Anais Ginori e Tonia Mastrobuoni per www.repubblica.it
La Germania, l'Italia e la Francia stanno lavorando all'ipotesi di un blocco selettivo dello Swift per la Russia. Secondo fonti tedesche e francesi l'idea è quella di congelare la comunicazione con quasi tutte le banche e istituzioni russe a parte quelle che garantiscono la compravendita di gas come Gazprombank. Sarebbero stati gli americani a proporlo agli europei per rompere soprattutto le resistenze di Roma e Berlino, preoccupate dal rischio che Mosca chiuda i rubinetti del gas.
La svolta è arrivata dopo ore di negoziati durante l'Ecofin informale organizzato ieri a Parigi e dedicato in gran parte all'ipotesi Swift. Il ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire, ha aperto la riunione con i colleghi esortandoli ad avere una visione politica e non meramente tecnica vista il contesto drammatico, con un'Europa che sta confrontandosi per la prima volta da decenni con la minaccia di una guerra. La Francia ha fatto sapere di essere favorevole al blocco di Swift, definito da Le Maire come l'"arma atomica finanziaria" contro Putin.
Secondo le fonti il ministro tedesco Lindner è stato il più aperto all'idea di bandire la Russia dal sistema bancario globale, mentre il collega italiano Franco si è mostrato più cauto, chiedendo tempo per studiarne l'impatto sulle economie europee.
Anche Draghi avrebbe avuto dubbi fino all'ultimo. Stamattina un comunicato ha invece chiarito da Palazzo Chigi che il governo non è contrario a isolare Mosca anche da questo punto di vista - una nota arrivata dopo che il presidente ucraino Zelensky aveva esercitato enormi pressioni sugli "ultimi giapponesi" in Europa - Germania e Italia - e dopo che aveva fatto sapere in un tweet che Draghi aveva ceduto, sul blocco di Swift. (…)
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