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PROTESTANO CONTRO LA “DITTATURA” E POI AGGREDISCONO I GIORNALISTI – UN VIDEOMAKER DELLA TRASMISSIONE DI LA7 “TAGADÀ” È STATO INSULTATO E HA RICEVUTO UNO SPUTO E UN CALCIO ALLA VIDEOCAMERA DURANTE LA MANIFESTAZIONE NO GREEN PASS A MILANO – I PARTECIPANTI AL CORTEO SONO PIU DI 4MILA E QUANDO SONO PASSATI DAVANTI AL PALAZZO DEL COMUNE HANNO INSULTATO IL SINDACO, BEPPE SALA…

 

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GREEN PASS: CALCI E INSULTI A VIDEOMAKER LA7

(ANSA) - Un videomaker della trasmissione di La7 Tagadà è stato insultato e ha ricevuto uno sputo e un calcio alla videocamera sotto i portici di piazza Duomo durante le proteste No Green pass a Milano. E' stato immediatamente contattato dalla Questura e ora sta continuando a seguire la manifestazione.

 

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GREEN PASS: IN 4MILA A MILANO, CORTEO CAMBIA PERCORSO

(ANSA) - Sono più di 4mila, secondo la Questura di Milano, i partecipanti al corteo milanese contro il green pass. Il corteo si è diviso con il gruppo principale di manifestanti, all'altezza di via Monte Santo, che ha deviato dal percorso programmato e autorizzato dalla questura per imboccare via Galileo Galilei in direzione Stazione Centrale, provocando l'arretramento degli agenti schierati. Poche centinaia, invece, le persone che stanno seguendo il percorso concordato ieri.

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Dopo aver percorso via Galilei, viale della Liberazione e via Melchiorre Gioia, creando ulteriori problemi al traffico, all'altezza di corso di porta Nuova i due tronconi del corteo si sono poi ricongiunti e sono stati nuovamente instradati dalle forze dell'ordine sul percorso concordato per raggiungere la sede milanese della Rai in corso Sempione.

 

GREEN PASS: INSULTI A SINDACO SALA DAVANTI A PALAZZO MARINO

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(ANSA) - Il corteo milanese 'no green pass' è transitato di fronte a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. Dopo le minacce al sindaco, Giuseppe Sala, l'intera piazza della Scala è stata transennata è una ventina di agenti delle forze dell'ordine sono stati schierati fuori dal palazzo comunale. Passando accanto a Palazzo Marino, i manifestanti hanno intonato una serie di cori e insulti nei confronti del sindaco Giuseppe Sala.

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