(ANSA) "Era una persona buona, ma pasticciona. Glielo dicevo di stare attento...". Così all'ANSA un amico di Luciano Ollino, il 60enne ucciso a colpi di pistola e trovato dai carabinieri legato e imbavagliato nella sua auto. "Non ci vedevamo da qualche mese per via del lockdown, ma qualche settimana fa l'avevo sentito al telefono - ricorda l'amico -. Abbiamo parlato delle solite cose, dei soliti problemi, niente di particolare.
Per morire così evidentemente questa volta l'ha fatta grossa". All'attività di consulente finanziario, la vittima affiancava anche altri interessi economici. "So che costruiva case, che comprava terreni - racconta l'amico -. Già in passato era finito sui giornali per qualche casino. Io gli dicevo di pensare alle figlie, lui rispondeva che faceva tutto quello proprio per loro. Forse ha dato fastidio a qualcuno".
A stabilirlo saranno gli investigatori dell'Arma, ancora impegnati con il sopralluogo sul luogo del ritrovamento del cadavere, in strada comunale san Vito Revigliasco, già nel territorio di Torino. Gli accertamenti dei militari sull'auto, una Bmw bianca, e l'ispezione cadaverica hanno permesso di accertare che i colpi sparati sono cinque. Cinque bossoli 9 x21 sono stati sequestrati. Gli investigatori dell'Arma stanno cercando di ricostruire le ultime ore della vittima, ascoltando parenti e amici, e sono alla ricerca nella zona di telecamere che possano avere ripreso qualcosa.
2. COMMERCIALISTA ASSASSINATO
MASSIMILIANO RAMBALDI PER LASTAMPA.IT
Si chiamava Luciano Ollino, aveva 60 anni, vedovo, due figli, commercialista. E’ stato trovato morto intorno alla mezzanotte di ieri, lunedì 8 giugno, nella zona collinare di Torino all'interno della sua vettura, ucciso con cinque colpi di pistola.
Torino, un consulente finanziario ucciso con cinque colpi di pistola
Era seduto sul sedile del passeggero, imbavagliato e con le mani legate. Il killer ha colpito la vittima alla tempia con una pistola calibro 9x21. Secondo le ricostruzioni, il 60 enne si era allontanato da casa alle 17 di lunedì e non aveva più dato notizie di sé. A dare l’allarme, preoccupata per la scomparsa del padre, era stata una delle due figlie.
I carabinieri stanno indagando per ricostruire la vicenda e stanno passando al setaccio la vita della vittima, gli ultimi giorni, chi ha visto e incontrato. I carabinieri stanno “battendo” tutta la zona e gli ambienti che la vittima frequentava per scovare chi ha ucciso Ollino.
La pista più probabile, ma anche la più logica vista la modalità con la quale il commercialista è stato ucciso, è che il killer abbia agito con la complicità di altre persone. Le modalità dell’assassinio fanno pensare ad una vera e propria esecuzione: Ollino è stato legato, imbavagliato e poi ucciso con 5 colpi alla nuca.
«Siamo terrorizzate, vogliamo capire». Le due figlie di Luciano Ollino, il sessantenne ucciso la scorsa notte sulla collina di Moncalieri (Torino) nella sua auto, dove i carabinieri l'hanno trovato legato e imbavagliato, si sono rivolte così ad un amico di famiglia.
«Non riusciamo a credere che abbiano fatto fare una fine tanto terribili a nostro padre, non sappiamo nulla», si sono limitate a dire le due ragazze all'amico. La figlia più grande, che lavora in una finanziaria a Parigi, era rientrata da poco a casa. Quella più piccola, appena maggiorenne, studia ancora. Per loro il padre era l'unico punto di riferimento; la madre è mancata qualche anno fa per una brutta malattia.
Intanto continuano le indagini. Gli accertamenti sulla macchina da parte dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Torino hanno permesso di sequestrare cinque bossoli 9×21. I carabinieri stanno risentendo amici e parenti per ricostruire le ultime ore di vita della vittima. Un aiuto alle indagini potrebbe arrivare dalla presenza di eventuali telecamere in zona.