L’OCCIDENTE PERDE COLPI – IL MINUTO DI SILENZIO PER RAISI AL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL’ONU È ELOQUENTE: È IN CORSO UNA RIVOLTA DEL “SUD GLOBALE” CONTRO IL SISTEMA DI POTERE OCCIDENTALE A GUIDA AMERICANA, CON L’IRAN CHE FA LA PARTE DEL TRASCINATORE DI FOLLE – LO STESSO VALE PER LA DECISIONE DELL’AIA DI METTERE NEL MIRINO NETANYAHU: NON SAREBBE STATO POSSIBILE NEL 2008-2009 E NEL 2014, QUANDO ISRAELE HA ATTACCATO LA STRISCIA DI GAZA DAL CIELO E DA TERRA CON MIGLIAIA DI VITTIME CIVILI…
1. IL SUD GLOBALE CAMBIA GLI EQUILIBRI
Estratto dell’articolo di Giordano Stabile per “La Stampa”
[…] Putin è impegnato in un tour ambizioso nell'estremo Oriente. Dopo la tappa in Cina, ci sarà quella in Vietnam, mentre la visita a Kim Jong-un è stata per ora rinviata per non indispettire l'amico indispensabile, Xi Jinping, irritato dagli exploit del dittatore nordcoreano.
In ogni caso Putin è uscito dal ghetto dove era finito dopo l'invasione dell'Ucraina, anche se può andare solo nei Paesi che non aderiscono alla Corte penale internazionale, pena l'arresto. Un destino che potrebbe toccare al suo ex alleato Benjamin Netanyahu. L'Aja deciderà a breve sulla richiesta del procuratore generale Karim Khan.
ebrahim raisi con vladimir putin nel 2023
La Cpi, che si era limitata per anni a dare la caccia ad autocrati africani non più coperti dai loro protettori occidentali, ha alzato il tiro. Certo, Khan è dovuto passare attraverso una sorta di trattativa con gli Stati Uniti, contrari alla decisione, ma alla fine, complice forse la spinta dell'opinione pubblica progressista, dei campus, di gran parte dei media americani, ma soprattutto del Global South, Sudafrica in testa, ha fatto il grande passo.
Non sarebbe stato concepibile nel 2003, quando gli Usa hanno occupato l'Iraq senza un mandato dell'Onu.
JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU
E neppure nel 2008-2009 e nel 2014, quando Israele ha attaccato la Striscia di Gaza dal cielo e da terra con migliaia di vittime civili. In questi ultimi due anni è cambiato tutto. Una potenza regionale, la Russia, ha sfidato l'Occidente, ha subito il regime sanzionatorio più duro di sempre, e ne è uscita indenne, almeno per ora. La rete di alleanze e connivenze con altri attori antagonisti, Cina, Iran ma anche Turchia e India le ha permesso di mantenere la crescita economica e di riarmarsi a ritmi impensabili.
ATTACCO ISRAELIANO ALL OSPEDALE NASSER DI KHAN YUNIS
L'alleato più importante dell'America in Medio Oriente, Israele, ha subito un'aggressione terrificante e ha reagito con una campagna di annientamento che ha incluso i gruppi militanti e l'intera popolazione palestinese. E adesso si ritrova sul banco degli imputati.
Come la Russia, come Hamas. Le Nazioni Unite, a partire dal caso Unrwa, si sono poste come garanti del diritto internazionale, super partes, molto meno permeabili alle pressioni statunitensi, attente a non cadere nella trappola del "doppio standard". Non era scontato. I nuovi equilibri lo rendono possibile.
2. TRE GIORNI DI LUTTO TRA LE MILIZIE SCIITE E IL SUD GLOBALE SI STRINGE A TEHERAN
Estratto dell'articolo di Daniele Raineri per "la Repubblica"
Le reazioni nel mondo alla morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi e del ministro degli Esteri Amir Abdollahian disegnano la mappa aggiornata delle relazioni fra i Paesi, i governi, i grandi blocchi di influenza e anche i gruppi armati.
Al Consiglio di sicurezza dell’Onu è stato osservato un minuto di silenzio in segno di cordoglio e su richiesta di Russia, Cina e Algeria, con un messaggio di condoglianze letto dal presidente di turno Pedro Afonso del Mozambico. È stata una scena eloquente. Conta l’idea che sia in corso una rivolta del cosiddetto Sud Globale contro il sistema di potere imposto dall’Occidente a guida americana e in questa rivolta l’Iran gioca la parte del trascinatore di folle.
Così Putin è stato uno dei primi a fare un messaggio di condoglianze pubblico perché vede Teheran come pietra angolare del nuovo sistema di alleanze di Mosca, ma molti altri, dal Venezuela alla Turchia, dal Sudafrica alla Cina, si sono fatti sentire con forza. Anche le condoglianze diventano un’occasione per rimarcare questa divisione del mondo. L’India ha dichiarato un giorno di lutto nazionale, perché New Delhi aveva appena firmato – una settimana fa – un accordo di dieci anni con l’Iran per lo sfruttamento del porto iraniano di Chabahar
attacco israeliano all ospedale nasser di khan yunis 3
[…] I talebani dell’Afghanistan, contigui all’Iran e un tempo odiatori naturali degli sciiti, adesso hanno fatto condoglianze solenni, per ragioni di buon vicinato ma anche perché devono rompere in qualche modo l’isolamento internazionale. La rete di gruppi armati sponsorizzati dall’Iran si è fatta sentire, ovviamente. Sul versante sunnita, Hamas e Jihad islamica hanno pubblicato messaggi […] Il Libano, dove Hezbollah è una presenza dominante, ha annunciato tre giorni di lutto nazionale.
Poi c’è una schiera di interlocutori che per tatto, accortezza e arte delle relazioni ha mandato messaggi di cordoglio a Teheran, dal re saudita all’università al-Azhar del Cairo, considerata il centro dottrinale più importante per i fedeli musulmani nel mondo. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica, che in Iran deve passare molto tempo, ha osservato un minuto di silenzio e l’Ue aveva annunciato, durante le ricerche dell’elicottero, di avere attivato il suo sistema satellitare Copernicus per le emergenze.
veglia funebre ebrahim raisi 1Ebrahim Raisirecep tayyip erdogan ebrahim raisi vladimir putin ebrahim raisibenjamin netanyahuebrahim raisiveglia funebre ebrahim raisi 2