NESSUN CAZZO E' DURO QUANTO LA VITA DI UNA PORNOSTAR – DOPO L’ONDATA DI SUICIDI NEL MONDO HARD, AMBER LYNN, UNA DELLE ICONE DELL'HARD, RIVELA: "NELL’ERA DI INTERNET POSSONO RAGGIUNGERTI OVUNQUE IN TEMPO REALE E DISTRUGGERTI, SMINUIRTI O PRENDERTI IN GIRO” – E LA COLLEGA RILEY REYES RINCARA: “HO AFFRONTATO LA DEPRESSIONE E L'ANSIA PER MOLTI ANNI, MA NON PENSAVO CHE…” – FOTO HOT
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Ci sono tante ricerche sull’impatto che l’accesso facile al porno ha sulle persone. Ma molto meno si sa di coloro che lavorano davanti alla macchina da presa. Ad accendere i riflettori sui problemi che affrontano coloro che lavorano nel mondo hard è l’attrice porno Amber Lynn che ha spiegato come internet abbia portato delle conseguenze che, in alcuni casi, si sono rivelate devastanti: «Prima di internet c'era qualcuno a cui non piacevi e non succedeva nulla.
Oggi possono raggiungerti ovunque in tempo reale e distruggerti, sminuirti o prenderti in giro. Quando ero giovane, non ho avuto mai la sensazione di trovarmi nella posizione in cui, se fosse successo qualcosa, non avrei avuto qualcuno a cui potermi rivolgermi nei periodi bui... oggi per molteplici ragioni ci sono molti suicidi nell’industria del porno».
Tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018, cinque attrici porno si sono suicidate in 12 settimane. «Ho affrontato la depressione e l'ansia per molti anni, ma non pensavo che sarebbe stato un qualcosa che avrebbe potuto sconvolgere la comunità fino a quando non sono arrivate le notizie dei suicidi - ha detto Riley Reyes, attrice porno e presidente dell’ “Adult Performer Advocacy Committee” - Nulla di simile accade mai per caso. E chiunque scelga di togliersi la vita lo fa probabilmente per una combinazione di fattori e per problemi con cui hanno lottato per molto tempo».
Kate Loree, una terapista che lavora con star del porno, escort e prostitute, ha detto che molti presumono che lavorare nel porno abbia portato ai suicidi: «Molte volte le persone hanno la tendenza a pensare: "Oh beh, un’attrice porno si è suicidata perché è un’attrice porno”, ma molte volte si tolgono la vita a causa dei social e del giudizio esterno. A volte se esprimono esplicitamente opinioni politiche o si battono per qualcosa in cui credono, vengono inondate da centinaia di minacce di morte ogni giorno».
A questo si aggiunge che il lavoro nel porno è più facilmente accessibile da persone che affrontano malattie mentali e fisiche che non consentirebbe loro di fare lavori più tradizionali. Inoltre molte di loro sono oggetto di discriminazione da parte dei servizi sanitari: «È molto difficile trovare un ginecologo con cui puoi essere onesto, perché la maggior parte dei medici stigmatizza questo lavoro. È davvero difficile trovare qualcuno che ti fornisca le cure che desideri e di cui hai bisogno senza essere critico nei tuoi confronti e del tuo lavoro».
Lotus Lain, attrice porno e Industry Relations Advocate per la Free Speech Coalition, ha affermato che la discriminazione all'interno del settore colpisce in gran parte gruppi di minoranze come le persone di colore e la comunità LGBTQ. «Esiste sicuramente una discriminazione razziale. Se non sei una ragazza bianca sei considerato un artista esotico, un artista di nicchia.
Un attore nero non può nemmeno sperare di ottenere una nomination a qualche premio, come si pensa lo influenzi? Quando vedi i tuoi colleghi bianchi in 20 diverse categorie di nomination ai premi e vedi che anche i migliori attori neri sono solo in due, come si pensa possa influenzare la salute mentale di qualcuno? Ti senti inutile. Ti senti invisibile».
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