OLD FASHION ADDIO! - DOPO L’ULTIMO CASO DI VIOLENZA SESSUALE, LA TRIENNALE SFRATTA LA STORICA DISCOTECA: IL CONTRATTO DI AFFITTO CHE SCADE NEL 2022 NON SARA’ RINNOVATO - DA HENDRIX ALLA MOVIDA, LE 5 VITE DEL CLUB CHE HA ATTRAVERSATO LA STORIA DELLA CITTÀ TRA MUSICA E VITA NOTTURNA. POI GLI EPISODI DI VIOLENZA E IL TENTATO OMICIDIO DEL FIGLIO DI SIMONA VENTURA...
Gianni Santucci per il “Corriere della Sera - Edizione Milano”
La decisione della Triennale è contenuta nel verbale della riunione del Comitato per l' ordine e la sicurezza pubblica che s' è tenuta in prefettura lo scorso 11 dicembre. Quel giorno, il prefetto Renato Saccone e i vertici delle forze dell' ordine, con i rappresentanti del Comune e della Procura, riflettono sulle possibili azioni per aumentare la sicurezza intorno alle discoteche e prevenire i casi di violenza sessuale in aumento all' uscita dai locali. Si decide di aumentare l' illuminazione e i controlli, contrastare di più i parcheggiatori e soprattutto i tassisti abusivi.
Gli eventi più gravi sono avvenuti negli ultimi anni intorno all'«Old Fashion»: l' ultimo violenza sessuale è avvenuta a ottobre tra le macchine parcheggiate all' esterno. Ed è proprio durante quella riunione che la Triennale comunica formalmente al Comitato, e dunque a tutte la massime autorità cittadine, che il contratto d' affitto con l'«Old Fashion» non sarà rinnovato e che la disdetta verrà al più presto comunicata ai gestori del locale. La discoteca dovrà dunque abbandonare la sua sede storica, i locali del Palazzo dell' Arte che s' affacciano sul parco Sempione. La scadenza è fissata per il 2022.
Discoteca famosa, frequentatissima, in una delle location più affascinanti di Milano. Ma proprio all' esterno dell'«Old Fashion» negli ultimi anni si contano alcuni fatti di violenza gravissimi. A gennaio 2018 la polizia ferma un tassista abusivo (30 anni, albanese) accusato di due violenze sessuali: alle ragazze aveva proposto un passaggio all' uscita dell'«Old Fashion». A luglio 2018 i carabinieri arrestano un altro tassista abusivo (61 anni, egiziano) che ha violentato una studentessa dopo averla «agganciata» vicino al chiosco, sempre all' uscita dell'«Old Fashion».
Tre aggressioni che hanno in comune un elemento: i tassisti abusivi hanno «approfittato della stanchezza e dell' abuso di alcool» da parte delle ragazze. E proprio su questo si è concentrata l' ultima riunione del Comitato in prefettura: perché secondo le segnalazioni di polizia, carabinieri e Procura, alcuni tassisti abusivi che si aggirano fuori dalle discoteche hanno precedenti penali per aggressioni e violenze sessuali, e dunque è ipotizzabile che nel proporsi alle ragazze cerchino quelle sole e poco lucide dopo una serata a ballare.
I controlli dunque avverranno su un doppio binario: sia all' interno dei locali (per evitare che venga venduto alcol a minorenni o ragazzi già ubriachi), sia all' esterno (per allontanare i tassisti abusivi).
Proprio per l' esterno dell'«Old Fashion», dove le auto sono «gestite» da parcheggiatori abusivi e lasciate nelle aiuole, la prefettura incontrerà le Ferrovie Nord, che hanno un' area vicina: l' ipotesi è che possa diventare il parcheggio del locale, con un percorso «protetto» e ben illuminato che porti alla discoteca.
Risale al primo luglio 2018 il tentato omicidio di Niccolò Bettarini, figlio di Simona Ventura, colpito con numerose coltellate nei giardinetti fuori dall'«Old Fashion». Dopo quell' episodio, l' allora questore Marcello Cardona «chiuse» il locale per 30 giorni. Dopo la decisione del Tar, che sospese il provvedimento, l' allora ministro degli Interni Matteo Salvini andò proprio all'«Old Fashion», il 12 luglio, e si fece ritrarre accanto al titolare, Roberto Cominardi.
L' ultima violenza sessuale è avvenuta tra le macchine all' esterno della discoteca, a metà ottobre scorso. Dopo quell' aggressione il presidente della Triennale, Stefano Boeri, diffuse una nota: «Si è consumato un fatto di estrema gravità che purtroppo non rappresenta un caso isolato, ma aveva già avuto un precedente nel 2018. In quella occasione Triennale aveva riportato l' attenzione su un tema che da anni affligge l' istituzione, evidenziando i numerosi problemi relativi all' ordine e alla sicurezza nelle aree intorno al Palazzo dell' Arte».
E ancora: «È inammissibile che atti di questa gravità ancora si ripetano. Triennale in quanto istituzione culturale in costante dialogo con la città non può non prendere una posizione forte nei confronti di questi atti di violenza». Tra le righe di quella posizione si leggeva che la convivenza fra Triennale e «Old Fashion», dopo tentativi di collaborazione e dialogo, non era più possibile. La «separazione» arriva con la disdetta del contratto.
2 - IL ROCK DI HENDRIX, LE STELLE DEL CINEMA, POLITICA ED ERASMUS. LE 5 VITE DEL CLUB
Laura Vincenti per il “Corriere della Sera - Edizione Milano”
Tra pochi giorni si prepara a festeggiare il 2020 con un party in stile «Casino Royale».
Ma questo potrebbe essere l' ultimo Capodanno per Old Fashion, storico locale che ha fatto ballare diverse generazioni di milanesi e che nel corso degli anni ha ospitato eventi mondani e personaggi popolari del mondo del cinema, dello sport e dello spettacolo anche internazionali. Come George Clooney, Whitney Houston, Justin Bieber, Ronaldo, Naomi Campbell, Leonardo Di Caprio, Paris Hilton, Jean-Claude Van Damme, Jamie Foxx, Marilyn Manson, per citarne alcuni.
Ma non solo volti noti: il locale è sempre stato un punto di riferimento per milanesi di ogni età, anche giovanissimi, pronti a fare la coda all' ingresso pur di entrare. È ormai storica la serata del mercoledì dedicata agli studenti universitari provenienti da tutto il mondo, grazie al programma Erasmus, che ogni settimana si danno appuntamento qui per stringere nuove amicizie. E per anni è stata l' unica discoteca nel centro della città ad avere un giardino per ballare all' aperto, in un contesto unico, con il verde del Parco Sempione da una parte e la Triennale dall' altra a fare da cornice.
Il locale si trova, infatti, all' interno del Palazzo dell' Arte edificato dall' architetto Giovanni Muzio nel 1933. Fin da subito il progetto prevede un ristorante e una sala concerti, ma è solo nel Dopoguerra che il locale prende, a grandi linee, la forma che ha ancora adesso.
Negli anni 50 si chiama «El Trianon» e diventa un punto di riferimento per gli appassionati di rock' n'roll. Contemporaneamente nelle sale adiacenti va in onda «Lascia o Raddoppia», popolare trasmissione condotta da Mike Bongiorno che tiene incollati davanti alla televisione milioni di spettatori. E forse non è un caso che, molto tempo dopo, il conduttore festeggi proprio qui i suoi 80 anni.
Ma è sicuramente negli anni 60, quando diventa «Piper» di Milano, che vive uno dei suoi momenti di gloria: è l' epoca del boom economico, ma anche dei movimenti studenteschi, del '68, del rock, dei Beatles e dei Rolling Stones. Diventa un club di riferimento per la musica dal vivo: si esibiscono in concerto grandi artisti di casa nostra come Patty Pravo.
E il 23 giugno del 1968 arriva anche Jimi Hendrix, in un live rimasto negli annali, con il club strapieno e tantissimi che si accalcano davanti all' ingresso per cercare di entrare.
Successivamente vive una breve parentesi come «Wanted Saloon», in stile western, ma senza successo. Nel 1970 viene ristrutturato e prende il nome attuale, «Old Fashion», che deriva da «Old Fashioned», un cocktail a base di whiskey molto in voga all' epoca.
Negli anni 80 è uno dei ritrovi della Milano da bere.
Mentre nel 1995, dopo oltre tre anni di ristrutturazione a cura dell' architetto Daniele Beretta, ritorna grande protagonista della vita notturna milanese con la formula di oggi: ristorante con due sale da ballo dedicate alla musica dance e giardino. Nel 2006 nuovo restyling in stile minimalista moderno a cura dell' architetto Fabio Rotella. In questo stesso anno il locale ottiene il riconoscimento di «Negozio di rilevanza storica» dal Comune di Milano e dalla Regione Lombardia.
Per quanto riguarda la cronaca, e non solo mondana, più recente, il 12 luglio dell' anno scorso Matteo Salvini, all' epoca Ministro degli Interni, partecipa al party di riapertura del locale, chiuso dalle forze dell' Ordine in seguito all' aggressione a Niccolò Bettarini. Dopo aver festeggiato, il leader della Lega si fa immortalare insieme con il titolare Roberto Cominardi in una foto che fa il giro dei social e scatena le polemiche. Sempre nel 2018 il capogruppo leghista a Palazzo Marino Alessandro Morelli candida l' Old Fashion all' Ambrogino d' oro, con questa motivazione: «Una realtà storica dalla quale sono passate generazioni di milanesi». Ma non le future.