IL PAESE DELLE MAZZETTE – PER IL 65% DEGLI ITALIANI LA CORRUZIONE NON È DIMINUITA RISPETTO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI. ANZI, QUASI UN TERZO RITIENE CHE IL FENOMENO SI SIA ESTESO ULTERIORMENTE NEGLI ULTIMI 30 ANNI – ILVO DIAMANTI: “È LARGA LA CONVINZIONE CHE, PER VIVERE E SOPRAVVIVERE, SIA NECESSARIO ‘CON-VIVERE’ CON LA CORRUZIONE. I DUE TERZI DEI CITTADINI LA RITENGONO QUASI UNA ‘NECESSITÀ’, NEI CONCORSI PUBBLICI E NELLA GESTIONE DELLE CARRIERE…”
https://www.repubblica.it/cronaca/2024/12/09/news/corruzione_italia_classifica_sondaggio-423855854/
Estratto dell’articolo di Ilvo Diamanti per “la Repubblica”
Oggi è la Giornata internazionale contro la corruzione, approvata dall’Onu. Una ricorrenza che ci riguarda direttamente, in quanto in Italia la corruzione persiste e resiste negli anni. Dall’epoca di Tangentopoli. Anzi, rispetto ad allora si è diffusa ulteriormente. È questa l’opinione condivisa da un’ampia maggioranza di cittadini. In crescita rispetto agli ultimi anni.
È quanto emerge da un sondaggio condotto da Demos per Libera. Attualmente questa percezione coinvolge una larga area di persone. Il 56%, infatti, ritiene che la corruzione non si sia ridimensionata rispetto all’epoca di Tangentopoli.
sondaggio demos sulla corruzione in italia - la repubblica
Nei primi anni Novanta. Quando venne alla luce un sistema esteso di corruzione e concussione, che coinvolgeva ampi settori dei partiti politici e dell’imprenditoria.
Un fenomeno reso evidente dalle inchieste della magistratura, riassunte con il termine Mani pulite. Per sottolineare quanto fosse importante e difficile agire nella “Città delle tangenti”. Per “ripulirla”. Trent’anni dopo, però, la maggioranza dei cittadini continua pensare che, da allora, sia cambiato poco. Mentre quasi un terzo ritiene, anzi, che il fenomeno si sia esteso ulteriormente. Si tratta, dunque, di un sentimento molto condiviso. Fin troppo […]
tribunale di milano mani pulite
In altri termini, agli occhi degli italiani la corruzione rischia di divenire una componente “normale” del mondo politico ed economico. Fino a caratterizzare e condizionare la vita quotidiana. Pubblica e privata. Risultati coerenti emergono da un’indagine condotta per l’Università di Pisa e Perugia, nell’ambito del progetto “Sommossa”.
Qui circa i due terzi dei cittadini la ritengono quasi una “necessità”, nei concorsi pubblici e nella gestione delle carriere. E nei rapporti con la burocrazia, per ottenere servizi in settori fondamentali come la sanità e l’università. Mentre la metà del campione intervistato la considera “utile” anche nelle attività e negli affari a livello locale. Pertanto è molto larga la convinzione che, per vivere e sopravvivere, sia necessario “con-vivere” con la corruzione.
[…] quasi la totalità dei cittadini ammette di non aver mai partecipato — tantomeno contribuito — ad attività di protesta contro la corruzione. In maggioranza, per mancanza di occasioni. Ma, in misura molto ampia (quasi un terzo), per motivi di interesse. Molto scarso, nonostante che tre persone su quattro si dicano disponibili a denunciare fatti illeciti, commessi nel posto di lavoro.
In altri termini, la corruzione suscita e sollecita la reazione dei cittadini quando coinvolge il mondo intorno a noi. La nostra vita. Vicino a noi. Mentre se avviene nel mondo pubblico, nell’ambiente economico e a maggior ragione “politico” lascia perlopiù “indifferenti”. Come se si trattasse di una componente “normale” di quel contesto. […]
sondaggio demos sulla corruzione in italia - la repubblica
Per questo motivo risulta difficile immaginare un futuro diverso. Disegnare una realtà dove la corruzione divenga una macchia da cancellare. Un male che possiamo e dobbiamo curare in profondità, fino a spingerlo fuori dal nostro “corpo”. Sociale e politico. Perché, come si è detto, la corruzione è “data per scontata”. E appare una procedura utile, talora perfino necessaria per favorire il funzionamento dello Stato, delle istituzioni locali, degli affari. Pubblici e privati. […]
sondaggio demos sulla corruzione in italia - la repubblicacorruzione TANGENTOPOLI - LE PROTESTE DEI CITTADINIcraxi le monetine all hotel raphael