arik brabbing - analista dello inss ex operativo shin bet cyber guerra israele

“LA PIÙ GRANDE SPIA OGGI È LO SMARTPHONE” - PARLA ARIK BRABBING, EX CAPO DELL'UNITÀ CYBER DELL’INTELLIGENCE ISRAELIANA: “SIAMO SEMPRE LOCALIZZATI. PRENDI UNA FOTOGRAFIA: SU CARTA PUOI SOLO GUARDARLA, CON UN CELLULARE PUOI RACCOGLIERE MOLTE PIÙ INFORMAZIONI. POSSIAMO ENTRARE NEI TELEFONI E SAPERE TUTTO. ACCEDIAMO ALLA TUA ROUTINE ATTRAVERSO L’ANALISI DI DETTAGLI TECNOLOGICI A DISPOSIZIONE DI TUTTI E SAPPIAMO CHE…”

Fabiana Magrì per “la Stampa”

 

soldati israeliani lavorano ad un'operazione di cyber sicurezza

«Il mio compito era uno, chiaro e semplice: prevenire attacchi terroristici». Il termine «understatement» è un eufemismo nel caso di Arik (Harris) Brabbing. Oggi è una delle voci più autorevoli dell' Inss, l' Istituto per gli Studi sulla Sicurezza Nazionale dell' Università di Tel Aviv, ma in 27 anni di servizio nello Shin Bet, l' agenzia di intelligence interna di Israele, ha ricoperto ogni tipo di incarico, dalle missioni sul campo a ruoli di responsabilità e controllo sull' area della Cisgiordania e Gerusalemme.

 

arik brabbing analista dello inss ex operativo shin bet

La sua prima volta a capo di una divisione è stata nell' unità cyber, in un momento molto delicato: l' insorgere della Terza Intifada. «Lo Shabak era abituato ad affrontare organizzazioni terroristiche. Dalla mia posizione, oggi posso dire che è più facile combattere e infiltrarsi in un' organizzazione nemica, con gerarchie e routine, piuttosto che difendersi dai lupi solitari».

 

google maps

Nel 2014 Brabbing si è trovato, per primo, a gestire il nuovo fenomeno. «Ci ha colto di sorpresa. Non avevamo strumenti per fermare o prevenire le azioni di questi individui. Ma noi israeliani siamo velocissimi ad adattarci e a trovare soluzioni». Soluzioni che sono diventate casi di studio e di esempio per altre nazioni, quando il fenomeno del terrorismo fai-da-te è dilagato anche in Europa.

google maps autovelox waze

 

Se oggi Internet e i social media sono il territorio in cui si muovono tutte le agenzie di intelligence, si deve all' intuizione di Brabbing e del team di agenti che hanno iniziato a usare Facebook e a setacciare il web per scovare i terroristi. «Abbiamo capito che questi ragazzini di buona famiglia, senza precedenti, armati di coltelli da cucina o dell' automobile dei genitori, vivevano tutti nello stesso luogo: Internet, specialmente Facebook. Qui sfogavano insoddisfazioni, amori non corrisposti, difficoltà finanziarie, fallimenti. E, sempre online, prendevano ispirazione da altri terroristi».

 

israel defence force 2

Le tensioni tra israeliani e palestinesi diventano l' occasione per passare all' azione ma il vero movente sono i problemi personali. L'«istishhad», martirio in arabo, morire uccidendo il nemico, è percepita come l' unica possibilità di riscatto sociale. Come fermarli prima che agiscano? «Ricordo un ragazzo di Hebron, 21 anni. Aveva perso il lavoro ed era stato punito dal padre.

 

facebook 5

Una nostra fonte, un suo amico, aveva raccolto una confidenza: «Domani sentirai parlare di me alla radio israeliana e vedremo chi è il più coraggioso». Abbiamo localizzato il suo telefono all' incrocio con il Gush Etzion, vicino agli insediamenti ebraici. L' analista aveva valutato che il livello di rischio fosse alto. Quando l' abbiamo trovato e interrogato, il ragazzo ha confessato che aveva intenzione di compiere una strage. Sarebbe diventato un martire e avrebbe avuto il suo riscatto sociale. Sentiva di non avere altra scelta».

 

israel defence force 1

Com' è riuscito, un agente sul campo che per la maggior parte della sua vita si è basato su fonti umane, a guidare un cambiamento epocale di strategia?

«Il direttore dell' Isa pensò che fosse fondamentale avere qualcuno che sapesse esattamente quello che serve sul campo e che spiegasse agli informatici come dovevano funzionare i nuovi strumenti. La più grande spia oggi è lo smartphone», spiega appoggiando il suo telefono sul tavolo.

 

bambini guardano youtube

Siamo sempre localizzati «Prendi una fotografia. Su carta stampata, puoi solo guardarla. Con uno smartphone, invece, puoi raccogliere molte più informazioni su luoghi e orari. Grazie a Google e Waze, siamo sempre localizzati. Puoi scoprire chi ha scattato foto nello stesso luogo. Abbiamo strumenti per entrare nei telefoni e, anche se non possiamo accedere al contenuto dei messaggi, possiamo sapere per quanto tempo hai utilizzato le App.

israele

 

Accediamo alla tua routine attraverso l' analisi di dettagli tecnologici a disposizione di tutti. Sappiamo che Hezbollah ha moltissime informazioni su Israele, sulle nostre strategie, sulle infrastrutture. Il suo piano è colpirci in luoghi sensibili, non militari ma civili, come la Kirya, al centro di Tel Aviv. Chi dobbiamo ringraziare? Me, te e le persone qui intorno. Siamo una società aperta, postiamo tutto online, non abbiamo segreti».

benjamin netanyahu

 

Come cambia il ruolo dell' agente, in questo scenario così aperto e senza misteri?

«Un tempo il problema era reperire informazioni. Oggi ne abbiamo troppe. La vera sfida è sviluppare strumenti che, in automatico, raccolgano solo i tasselli utili. Sappiamo da quali App possiamo acquisire il maggior numero di informazioni per prevenire gli attacchi. Prima di tutto Facebook e Instagram.

giovani hacker al lavoro a qom, in iran

 

Poi quelle di messaggistica. Youtube è eccellente. E i siti Internet dei martiri, sorta di templi virtuali dedicati dalle famiglie. Perlustriamo la rete come con un satellite. Molte persone condividono video di attentati su YouTube nel momento in cui si vede l' assassinio. Per noi è facile individuare questi utenti e tenerli sotto controllo.

deep learning

 

Non necessariamente sono terroristi. Con l' intelligenza artificiale, attraverso il machine learning, stiliamo una classifica. Insegniamo alla macchina quali casi evidenziare. Avere troppi sospettati non aiuta, non possiamo tenere tutti sotto osservazione.

 

Quando le macchine non ci restituiscono "l' odore" della persona, ci rivolgiamo agli uomini sul campo. E alla fine del processo c' è sempre un individuo, l' analista. Nella mia carriera - conclude Brabbing - ho partecipato a moltissime operazioni di intelligence con fonti umane ma non solo. Il nostro potere non è tanto nella conoscenza. La questione principale è l' integrazione di tutte le fonti».

israel defence forcebenjamin netanyahu accusa l'iran di non rispettare il deal nucleare

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…