Estratto dell’articolo di Marco Carta e Romina Marceca per “la Repubblica”
uccisione di Caterina Ciurleo per strada a roma
È morta per un proiettile che l'ha colpita a un polmone, vittima per sbaglio. Perché Caterina Ciurleo Anoglia, 81 anni, non era il bersaglio di chi da una Cinquecento rossa, presa a noleggio, ha sparato all'impazzata con una pistola caricata con proiettili calibro 380 auto. L'obiettivo era a bordo di una Polo Volksvagen grigia che seguiva la Smart dove si trovava l'anziana. A 24 ore dalla sparatoria finisce in stato di fermo un ventottenne romano di origini sinti con precedenti, Dante Spinelli.
La Dda di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio, le indagini sono state affidate alla squadra Mobile che lavora su una faida tra spacciatori del quartiere. E per tutta la notte i poliziotti hanno fatto perquisizioni tra i lotti popolari delle periferia orientale. Tutto accade alle 17 di giovedì pomeriggio a Ponte di Nona, sulla Prenestina, seconda piazza di spaccio della capitale.
uccisione di Caterina Ciurleo per strada a roma
La vittima stava tornando a casa dopo una visita a una conoscente. Alla guida della Smart l'amica Loredana Brugnoli, 63 anni. La sparatoria è avvenuta a pochi metri da un centro commerciale che ha diverse telecamere puntate sulla strada.
Una ha ripreso questa scena: la Cinquecento è arrivata da una traversa che incrocia lo stradone dove si trova il grande magazzino, ha tagliato la strada alla Brugnoli per mettersi in coda alla Polo grigia che seguiva la Smart.
La donna al volante ha frenato di colpo, in quel momento dalla Cinquecento sono partiti gli spari. I colpi di pistola sono arrivati alle spalle delle due macchine. Uno ha centrato la Smart, ha trafitto la carrozzeria e ha perforato un polmone di Caterina Ciurleo Anoglia. La sua amica ha iniziato a urlare. «Si è accasciata accanto a me, le macchine ci hanno superate, nel panico ho spento l'auto e ho visto il sangue su Caterina», ha dichiarato ai soccorritori Loredana Brugnoli, illesa ma sotto shock.
[…] A terra sono stati trovati cinque bossoli, in mano agli investigatori però c'è un solo proiettile: quello che ha ucciso l'anziana. Dove sono gli altri quattro? Nessun altro ferito da colpi di pistola si è presentato nelle ultime ore negli ospedali romani.
Ma dalle immagini delle telecamere che immortalano anche le targhe, gli investigatori riescono a risalire al ventottenne. Il movente è quello della vendetta: poco prima della sparatoria si sarebbe consumata una rissa. Da una parte i pusher dell'Est, probabilmente albanesi, dall'altra i figli di un boss locale di una famiglia Sinti, che avrebbero avuto la peggio nella scazzottata. Da qui è nata la spedizione punitiva con l'agguato di fuoco. […]
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