Quell’incubo è durato sette anni. Un calvario infinito durante il quale è stata violentata anche da dieci uomini per notte e dal quale pensava di poter uscire solo con la morte.
Jennifer, questo il nome dietro il quale la vittima ha voluto nascondersi per raccontare la sua storia al “The Sunday Mirror”, oggi ha 40 anni, ma nonostante sia riuscita a fuggire dall’incubo, la sua vita è ormai segnata. Gli abusi sono iniziati quando lei aveva 11 anni: la donna racconta di essere stata violentata da oltre 500 uomini durante un calvario durato sette anni.
Jennifer è solo l’ultima delle vittime dei famigerati abusi sessuali di Telford nello Shropshire, in Inghilterra, dove una banda di delinquenti ha preso di mira ragazze innocenti per un periodo di 40 anni in quello che viene definito lo scandalo per abusi sui minori "peggiore in assoluto" della Gran Bretagna.
Le ragazze venivano drogate, picchiate e violentate dai membri della banda, attiva fin dagli anni ’80. Tre persone sono state uccise e altre due sono morte in seguito a incidenti legati al traffico di vittime innocenti.
Jennifer, che ora è madre, ha detto al Sunday Mirror che aveva solo 11 anni quando un ragazzo che stava frequentando la presentò a un parente più anziano: una trappola che l’ha portata a essere violentata anche da 10 uomini a notte.
Tra i 14 e i 16 anni non andò a scuola e quando tornò tra i banchi un’insegnante le disse che ormai era troppo tardi per essere recuperata. Immediatamente dopo divenne una sorta di schiava nelle mani di un uomo che la trascinava in giro per il paese per farla violentare da estranei.
«Se non facevo quello che mi diceva mi picchiava – ha raccontato Jennifer – Pensavo che l'unica via d'uscita fosse la morte, perché ero andato alla polizia e non volevano aiutarmi. La mia vita era un inferno, mi sentivo così sola.
Mi hanno anche rinchiuso in un appartamento con sbarre di ferro, per tre o quattro giorni. Mi fu detto che la polizia pensava che fossi stata rapita, ma non hanno fatto nulla». Il trafficante che l'aveva resa schiava ha trascorso quattro mesi in custodia per sospetto stupro di gruppo, ma poi tornò in libertà e si presentò da Jennifer con un fucile.
Un portavoce della polizia ha detto a “The Sunday Mirror” che il caso verrebbe approfondito "se solo venissero alla luce maggiori informazioni". La polizia delle West Midlands non aveva alcuna traccia della denuncia presentata da Jennifer quando aveva 17 anni, ma ha detto che prende sul serio tutte le accuse di abusi sessuali che si sono consumati anche in passato.
Jennifer annuncia che fornirà prove all'indagine pubblica in corso e sostiene che la polizia non ha mai preso provvedimenti e che l’ha arrestata per prostituzione in più occasioni: aveva 52 condanne prima dei 19 anni.
Sulla storia di Jennifer la polizia ha detto che cercherà di indagare, ma intanto l’eco dell’incubo di quella banda torna a farsi sentire. In quegli anni ragazze di appena 11 anni venivano attirate lontano dalle loro famiglie e poi drogate, picchiate e violentate.
Una 16enne, Lucy Lowe, fu uccisa nel 2000 insieme a sua madre e a sua sorella dopo che un uomo di 26 anni, che l'aveva messa incinta a 14 anni, aveva dato fuoco alla loro casa. Fu incarcerato per omicidio, ma non per crimini sessuali.
Secondo un membro della famiglia, anche Rebecca Watson, 13 anni, deceduta in un incidente d'auto nel 2002, era finita nella mani della banda. E la sua amica Vicky Round era morta in seguito a un’overdose dopo che la banda l’aveva introdotta alla cocaina quando aveva appena 12 anni.
stupro stupro stupro stupro stupro stupro