“SONO DEVASTATO, SONO SPARITI ANCHE OTTO DEI MIEI 12 GATTI” – LA RABBIA E IL DOLORE DEL COREOGRAFO LUCA TOMMASSINI DOPO AVER SUBITO UN FURTO NELLA SUA CASA A RIDOSSO DELLA VIA AURELIA: "QUI SONO TUTTE VILLE CIRCONDATE DA UN ETTARO DI TERRENO. QUALCUNO FA ALZARE ANCHE I DRONI IN PERLUSTRAZIONE SE NECESSARIO. TRA I VICINI C'È CHI HA IL PORTO D'ARMI PER DIFENDERSI, NON SI PUÒ VIVERE COSÌ NELLA PAURA. OLTRE AL DOLORE MI SENTO PURE BEFFATO: TANTI SACRIFICI, TANTO LAVORO PER CHE COSA POI? SE C'È CHI È LIBERO DI RUBARTI TUTTO E SE NE VA IN GIRO IMPUNITO?”
Alessia Marani per il Messaggero - Estratti
L'inventario di una vita si trasformerà nella lista di quanto rubato nella sua casa alle porte della Capitale da allegare alla denuncia ai carabinieri. Luca Tommassini, il celebre coreografo e ballerino romano che è stato anche compagno di lavoro di star del calibro di Madonna o di Laura Pausini, annota uno dopo l'altro gli oggetti che un commando di rapinatori ha portato via dopo il raid armato nella sua abitazione di quattro piani nelle campagne a ridosso della via Aurelia, pochi chilometri oltre il Gra.
Ci sono i tesori di una vita «costruita con fatica e sacrificio» come non smette di ripetere ma anche quelle «cose che pure hanno un'anima» e indicano le radici e i punti fermi dell'esistenza come «l'anello di papà o la fede della mia cara nonna». Il faro ora è su una banda di professionisti armata fino ai denti, specializzata in casseforti e caveau, fuggita via a bordo di più mezzi, almeno una macchina e un furgone.
Tommassini, ha idea di chi possa avere agito?
«Nel dettaglio no, ma sicuramente gente esperta che ha studiato il colpo come fosse l'assalto a una banca. Hanno utilizzato i frullini, hanno scardinato porte blindate e aperto le casseforti come fossero scatolette di tonno.
la casa di luca tommassini svaligiata dai ladri
Hanno smurato i telai delle finestre, oltretutto hanno agito nell'unica settimana in cui non c'era nessuno a casa dal momento che io ero in viaggio per lavoro in mare aperto e il mio amico fraterno e assistente Nico (Fratacchiò) aveva appena deciso di trasferirsi. Non solo. Il sistema di allarme era a un passo dall'essere completato, tant'è che lo abbiamo attivato proprio oggi (ieri, ndr)».
Erano armati?
«Sì. Li ha sorpresi proprio Nico che lunedì intorno alle cinque e trenta del pomeriggio era tornato a casa per prendere le ultime cose rimaste e si è trovato di fronte la banda. Casa era piena di gente che spaccava tutto, lui ha urlato, ha cercato di affrontarli per farli scappare. Chi usciva dalla finestra, chi si gettava dal balcone. Poi gli hanno puntato le pistole contro: "Ti spariamo". Adesso Nico è ancora sconvolto. Quando mi ha chiamato praticamente balbettava, era completamente sotto choc. Ha rischiato tanto».
la casa di luca tommassini svaligiata dai ladri
Ma i suoi vicini non si sono accorti di nulla, era pieno pomeriggio...
«Il fabbro chiamato per riparare la porta blindata di accesso alla mia camera mi ha detto che per operare quel varco avranno impiegato almeno un'ora. In casa c'era una puzza nauseante di bruciato, debbono avere usato i frullini a più non posso. La casa è in campagna. Qualcuno può avere pensato che erano i "soliti" operai visto che sono due anni che stiamo lavorando per completare l'abitazione. Eppure coi vicini siamo anche organizzati, ma non basta».
Che vuole dire organizzati?
«Qui sono tutte ville circondate da un ettaro di terreno. Abbiamo un gruppo whatsapp in cui comunichiamo tra noi e ci avvisiamo anche di eventuali movimenti sospetti. Qualcuno fa alzare anche i droni in perlustrazione se necessario. Eppure stavolta non ha funzionato».
È spaventato?
«Certo, sono giorni infernali. Sono devastato come tutti coloro che subiscono un furto in casa.
la casa di luca tommassini svaligiata dai ladri
(...)
Molte cose le tengo anche nelle cassette di sicurezza e in alcuni magazzini, ora devo rivedere che cosa ho lì e che cosa invece manca da casa. Un incubo. Io colleziono una marea di roba, cose di design, ricordi della carriera...».
Tornerà a vivere in città?
«Per carità, io qui sto da dio. E poi circa cinque anni fa subii un altro furto, per certi versi ancora più terribile, quando abitavo in viale Trastevere. In quell'occasione i ladri mi inseguirono con le pistole per le scale. Di certo ormai ho chiuso tutti i rubinetti delle lacrime per piangere, anche i rubinetti del cuore... Sono spariti anche otto dei miei 12 gatti. Quattro sono tornati, ho preparato loro da mangiare come sempre nelle ciotoline, spero che siano solo spaventati e nascosti da qualche parte e che poi ricompaiano anche loro. Qua tra i vicini c'è chi ha il porto d'armi per difendersi, non si può vivere così nella paura. Oltre al dolore mi sento pure beffato: tanti sacrifici, tanto lavoro per che cosa poi? Se c'è chi è libero di rubarti tutto e se ne va in giro impunito?».
la casa di luca tommassini svaligiata dai ladriluca tommassini foto di bacco (2)