La sua prima richiesta a settembre era stata respinta. Ora Bernie Madoff, il finanziere newyorchese condannato per una delle truffe più grandi di tutti i tempi, ci riprova. Ha una malattia renale terminale e sta morendo, per questo, ha fatto richiesta a un tribunale federale di New York, appellandosi alle linee guide federali, che prevedono la possibilità di scarcerazione per le persone con un’aspettativa di vita di 18 mesi o meno.
robert deniro e michelle pfeiffer come bernie e ruth madoff
Un avvocato dell'ex finanziere, che attualmente è dietro le sbarre in una struttura federale della North Carolina, ha detto che il suo cliente ha «meno di 18 mesi di vita» e soffre di «numerose altre gravi patologie» tra cui malattie cardiovascolari e ipertensione.
Madoff, 81 anni, sta scontando una pena di 150 anni di carcere per aver orchestrato una truffa ai danni di migliaia di investitori per miliardi di dollari, per la quale si è dichiarato colpevole di 11 capi d'imputazione.
«Sono malato terminale», ha detto Madoff al Washington Post: «Non esiste una cura per il mio tipo di malattia. Ho scontato 11 anni e, francamente, ho sofferto». La scorsa estate è stato trasferito nel reparto per le cure palliative del Federal Medical Center del carcere di Butner. Visto che ha perso tutti i suoi beni quando è stato condannato, se venisse scarcerato vivrebbe con un amico. «Non contesta la gravità dei suoi crimini né cerca di minimizzare la sofferenza delle sue vittime, anzi ha espresso rimorso per i suoi reati», ha scritto l'avvocato Brandon Sample: «Ma dopo oltre dieci anni di detenzione e con meno di 18 mesi di vita, chiede umilmente a questa Corte un minimo di compassione».