L’EPICENTRO DELL’INCUBO –  LE DURE IMMAGINI DENTRO IL PRONTO SOCCORSO DI UN OSPEDALE DI UNA DELLE PERIFERIE PIÙ POVERE DI NEW YORK DOVE GLI OPERATORI SANITARI LOTTANO CONTRO IL CORONAVIRUS: UN INFERMIERE PREME SUL PETTO DI UN UOMO FINO A QUANDO ALZA LE BRACCIA E CHIEDE AI COLLEGHI DI FARE UN PASSO INDIETRO. IMPROVVISAMENTE IL PAZIENTE, CHE ERA IN ARRESTO CARDIACO, HA UNO SPASMO. È SALVO, ALMENO PER ADESSO… - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Da "www.rainews.it"

 

coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 5 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 5

Un infermiere preme furiosamente sul petto di un uomo mentre cinque colleghi che indossano un equipaggiamento protettivo completo circondano il letto del paziente. Improvvisamente alzano le braccia e fanno un passo indietro: "OK, fate spazio! Fate spazio".

 

Appena si allontanano il paziente, che era in arresto cardiaco, ha degli spasmi e muove le braccia all'indietro. È salvo, almeno per il momento, e viene ricollegato al respiratore. Molti altri al Saint Joseph's Medical Center purtroppo non ce l'hanno fatta. "È stato un incubo.

coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 7 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 7

 

Abbiamo così tante persone malate che non ci si può credere. In un turno, ho dichiarato il decesso di sei persone", racconta il dottor Anthony Leno, direttore della medicina d'urgenza dell'ospedale, che in media, prima che la pandemia di Covid-19 si abbattesse su New York e in questa parte della città in particolare, dichiara un decesso in un turno di 10-12 ore.

 

coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 6 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 6

L'ospedale di Yonkers, che si trova vicino al confine con il Bronx e serve uno dei quartieri più poveri della più grande città della contea di Westchester, è stato duramente colpito dal coronavirus. La metà dei circa 280 membri dello staff che sono stati testati è risultata positiva. Il fotografo di Associated Press ha avuto accesso al pronto soccorso della struttura, che ad un certo punto, nei primi giorni della pandemia, ha visto 28 pazienti in attesa di essere curati e la fila delle ambulanze fuori, racconta il Dr. James Neuendorf, direttore di medicina generale del Saint Joseph.

coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 2 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 2

 

Il personale di altre aree dell'ospedale è stato riassegnato per gestire i pazienti e sono state istituite ulteriori aree di trattamento per aumentare i 194 posti letto in terapia intensiva dell'ospedale. Gli adeguamenti, spiega Neuendorf, hanno permesso di "prendersi cura di un gran numero di pazienti, ben al di sopra dei numeri che normalmente vediamo ogni giorno."

coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 3 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 3

 

Più di 900 sono morti in questa zona periferica della Grande Mela prima che Yonkers diventasse un punto caldo. Al Saint Joseph, i sintomi correlati al coronavirus hanno rappresentato oltre l'85% dei sintomi delle persone trattate nel corso di quasi quattro settimane dal 20 marzo al 19 aprile.

coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 13 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 13

 

I medici dell'ospedale si aspettavano il peggio. Il COVID-19 si è rivelato infatti particolarmente virulento in una popolazione socialmente fragile, povera e costituita in gran parte da minoranze. Un aspetto molto critico è che famiglie numerose vivono spesso insieme in piccole case, rendendo difficile l'isolamento dei malati.

 

coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 1 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 1

E, osserva Leno, in questo caso poche terapie sono efficaci a parte l'isolamento: "Abbiamo accolto famiglie intere e gruppi, e abbiamo avuto anche persone della stessa famiglia che sono morte a pochi giorni di distanza l'una dall'altra." Le cifre aggiornate a martedì 21 aprile dicono che lo Stato di New York ha contato più di 257.000 casi di COVID-19, più di un quarto delle oltre 809.000 infezioni ufficialmente registrate a livello nazionale.

coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 12 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 12 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 9 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 9 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 17 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 17 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 16 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 16 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 8 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 8 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 10 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 10 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 14 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 14 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 15 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 15 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 11 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 11 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 4 coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 4

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…