CON L’INDUSTRIA CHE SCHIOPPA E IL PAESE IN RECESSIONE, L’HANNO CAPITO ANCHE I TEDESCHI: L’AUSTERITÀ FA MALE – IL CAPO DELLA BUNDESBANK, JOACHIM NAGEL, APRE ALLA RIFORMA DEL FRENO AL DEBITO, LA FOLLE REGOLA CHE IMPEDISCE A BERLINO DI SUPERARE LO 0,35% DI INDEBITAMENTO – LA STRIGLIATA DELLA PRESIDENTE DELLA BCE, CHRISTINE LAGARDE: “DEVE FAR DI PIÙ A SOSTEGNO DEGLI INVESTIMENTI..."
FT, CAPO BUBA FAVOREVOLE A RIFORMARE IL FRENO AL DEBITO TEDESCO
Il presidente della Bundesbank Joachim Nagel
(ANSA) - Il presidente della Bundesbank tedesca, Joachim Nagel, è a favore di una riforma del cosiddetto freno al debito, la regola ancorata alla costituzione tedesca che impedisce di superare lo 0,35% di indebitamento in bilancio, e che ha portato alla rottura della coalizione del governo di Olaf Scholz.
Avere regole di bilancio meno dure, per affrontare le minacce strutturali, come l'aumento delle spese per la difesa e l'ammodernamento delle infrastrutture, "sarebbe un approccio intelligente", ha detto parlando al Financial Times.
Anche perché, ha insistito, l'economia più grande d'Europa si trova di fronte a prospettive "complicate" e "deboli". Si tratta della misura che ha spaccato recentemente l'esecutivo, con la decisione del Kanzler di mettere alla porta il ministro delle Finanze Christian Lindner, che difende il pareggio dei conti a oltranza. Le elezioni anticipate del 23 febbraio vedranno proprio nella discussione sul cosiddetto "Schuldenbremse" una delle questioni decisive da affrontare.
CHRISTINE LAGARDE - BCE - INFLAZIONE
LAGARDE, GERMANIA DEVE FAR DI PIÙ A SOSTEGNO INVESTIMENTI
(ANSA) - La presidente della Bce Christine Lagarde condivide l'opinione del presidente della Bundesbank Joachim Nagel sul fatto che la Germania debba "far di più" per sostenere i propri investimenti: "Sì" ha risposto netta a una domanda al riguardo di un eurodeputato. Nagel in un'intervista al Ft oggi si è detto favorevole a riformare il cosiddetto freno al debito, la regola costituzionale che impedisce di superare lo 0,35%
LAGARDE, 'AVERE UN'UNIONE FISCALE SAREBBE UN MIGLIORAMENTO'
(ANSA) - "Arrivare a un'unione fiscale sarebbe un miglioramento". Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde. "Il tema ha davvero a che fare con il completamento dell'Unione monetaria: Abbiamo un'unione monetaria, ma non abbiamo un'unione fiscale. E ci sono diversi modi per arrivarci": gli eurobond sono un'opzione.
Il presidente della Bundesbank Joachim Nagel
Altrimenti, una capacità fiscale più forte, un finanziamento congiunto di beni comuni. Spetta davvero agli europei, rappresentati dagli eurodeputati, dal Consiglio e dalla Commissione, decidere in quale direzione andare. Ma è ovvio che da una prospettiva di unione monetaria, che è il mio campo, se vuoi, avere un'unione fiscale, sarebbe sicuramente un miglioramento".
LAGARDE, INVESTIMENTI CONGIUNTI UE PER STIMOLARE CRESCITA
(ANSA) - "Le sfide che ci troviamo ad affrontare ci impongono anche di ripensare il ruolo dell'Ue nell'affrontare le esigenze di investimenti strategici. Come hanno osservato Enrico Letta e Mario Draghi nei loro report, l'Europa è attualmente al di sotto del suo potenziale.
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Un'idea chiave che attraversa i report è che l'Europa è più grande delle sue parti costituenti. Investimenti congiunti dell'Ue ben definiti stimolerebbero la crescita potenziale e contribuirebbero alla stabilità macroeconomica". Lo afferma la presidente della Bce Christine Lagarde nella sua audizione alla Commissione Econ del Parlamento europeo.
Tali investimenti, spiega Lagarde, "ci consentirebbero di sfruttare le economie di scala e affrontare le sfide transfrontaliere, a vantaggio di tutti gli europei, aggiungendo valore oltre a ciò che gli investimenti nazionali potrebbero ottenere da soli. Invierebbero anche un forte segnale di unità agli investitori privati ;;all'interno e all'esterno dell'Ue". "Tali investimenti devono essere accompagnati da sforzi di riforma coordinati e ambiziosi - sottolinea anche Lagarde -. A livello Ue, il completamento dell'unione dei mercati dei capitali, di cui abbiamo discusso nella mia precedente audizione dinanzi a questa commissione, e l'approfondimento del mercato unico sono essenziali".
olaf scholz a Solingen OLAF SCHOLZ AL PARLAMENTO TEDESCOolaf scholz al parlamento tedesco