I PRANZI DA “LELE IL PORCHETTARO”, GLI APPUNTAMENTI PER COMPRARE UN ROLEX E LE VISITE MEDICHE: COSA C’È NELL’AGENDA DI “DIABOLIK”, AL SECOLO FABRIZIO PISCITELLI, BOSS E CAPO ULTRAS DELLA LAZIO UCCISO A ROMA NELL’AGOSTO 2019 – IL QUADERNINO È STATO RITROVATO NELLA JEEP DELL'AUTISTA CUBANO DI "DIABOLIK" - MOLTE PAGINE DELLA SUA AGENDA SONO STRAPPATE MA, IN QUELLO CHE RESTA, SI LEGGONO LE NOTE PER RICORDARSI DI EVENTI IN FAMIGLIA, CON I "RAGAZZI" DELLA CURVA O DI "LAVORO"...
Estratto dell’articolo di Giuseppe Scarpa per “La Repubblica - Edizione Roma”
È l’agenda del più potente narcos di Roma. Ma anche quella del padre di famiglia, di uno dei più feroci ultras di calcio e dell’amico, del bandito e dell’uomo. Famiglia e affari. Calcio e droga. Falegname e dentista. E poi numeri su numeri. Ci sono universi in folle contrasto dentro il taccuino dell’alto ufficiale del crimine Fabrizio Piscitelli, il narcos conosciuto dal grande pubblico come Diabolik.
Dolcezza e brutalità, come quando in stampatello, a caratteri cubitali, e calcando con la penna affinché gli rimanga ben impresso in mente, scrive: “MATRIMONIO”. Quella parola occupa due righe nell’agenda. Il resto lo scriverà quasi sempre in corsivo.
Il 14 luglio 2019, però, è un giorno diverso dagli altri. Piscitelli non può ignorare che sarà lui ad accompagnare all’altare una delle sue adorate figlie. Un bacio sulla fronte alla sua piccola, un conto da saldare con un falegname e poi una stretta di mano con un narcos.
Ed eccolo un incontro con Alessandro Capriotti, altro malavitoso di rango, due settimane prima che la sua bambina convoli a nozze. Un appuntamento annullato e leggendo l’agenda non più rifissato. Chissà.
Tutto è condensato, tutto si tiene: il boss e il papà premuroso. In una pagina l’appuntamento per una persona cara, nell’altra l’incontro per far fiorire il business degli stupefacenti. Una capatina dal barbiere per farsi spuntare i capelli, poi di corsa a ritirare le analisi e infine qualche saluto romano da condividere con i “ragazzi” della Nord e con gli amici di Milano. I Boys sponda interista. Lazio e fascismo.
Diablo non è mai esplicito quando scrive: sarebbe una leggerezza per uno come lui, un’ingenuità che un criminale del suo grado non potrebbe mai permettersi. Allora non c’è da stupirsi se nella sua agenda marchiata Greenwitch ad anelli manchino interi mesi, sette su dodici. Pagine strappate dallo stesso Piscitelli e forse bruciate per evitare errori da dilettanti.
rilievi dopo l omicidio di fabrizio piscitelli
Addio a eventuali prove che nelle mani di un buon pm sarebbero armi micidiali. La polizia ha scoperto il taccuino nella Jeep dell’autista cubano di Diabolik, dentro uno zaino. Il fuoristrada era parcheggiato vicino alla panchina dove è stato assassinato. Gli appunti partono dal 28 marzo e arrivano, con qualche interruzione, fino al 14 di agosto. Mancano infatti le pagine dall’11 al 24 aprile e dal 30 maggio al 5 giugno. Perché proprio quelle, quali appuntamenti aveva fissato in quei giorni?
Sfogliando l’agenda si scoprono gli incontri di Diabolik, in chiesa, con i neofascisti, con i trafficanti, con gli amici, con i parenti. Incontri solenni. Poi dal barbiere, dal gastroenterologo o dal dentista e, quasi sempre a pranzo, nei ristoranti di mezza Roma. È tutto accuratamente annotato: sulla Greenwitch si legge il riassunto asciutto della vita dell’ufficiale del crimine che bramava diventare il numero uno della mala a Roma e che, invece, rincorrendo quel traguardo, è stato ucciso con un colpo di pistola dietro la nuca, quattro anni e mezzo fa al parco degli Acquedotti, periferia sud della Città Eterna, da un sicario travestito da runner.
Dal giorno del suo omicidio, la situazione nella Capitale sembra essere precipitata, l’anarchia criminale pare essersi impadronita dell’Urbe. Si spara con facilità. Troppa. Piscitelli il figlio del lato buio, oscuro di Roma in vita aveva contribuito, a suo modo, a mantenere un ordine nella confusione del male- Che adesso è diventato un caos e fatica a ritrovare un nuovo equilibrio.
Ma eccola la agenda del boss. Una pagina ospita mediamente tre giorni della settimana. La grafia in corsivo riempie quasi tutto lo spazio, con appuntamenti a volte cancellati con un tratto orizzontale di penna e poi riscritti in un’altra data. E ancora calcoli su calcoli, si tratta di addizioni o sottrazioni che improvvisamente mangiano interi fogli, senza che chi legge possa capire a cosa, quei numeri, facciano riferimento.
Droga, soldi, oppure c’è dell’altro? In un caso c’è scritto “prestito”, si tratta di denaro dato a strozzo? Diabolik non scrive quasi mai in stampatello. E quando lo fa si intuisce che l’incontro è importante. Capita spesso con le partite della sua Lazio.
Gli appuntamenti legati al calcio e alla tifoseria neofascista sono una moltitudine. “Milano con i Boys”, il 30 marzo. Sono gli ultras dell’Inter affini agli Irriducibili della Lazio con cui Piscitelli appunta un incontro il 6 giugno: I primi di aprile, il 6, ha un’intervista con una delle radio romane che si occupano ossessivamente della Lazio. Lo stesso mese, il 26, si legge: “Parlare delle sigarette con gli amici”. Il nome di due persone ricorre spesso, diverse volte appunta “Vanessa e Adamo”.
fabrizio piscitelli - irriducibile
C’è poi la “comunione” di una delle figlie il 26 maggio, il “matrimonio” dell’altra il 14 luglio e un “battesimo chiesa Faber ore 10.30” del figlio di qualche amico il 27 aprile. C’è anche un “Pranzo Vaticano” il 6 luglio un incontro anticipato, poiché è cancellato quello del 7 luglio “ cena Massimo Vaticano”. È un cognome? Il nome di un locale, oppure c’è dell’altro? Non è stato chiarito.
Il 9 di aprile è una giornata affollatissima tra i vari impegni di Diabolik ce n’è uno perfino con “l’associazione vittime della strada”, poi dal “dentista” e infine “riunione ragazzi”. Chi sono? Gli ultras della Nord? Oppure la batteria di albanesi di cui si circondava?
Il 3 maggio Piscitelli scrive “firma liberatoria arma”, due giorni dopo tutto in stampatello “Lazio— Atalanta”, sfida tra due tifoserie che si amano ben poco e match, per la cronaca, perso in casa dai biancocelesti per tre a uno. Ma non c’è tempo da perdere e così 48 ore dopo, come un qualsiasi marito, fissa un incontro per la casa. Alle ore “ 10.00 c’è il falegname”. Il 14 maggio “barbiere”. E il 16 dello stesso mese “causa confisca”. Stessa indicazione che compare mesi prima, il 28 marzo: “causa per casa”.
L’agenda porte a Ponte Milvio, lo spicchio ricco della Capitale su cui Piscitelli esercitava il suo dominio. “Dall’arabo” sottolinea il 10 aprile e nel locale “Lady Champagneria”, il 22 maggio per “l’inaugurazione”. Tre giorni dopo è a Grottaferrata da “Lele il Porchettaro”, dalle parti di casa sua. E poi appuntamenti a fine giugno da “Tony per il brillante” e lo stesso giorno da “Lillo per Rolex submarine”. Il 4 luglio sottolinea “Nettuno per barca”. Lusso. […]
manifesti con diabolik per fabrizio piscitelli 1
Gli appuntamenti si diradano i primi di agosto si riducono quasi a zero, il due e il tre ancora qualche incontro. Il 7 agosto la pagina è bianca, l’ultimo incontro segnato è per la Lazio, porta la data del 10 agosto “firma 17.30 Lazio”. Non ci arriverà mai. Il boss, l’ultras e il padre non c’è più. […]
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