Troppi morti
— Nino Cartabellotta (@Cartabellotta) November 9, 2020
Troppo tardi per usare i pennarelli colorati
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Claudio Maddaloni per LaPresse
CORONAVIRUS - BOLLETTINO DEL 9 NOVEMBRE 2020
Come è consuetudine del lunedì, quando nel fine settimana vengono processati meno tamponi, oggi si è registrato un calo nei nuovi contagi da coronavirus in Italia, con 25.271 contro i 32.616 di ieri. I test effettuati sono però 147.725, rispetto agli oltre 191mila di ieri e gli oltre 231mila del giorno precedente. Salgono invece i decessi, 356 contro i 331 di ieri. In un momento delicatissimo per cercare di piegare una curva che resta alta e costante, il Governo ha deciso di spostare altre cinque regioni in fascia arancione.
L'Abruzzo, l'Umbria, la Basilicata, la Liguria e la Toscana da mercoledì dovranno sottostare a norme più restrittive. "La situazione epidemiologia continua a peggiorare nel nostro Paese e si registra un Rt di 1,7", sottolinea il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza. "Abbiamo oltre 500 casi per 100mila abitanti e quasi tutte le Regioni italiane sono pesantemente colpite. Per quanto riguarda i ricoveri - aggiunge - notiamo una tendenza all'aumento e soprattutto c'è un incremento per quello che riguarda i ricoveri in terapia intensiva".
"Troppi morti. Troppo tardi per usare i pennarelli colorati. Chiudere tutto", è il forte appello lanciato dalla Fondazione Gimbe, che monitora i dati della pandemia e chiede un nuovo lockdown. Anche Massimo Galli, infettivologo del Sacco di Milano, è preoccupato: "Il significato di questi numeri si traduce in un aumento della diffusione dell'infezione. Non ci sono dubbi sul fatto che la situazione sia ampiamente fuori controllo e che si debbano prendere misure per non trovarci in una situazione ancora più complessa".
Una nota positiva arriva dai guariti che sono ancora in aumento, 10.215, con un forte incremento rispetto ai 6.183 di ieri. Il totale dei dimessi/guariti nel nostro Paese è ora di 345.289. Sono però tantissime, 573.334, le persone attualmente positive mentre negli ospedali aumenta ancora la pressione: 100 i pazienti ricoverati in terapia intensiva nelle ultime 24 ore, ora sono 2.849, e 1.196 i nuovi ricoveri ordinari, che portano il totale a 27.636.
Il maggior numero di contagi sempre in Lombardia (4.777 nuovi casi e 99 decessi), seguita dalla Campania (3.120 casi e 18 vittime), dal Piemonte, che con 2.876 nuovi casi sfonda quota 100mila (100.655) da inizio pandemia, e registra altri 49 decessi. Segue la Toscana (2.244 nuovi casi e 33 decessi), e il Veneto, con 2.223 e 21 vittime. Il governatore, Luca Zaia, si scaglia contro chi ancora fa assembramenti: "Attualmente in Veneto i ricoverati sono 1.580, 113 più di ieri.
Le terapie intensive sono 203, 10 più di ieri. Abbiamo dimesso 27 persone, quindi abbiamo un centinaio al giorno di letti nuovi occupati. Cresce la pressione sugli ospedali e sono imbarazzanti le foto di questo fine settimana di piazze strapiene, dove si vive come se non ci fosse un domani. Per colpa di pochi irresponsabili tutti rischiamo di rimetterci. Se vado in una piazza piena perché non voglio rinunciare allo spritz, il contagio si moltiplica.
Quindi il mio appello è: uscite dove non c'è assembramento, o altrimenti se possibile state a casa. Perché 2.500 morti in Veneto sono un comune intero che se n'è andato. Serve senso civico. Ai cittadini dobbiamo spiegare che se l'Rt rimane sotto l'1,5 come adesso, andiamo bene. Ma se facciamo assembramenti l'indice peggiora".