GIACOMO BOZZOLI È STATO "TRADITO" DALLA VOLONTÀ DI STARE INSIEME ALLA FAMIGLIA? - IL 39ENNE, CONDANNATO ALL'ERGASTOLO PER L'OMICIDIO DELLO ZIO E ARRESTATO DOPO 11 GIORNI DI LATITANZA, POTREBBE ESSERE TORNATO NELLA SUA VILLA DI SOIANO DEL LAGO, DOVE È STATO TROVATO DAI CARABINIERI, PER STARE INSIEME ALLA MOGLIE E IL FIGLIO - A METTERE SULLA STRADA GIUSTA GLI INQUIRENTI, ANCHE ALCUNI "RIFERIMENTI RESI DAL BAMBINO, NON CONGRUENTI CON UNA FUGA VERSO UN PAESE LONTANO" - I PUNTI OSCURI: È STATO AIUTATO DA COMPLICI? PERCHÉ HA FATTO MOVIMENTI COSÌ FACILMENTE RILEVABILI?
Estratto dell'articolo di Giampaolo Visetti per "la Repubblica"
«È tornato a casa per il figlio e per risparmiare un nuovo calvario alla compagna». A tarda sera carabinieri e magistrati confermano che Giacomo Bozzoli non aveva alcuna intenzione di costituirsi, ma che c’è il “fattore-famiglia” all’origine della sua clamorosa cattura in camera da letto, all’interno della sua villa di Soiano del Lago. […] «Era ridotto a nascondersi nel suo ambiente — si osserva negli uffici della procura generale — quasi fosse Messina Denaro, un mafioso infilato dentro il doppio fondo di un letto, illuso fino all’ultimo di poter contare su connivenze locali».
la villa di giacomo bozzoli a soiano del garda
Da mercoledì sera, dopo che anche il figlio di nove anni era stato sentito dai carabinieri con l’assistenza degli psicologi, gli investigatori sentivano di essere a un passo dall’uomo che per undici giorni è riuscito a far perdere le proprie tracce, tentando si sfuggire all’ergastolo confermato il primo luglio dalla Cassazione. Il bambino, ufficialmente, si sarebbe limitato a confermare le vaghe informazioni sulla «vacanza di famiglia», fornite dalla compagna Antonella Colossi, ascoltata come testimone venerdì scorso e risentita l’altro ieri. […]
Il colloquio dei carabinieri con il bambino, le due deposizioni di sua madre Antonella, l’apertura da parte della Procura di un’inchiesta contro ignoti per «procurata inosservanza della pena», che con il tempo avrebbe potuto pesare sui famigliari, avrebbero però aperto delle crepe nelle piste alimentate fino a ieri: al punto da convincere gli investigatori che Giacomo Bozzoli aveva in realtà scelto di «rinunciare almeno temporaneamente al piano di una latitanza lunga all’estero». […]
Prima del rientro, nelle stesse ore a bordo di un’auto a noleggio con conducente, Bozzoli avrebbe inviato una lettera ai magistrati e ai suoi avvocati, non ancora recapitata. Nello scritto ci sarebbero l’ennesima protesta della propria innocenza e le ragioni che l’hanno spinto a sottrarsi all’esecuzione della condanna. A mettere involontariamente sulla strada giusta gli inquirenti, anche alcuni «riferimenti resi dal bambino, non congruenti con una fuga per sempre verso un Paese lontano ». Da questi i carabinieri del comando provinciale di Brescia hanno dedotto che il fuggitivo «poteva aver infine deciso di tentare di nascondersi vicino ai propri affetti e nei luoghi più conosciuti, almeno finché possibile».
GIACOMO BOZZOLI IN UN ALBERGO DI MARBELLA CON IL FIGLIO E LA COMPAGNA
Da qui a stanare il latitante in poche ore e nella sua villa già perquisita mercoledì scorso, anche grazie ad alcuni movimenti sospetti rilevati dalle cimici, però ce ne passa. […] L’obiettivo è capire se il fuggitivo, almeno negli ultimi undici giorni, ha beneficiato dell’aiuto di complici e a quale livello: per quanto tempo pensava di nascondersi nella sua villa e, sapendo che la casa era sotto controllo, perché si è infilato in trappola. Fino all’interrogatorio di ieri sera i punti fermi delle indagini erano pochi. Il passaggio della sua auto davanti alle due telecamere stradali del Bresciano la mattina del 23 giugno. La prenotazione a suo nome dell’Hard Rock Resort di Marbella, dal 20 al 30 giugno.
[…] Per carabinieri e magistrati movimenti così palesemente pubblici e facilmente rilevabili, non erano logici da parte di un uomo deciso a nascondersi all’estero partendo dal luogo scelto per «l’ultima vacanza prima del carcere a vita».
GLI SPOSTAMENTI DI GIACOMO BOZZOLI
A moltiplicare i sospetti di un depistaggio anche la deposizione della compagna. Antonella Colossi ha raccontato della prima notte di “ferie” trascorsa in Francia a Cannes, quindi di una sosta al Parco oceanografico di Valencia, infine del soggiorno a Marbella. Buio però a partire dall’1 luglio, dopo aver appreso la notizia dell’ergastolo confermato in un internet point pubblico. «A causa dello shock — si è giustificata — ho perso la memoria. Non sono riuscita a convincere Giacomo a tornare a casa con noi e non so dove sia andato ». Ancora da chiarire dove si sia nascosto dall’1 luglio a ieri e dove sia finita la sua auto, non rilevata alle frontiere. […]
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IL FIGLIO E LA COMPAGNA DI GIACOMO BOZZOLIarresto di giacomo bozzoli arresto di giacomo bozzoli giacomo bozzoligiacomo bozzoligiacomo bozzoliarresto di giacomo bozzoli giacomo bozzoli Antonella Colossi giacomo bozzoliarresto di giacomo bozzoli IL MASERATI DI GIACOMO BOZZOLI