alex zlodev wagner

“LA RUSSIA NON VINCERÀ MAI PERCHÉ QUESTA NON È LA NOSTRA GUERRA” - ALEXANDER ZLODEV, EX MERCENARIO DEL GRUPPO WAGNER, DIVENTATO OPPOSITORE DI PUTIN E RICHIEDENTE ASILO IN FRANCIA: “L'ESERCITO RUSSO È IN FORTE DIFFICOLTÀ. UNO DEI MIEI CONTATTI MI HA PARLATO DI PERDITE STIMATE A CIRCA L'80% DEI SOLDATI” – “GIÀ QUANDO ERO IN SIRIA AVEVO NOTATO LA GESTIONE DISASTROSA DELLE FORZE ARMATE. GIRA MOLTO ALCOOL E I DIRIGENTI MILITARI..."

Danilo Ceccarelli per “La Stampa”

 

alexander zlodeev 1

«Forse è meglio quella panchina lì in fondo». Si guarda in giro con aria sospetta, Alexander Zlodeev, mentre cammina nel parco di Parigi scelto per l'intervista. Un senso di diffidenza e di preoccupazione che trapela anche mentre parla del suo passato, di quando combatteva con i russi nel Donbass e, soprattutto, del periodo in cui lavorava per il Gruppo Wagner, detto anche l'Orchestra, la compagnia privata di mercenari considerata il braccio armato non ufficiale del Cremlino. 

 

Oggi, però, Alexander è un oppositore del presidente Vladimir Putin. Dopo aver militato nel suo Paese come dissidente, il 53enne russo, che si definisce «slavofilo» e «nazionalista», è scappato in Francia, dove vivono anche i suoi figli, e ha chiesto l'asilo politico. Ma nonostante la fuga, Alexander si sente in «pericolo di vita» e teme «ritorsioni». 

gruppo wagner 1

 

Come è entrato nel Gruppo Wagner? 

«Sono stato notato a Lugansk, nel Donbass. Hanno visto che ero un buon combattente, così nel 2015 mi hanno inviato nel villaggio di Molkin, in una struttura del ministero della Difesa russo. Sono rimasto nella compagnia fino al 2017, con incarichi di ufficio». 

 

Si parla spesso dei crimini di guerra commessi dai mercenari russi, la maggior parte delle volte sui civili. 

gruppo wagner 4

«Quando ne facevo parte io, i soldati si concentravano esclusivamente sul conflitto. Le popolazioni locali non li vedevano nemmeno. È un gruppo con regole molto rigide e sono i più anziani che le fanno rispettare. Ricordo che se qualcuno era trovato ubriaco o intento a scattare delle foto veniva picchiato e buttato dentro dei container speciali utilizzati come prigioni. 

gruppo wagner 3

 

Lì dentro si poteva rimanere anche per diversi giorni senza cibo e acqua. Episodi simili avvenivano di rado perché erano tutti mercenari professionisti e accettavano questa 

disciplina. Certo, in Ucraina le cose potrebbero essere cambiate, vista la situazione». 

 

Perché ne è uscito? 

«Non ero d'accordo con alcune scelte logistiche che mettevano in pericolo la vita dei militari impegnati in Siria. I comandanti mandavano gli uomini a combattere contro l'Isis senza utilizzare prima l'aviazione e l'artiglieria per bombardare le postazioni dei terroristi. Per questo molti soldati morivano inutilmente». 

alexander zlodeev 3

 

Come giudica l'aggressione russa all'Ucraina?

 «Son stato contrario fin dal primo giorno perché si parla di due popoli fratelli in conflitto tra di loro. Sono attivo sui social, ho organizzato marce di protesta contro il presidente Putin. Ma in Russia è difficile far aprire gli occhi alla gente attraverso Internet, vista la massiccia propaganda che viene fatta in televisione». 

 

E non ha mai avuto problemi? 

«Ho sempre lavorato in incognito, spostandomi in continuazione all'interno del mio Paese per far perdere le tracce. Senza queste accortezze, sarei già finito in prigione o, peggio ancora, ucciso». 

alexander zlodeev

 

Come vede il futuro di questa crisi?

 «La Russia non vincerà mai perché questa non è la nostra guerra». 

 

Lei è rimasto in contatto con alcuni ex compagni oggi impegnati in Ucraina. Che informazioni le arrivano? 

«L'esercito russo è in forte difficoltà. Uno dei miei contatti mi ha parlato di pesanti perdite, stimate a circa l'80% dei soldati». 

 

La stupisce? 

gruppo wagner 2

«Per niente. Già quando ero in Siria avevo notato la gestione disastrosa delle forze armate. Gira molto alcool tra i soldati, e i dirigenti militari si disinteressano completamente delle truppe. Non seguono nemmeno le operazioni. La Wagner è un'altra storia: si tratta di un gruppo speciale con una lunga esperienza in diversi angoli del mondo come la Libia, il Sudan o la Cecenia». 

 

Ma anche loro stanno affrontando dei problemi. Si parla di detenuti malati di Hiv o epatite reclutati nelle prigioni russe. Come è possibile che una forza così preparata possa far affidamento a persone simili?

gruppo wagner 5

 «Quella è carne da macello, utilizzata come scudo umano. I combattenti professionisti non entrano mai in contatto con loro, ma li mandano in prima linea per testare le forze ucraine. Sono utilizzati per vedere come reagisce il nemico, dove è posizionato e quale è il suo modo di combattere». 

 

Quale è lo stato d'animo dei membri del Gruppo Wagner in Ucraina? 

«C'è chi non ne può più, ma non possono certo rifiutarsi di combattere. Da quello che so, però, molti spingono per cambiare teatro, chiedendo trasferimenti in alcuni Paesi africani dove la milizia è attiva, come il Mali o la Repubblica centrafricana».

 

alexander zlodeev 2

 Ha mai conosciuto il fondatore del gruppo, Yevgeniy Prigozhin? Secondo il Washington Post si sarebbe lamentato con Putin per la gestione della guerra.

 «Sono entrato in contatto con lui quando ero in Siria. Francamente mi sembra impossibile. Stiamo parlando del cane da guardia del presidente russo, non si permetterebbe mai di andargli contro. Prigozhin oggi è lì perché ce lo ha messo Putin». 

 

Si è pentito di aver fatto parte del Gruppo Wagner? 

«No, perché lì ho conosciuto dei veri amici e degli ottimi soldati. Rimpiango però il fatto di essere entrato nel Donbass con un mitra in mano». - 

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...