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MESSICO HORROR STORY – UN BIMBO DI 9 ANNI È STATO RAPITO IN MESSICO ED È STATO PORTATO ILLEGALMENTE NEGLI STATI UNITI, DOVE DOVEVA ESSERE VENDUTO PER 2500 DOLLARI – UNA DONNA AMERICANA, USANDO IL CERTIFICATO DI NASCITA DEL FIGLIO, È RIUSCITA A FAR PASSARE AL CONFINE IL PICCOLO PORTANDOLO IN TEXAS DOVE DOVEVA AVVENIRE LO SCAMBIO. MA AL MOMENTO DELLA CONTRATTAZIONE…(VIDEO)

 

DAGONEWS

 

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Tre persone sono state accusate di cospirazione e di traffico di minori per aver portato un bimbo di 9 anni dal Messico al Texas per venderlo.

 

Elida Moreno, 26enne americana che vive a Piedras Negras, in Messico, è stata pagata 1.700 dollari per usare il certificato di nascita di suo figlio e per portare clandestinamente il bambino di 9 anni, probabilmente rapito alla sua famiglia, negli Stati Uniti.

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La polizia ha riferito che Moreno è entrata negli Stati Uniti attraverso Eagle Pass, in Texas, dove lei e il bimbo hanno alloggiato in un hotel prima di prendere una navetta per San Antonio il giorno successivo. La donna ha incontrato Nery Dominguez, 26 anni, a Santa Rosa Park: lì Moreno avrebbe dovuto consegnare il piccolo in cambio di 2.500 dollari, ma tra i due ne è nata una discussione che si è conclusa con l’intervento delle forze dell’ordine che hanno arrestato Dominguez.

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Moreno è riuscita a scappare e ha consegnato il piccolo a Victor Monsivais, 65 anni in un’area di sosta per mezzi pesanti di San Antonio. Ma per i trafficanti il piano era arrivato al capolinea. La Homeland Security Investigations è riuscita a rintracciare il piccolo e Monsivais in un parcheggio di San Antonio mercoledì mattina, mentre Moreno è stata fermata a Batesville, in Texas.

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Moreno, Dominguez e Monsivais sono tutti accusati di cospirazione. Moreno, inoltre, è accusata di «aver portato illegalmente un bimbo negli Stati Uniti a scopo di lucro e di dichiarazione falsa a un funzionario federale».

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