Estratto dell’articolo di Nicola Borzi per il “Fatto quotidiano”
Agon channel - Francesco Becchetti
Dopo un decennio di guerre legali, l’Albania ha definitivamente perso la causa per la revisione del lodo arbitrale che ha riconosciuto all’unanimità all’imprenditore italiano Francesco Becchetti e ad altre persone un risarcimento danni di oltre 120 milioni. La somma è enorme: equivale allo 0,75% del Pil di Tirana che nel 2022 ha raggiunto i 16,2 miliardi. La vertenza riguarda Agon Channel, un’emittente tv di Tirana con 500 dipendenti della quale Becchetti era il proprietario, lanciata in Albania ad aprile 2013.
EDI RAMA CON LA TUTA DELLA JUVENTUS
Per aver trasmesso critiche all’allora primo ministro albanese Edi Rama, al suo governo e ad altri politici, il canale fu chiuso a ottobre 2015 dopo che Becchetti e sua madre, Liliana Condomitti, furono accusati ingiustamente di riciclaggio. I beni di Becchetti furono congelati, venne emesso un mandato di arresto internazionale e ne fu richiesta l’estradizione. A ottobre 2015, Becchetti fu posto sotto arresto a Londra ma a luglio 2016 la Corte penale di Westminster rigettò il mandato di estradizione, definendo le prove albanesi “totalmente fuorvianti”.
A respingere le richieste dell’Albania è stato l’Icsid di Washington, il Centro internazionale per il regolamento delle controversie sugli investimenti che fa parte del gruppo della Banca mondiale. Per l’Icsid i mandati di arresto emessi dal governo di Rama contro Becchetti e l’amministratore di Agon, Mauro De Renzis, accusati di evasione fiscale, falsificazione di documenti, appropriazione indebita e riciclaggio, erano motivati dalle critiche di Agon al governo albanese e che la chiusura della tv fu il culmine di una campagna politica contro Becchetti. […] l’Interpol ha ritirato i mandati di arresto contro Becchetti e De Renzis. […]
francesco becchetti edi rama EDI RAMA CON LA MAGLIA DELLA JUVENTUS francesco becchetti con la moglie