“LA OSPITAI PERCHÉ AVEVA PAURA DI ANDARE IN ALBERGO PER IL COVID” - IL CARDINAL ANGELO BECCIU CONFERMA LA VISITA DI CECILIA MAROGNA NEL SUO APPARTAMENTO DEL PALAZZO DEL SANT’UFFIZIO: “ALLA SERA VENNE DA ME, DOVEVAMO PARLARE. SI FECE TARDI. QUANDO STAVA USCENDO LE SUORE CHE MI ASSISTONO IN CASA MI DISSERO: 'LA SIGNORA HA PAURA D'ANDARE IN ALBERGO PERCHÉ C'È IL COVID. POSSIAMO ALLOGGIARLA NOI?' IO DISSI DI SÌ. L'HO RITROVATA LA MATTINA DOPO A COLAZIONE E POI…”
1 - BECCIU, OSPITAI MAROGNA,TEMEVA ANDARE HOTEL PER IL COVID
(ANSA) - Sull'ex manager sarda Cecilia Marogna, in particolare sul pernottamento di lei a casa sua di cui si parla nelle carte d'accusa, il card. Angelo Becciu ha dato oggi la sua versione: "Sono un fedele lettore del Manzoni.
Ricordate Fra Cristoforo che accoglie Lucia al Monastero e alle contestazioni risponde 'Omnia munda mundis'? Lei alla sera venne da me, dovevamo parlare. Si fece tardi. Quando stava uscendo le suore che mi assistono in casa mi dissero: 'la signora ha paura d'andare in albergo perché c'è il Covid. Possiamo alloggiarla noi?' Io dissi di sì. L'ho ritrovata la mattina dopo a colazione e poi è andata via. La cosa andò così"
2 - CARD. BECCIU, NESSUN RUOLO NELLE DIMISSIONI DI MILONE
Fausto Gasparroni per l’ANSA
All'inizio dell'odierna udienza del processo in Vaticano, il card. Angelo Becciu ha voluto chiarire di non aver avuto alcun ruolo nelle dimissioni, il 19 giugno 2017, dell'allora revisore generale dei conti vaticani Libero Milone. La volta scorsa, sulla questione, Becciu si era avvalso della facoltà di non rispondere, "per salvaguardare il Santo Padre". "In questi giorni ho chiesto al Papa se potevo parlare liberamente e lui ha detto di sì - ha quindi riferito -. Voglio quindi chiarire sinteticamente quanto a mia conoscenza. Non ho alcuna responsabilità sulle dimissioni del dott. Milone. Diedi solo corso all'ordine del Santo Padre".
"Il Papa mi chiamò - ha proseguito Becciu -: 'eccellenza, le chiederei di chiamare il dott. Milone e dirgli che non gode più della fiducia del Santo Padre e deve rendere le dimissioni'. Chiamai al mattino lo stesso Milone e gli comunicai la decisione del Papa. Le motivazioni erano quelle che poi furono scritte nel comunicato del 24 settembre 2017, dopo dichiarazioni di Milone alla stampa. Insomma, Milone, 'esulando dalle sue competenze, ha incaricato illegalmente una Società esterna per svolgere attività investigative sulla vita privata di esponenti della Santa Sede'. Ribadisco con forza di non aver avuto alcun ruolo nella decisione del Santo Padre".
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