“AVEVAMO CHIESTO DI CHIUDERE TUTTO IL 7 MARZO, MA IL PESO DEL MONDO INDUSTRIALE SI È SENTITO” – IL SINDACO DI BRESCIA EMILIO DEL BONO: “SE FOSSIMO PARTITI TUTTI PRIMA IL CONTAGIO SAREBBE STATO PIÙ DILIUITO. NON SAPPIAMO PIÙ DOVE METTERE LE BARE E NON CI SONO PIÙ MEDICI” – “FARE POLEMICA È PUERILE. SIAMO STATI TUTTI FRAGILI E ABBIAMO PERSO SETTIMANE PREZIOSE”

-

Condividi questo articolo


Wanda Marra per "il Fatto quotidiano”

 

EMILIO DEL BONO 1 EMILIO DEL BONO 1

"I dati non sono buoni, neanche questa volta". Il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono (Pd) risponde al telefono mentre nella sua città e nella sua provincia, i nuovi contagiati sono più di quelli di Bergamo (2918, con un aumento di 445 in un solo giorno, contro 3760, ovvero 344 più di domenica). Il bollettino quotidiano fa registrare 40 morti in più in un unico giorno (di cui quattro in città). In tutto sono 267.

 

Brescia coronavirus Brescia coronavirus

"Non si attenua il numero dell' espansione del contagio, né quello dei ricoverati e delle terapie intensive. Dovremmo avere il picco questa settimana", dice, con il tono calmo di chi si sforza di controllare la tensione. "Non sappiamo più dove mettere le bare: le portiamo nella chiesa di San Michele, al centro del cimitero".

 

coronavirus spedali civili brescia 1 coronavirus spedali civili brescia 1

Sindaco, perché Brescia è in questa situazione? Bisognava fare prima la zona rossa?

Se fossimo partiti tutti prima, il contagio quanto meno sarebbe stato più diluito. Qui è arrivato da Lodi, da Cremona. Come a Bergamo. Si tratta di una zona molto industriale, molto commerciale, dove la gente si sposta rapidamente. Noi, come dodici sindaci dei capoluoghi lombardi, il 7 marzo avevamo chiesto sia alla Regione che al governo di chiudere le attività produttive, tenendo aperte solo la filiera di igiene per la casa e quella alimentare. Oltre alla manutenzione dei servizi pubblici essenziali. Il numero dei lavoratori nelle fabbriche è molto elevato.

 

È il governo che è stato troppo timido o la Lombardia?

EMILIO DEL BONO EMILIO DEL BONO

Fontana ha sempre tenuto una posizione severa, ma il peso del mondo industriale sia su Roma che su Milano si è sentito.

 

Le mascherine sono introvabili, anche per le farmacie.

Un gigante industriale come la Lombardia si è dimostrata fragilissima nella produzione di beni come le mascherine e i respiratori. Questo ci fa riflettere sul fatto che in alcune cose dipendiamo troppo dall' estero. Alcune filiere dovrebbero essere protette e attivabili rapidamente. Abbiamo perso settimane preziose. Mancano non solo ai farmacisti, ma anche a chi fa assistenza a domicilio, agli agenti di polizia, agli autisti dell' autobus.

Sono state direzionate verso gli ospedali e le strutture sanitarie.

 

attilio fontana si mette la mascherina attilio fontana si mette la mascherina

E la sanità privata?

A Brescia le strutture sanitarie convenzionate Rsa sono entrate nel circuito coronavirus. Gli ospedali, pubblici e privati, sono tutti sotto stress. Non è solo questo il tema.

 

Cioè?

coronavirus spedali civili brescia 2 coronavirus spedali civili brescia 2

Le terapie intensive, ma anche i ricoveri, devono essere almeno regionali, non solo territoriali. E serve un aiuto dai medici militari.

 

La Difesa sta mettendo a disposizione del personale?

Non ho avuto nessuna interlocuzione. Ripeto: non ci sono più medici, anche quelli di famiglia si stanno ammalando tutti. L' Ordine dei medici ha chiesto a quelli in pensione di rientrare. In 70 hanno risposto di sì, a titolo gratuito. Ne abbiamo anche chiesti all' estero.

 

coronavirus spedali civili brescia 3 coronavirus spedali civili brescia 3

E il progetto di fare un ospedale nella Fiera?

Congelato: manca il personale.

 

Come sindaco ha preso qualche misura in più?

Ho chiuso i parchi giorni e giorni fa, e anche i mercati. Oggi (ieri, ndr) ho chiuso i cimiteri al pubblico: si può entrare solo per la tumulazione e i servizi previsti. La gente risponde: c' è paura, molti hanno amici e parenti che stanno vivendo questo dramma. E il virus colpisce al 30% la fascia d' età sotto i 65.

 

Il tessuto sociale regge?

coronavirus spedali civili brescia 7 coronavirus spedali civili brescia 7

Ci sono tanti volontari anche lettighieri sulle ambulanze, tanti casi di assistenza a domicilio, tanti servizi agli anziani. Una grande risposta della comunità.

 

Giusto chiamare Bertolaso?

Brescia coronavirus Brescia coronavirus

Siamo disincantati: va bene chiunque riesca a dare una mano. D' altra parte, c' è stata una lentezza, non solo nelle misure, ma anche nella riorganizzazione delle strutture sanitarie: non avevamo così tanti posti in rianimazione e terapia intensiva. Fare polemica è puerile e pure fasullo. Siamo stati tutti fragili in questa vicenda. Anche noi quando dicevamo - all' interno delle regole - "Brescia non si ferma".

coronavirus spedali civili brescia 6 coronavirus spedali civili brescia 6

 

Sarebbe utile fare il tampone anche agli asintomatici?

È tecnicamente impossibile.

coronavirus spedali civili brescia 5 coronavirus spedali civili brescia 5 coronavirus spedali civili brescia 9 coronavirus spedali civili brescia 9 coronavirus spedali civili brescia 11 coronavirus spedali civili brescia 11 BAMBINO NATO A BRESCIA BAMBINO NATO A BRESCIA coronavirus spedali civili brescia 10 coronavirus spedali civili brescia 10 coronavirus spedali civili brescia 13 coronavirus spedali civili brescia 13 coronavirus spedali civili brescia 12 coronavirus spedali civili brescia 12 coronavirus spedali civili brescia 14 coronavirus spedali civili brescia 14 coronavirus spedali civili brescia 15 coronavirus spedali civili brescia 15 coronavirus spedali civili brescia 4 coronavirus spedali civili brescia 4

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...