono due eventi avversi...
«Non commento. Il direttore dell'Aifa ha tutto il diritto di verificare la documentazione nel modo più appropriato» .
Ma può dirmi se ci sono stati o no eventi avversi...
«No. C'è stata una sospensione temporanea per una verifica, sbloccata da Ema dopo 24 ore perché non c'era alcuna relazione tra la reazione e il vaccino, e un precedente neppure pubblicato perché ritenuto ininfluente».
Il ministro ora chiede chiarezza sui ritardi all'Ema...
roberto speranza domenico arcuri
«Speranza è molto attivo nel cercare di intervenire nel modo più concreto, e secondo me in maniera coerente e legittima cerca di trovare le soluzioni: una di queste è avere più vaccini a disposizione tra quelli disponibili sul mercato».
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