"TESORO SEI PRONTA? STAI TRANQUILLA, DOMANI PUOI MANGIARE E BERE" - IL MESSAGGIO INVIATO A MARGARET SPADA DALLA SEGRETARIA DELLA CLINICA PRIVATA DI ROMA DOVE LA 22ENNE SI È SENTITA MALE DURANTE UNA RINOPLASTICA. LA RAGAZZA È MORTA TRE GIORNI DOPO - I MEDICI DELL'OSPEDALE SANT'EUGENIO, DOVE MARGARET È STATA RICOVERATA IN TERAPIA INTENSIVA, HANNO TROVATO TRACCE DI CIBO NEI BRONCHI DELLA 22ENNE - INDAGATI I DUE CHIRURGHI PLASTICI MARCO E MARCO ANTONIO PROCOPIO (PADRE E FIGLIO)
Estratto dell’articolo di Federica Pozzi per www.ilmessaggero.it
«Tesoro sei pronta? Stai tranquilla domani puoi mangiare e bere». È il messaggio arrivato su Whatsapp a Margaret Spada, 22enne di Lentini, il giorno prima dell'intervento al naso nello studio Procopio dopo il quale è morta. Uno dei tanti - anche vocali - che compongono la corrispondenza tra la giovane e lo studio, probabilmente inviati dalla compagna di Marco Antonio, indagato insieme al padre Marco, di omicidio colposo.
Era infatti la donna, segretaria del centro, come lei stessa ha raccontato al pm Erminio Amelio, a parlare con le pazienti. E quel messaggio con la raccomandazione di mangiare era stato mandato anche ad altre ragazze prima degli interventi, già ascoltate dai carabinieri del Nas per capire che tipo di operazioni venissero eseguite in quello studio che non aveva le autorizzazioni. Sono circa 20 gli ex pazienti ascoltati dagli inquirenti.
Parole agghiaccianti quelle riferite al cibo, se si pensa che dalla relazione dell'Asl sul percorso clinico-assistenziale della 22enne, ricoverata tre giorni al Sant'Eugenio in terapia intensiva prima di morire lo scorso 7 novembre, era emersa «una polmonite ab ingestis»: Margaret aveva tracce di cibo nei bronchi. Dalla relazione era emerso inoltre che non fu rianimata subito e neanche in modo corretto.
Proprio sulle fasi della crisi avuta dalla ragazza sono stati interrogati gli altri due medici presenti nello studio quel 4 novembre: la moglie di Marco Procopio e un loro collega. I due hanno detto agli inquirenti che sono intervenuti soltanto al momento del malore. Non hanno specificato però in quale fase dell'emergenza siano entrati nella stanza.
Dichiarazioni che dovranno essere accertate dagli inquirenti, non è infatti escluso che si trovassero dove Margaret veniva operata già da prima dell'arresto cardiaco. Quel che è certo è che il defibrillatore, seppur presente e funzionante - come accertato dai sopralluoghi del Nas -, non è stato utilizzato e che la 22enne non aveva fatto alcuna visita prima dell'intervento.
Rimane da chiarire quanto tempo sia passato dal malore alla chiamata al 118, sembrerebbe 10 minuti, ma sarà l'analisi dei video girati dal fidanzato di Margaret a dare risposte più precise sugli orari. [...]
Fondamentale stabilire il tipo e la quantità di anestesia somministrata a Margaret. Potrebbe essere stato infatti un "rabbocco" o un eccesso di vasocostrittori nell'anestetico ad aver causato quella reazione che ha portato alla morte della 22enne.
MARCO ANTONIO PROCOPIOMARGARET SPADAMARGARET SPADA - Salvatore SferrazzoMARGARET SPADAMARCO ANTONIO PROCOPIOPORTA DELLA CLINICA PRIVATA DOVE E STATA OPERATA MARGARET SPADA