MAURIZIO ABBATINO (IL FREDDO): "CARMINATI? SE NON AVESSE FATTO PARTE DELLA BANDA DELLA MAGLIANA OGGI NON SAREBBE QUELLO CHE E''' - IL RACCONTO AI ''LUNATICI'' DI RADIO2: ''NELLA SUA CONDANNA HA INFLUITO LA TESTATA DEGLI SPADA, CHE HA SCOPERCHIATO LA SITUAZIONE DI OSTIA. FORSE LA SUA ERA A ROMA E' FINITA, HA PERSO LE COPERTURE COME CAPITÒ A ME. NON CI SONO SOLO GLI ZINGARI, C'E' ANCORA GENTE DEI MIEI TEMPI. COME...''

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Il podcast dei ''Lunatici'' su Rai Radio2 con le frasi di Abbatino

 

https://www.raiplayradio.it/audio/2019/02/I-LUNATICI-77aa092f-eab1-40db-ad74-d7dde70a9e17.html

 

MAURIZIO ABBATINO MAURIZIO ABBATINO

Raffaella Fanelli, autrice per Chiarelettere de "La verità del Freddo", ha raccolto per I Lunatici, trasmissione condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio in onda ogni notte su Rai Radio2, recenti parole di Maurizio Abbatino, ex boss della Banda della Magliana, sulla situazione criminale di Roma.  Gli audio di Maurizio Abbatino raccolti pochi giorni fa da Raffaella Fanelli, sono stati mandati in onda nel corso del format I Lunatici.

 

Su mafia capitale e Massimo Carminati, Maurizio Abbatino ha detto: "Carminati ad aprile 2017 ha accusato me e il mio avvocato di aver ordito un complotto ai suoi danni? Ho ascoltato quelle dichiarazioni. Secondo me è una grande mascalzonata. Mi ha messo in mezzo a una storia assurda, a una cosa che non esiste. E anche lì c'è stato tutto un complotto non contro di lui, ma a suo favore. Quando Grilli, personaggio che non conosco, era stato arrestato per un ingente quantitativo di cocaina, a un certo punto aveva deciso di collaborare.

MAURIZIO ABBATINO MAURIZIO ABBATINO

 

Ora, io sono convinto che Carminati non abbia mai trattato la droga, però avrebbe potuto far da tramite a qualcun altro, per un'altra organizzazione a Roma. Grilli era un suo amico. Lo ha chiamato in correità, è stato trasferito in un carcere, lo avrebbero dovuto proteggere, non è stato protetto, e così ha fornito una versione in cui incolpava il mio avvocato. Intanto ha detto che il mio avvocato lo ha trovato nell'elenco degli avvocati dei collaboratori, e questa è una cosa falsa. Poi ho parlato con l'avvocato, mi ha detto che in un primo momento era stato nominato, e che quando ha sentito che c'era di mezzo Carminati ha rotto e ha declinato l'incarico.

maurizio abbatino maurizio abbatino

 

Non è assolutamente vero che io o il mio avvocato abbiamo potuto dire a Grilli di mettere in mezzo Carminati. Perché il mio avvocato non ha querelato Carminati? Gliel'ho chiesto, logicamente ha paura. Carminati fa paura, lo capisco. Comunque so che il mio avvocato è stato sentito, ha dato la sua versione. Fatto sta che Grilli prima ha messo in mezzo Carminati, poi ha ritrattato. Non solo ha ritrattato lui, hanno ritrattato anche altri personaggi. Con evidenti difficoltà. Carminati fa paura, soprattutto perché fa parte della banda della Magliana. Io ritengo che lui, nonostante la sua capacità delinquenziale, se non avesse fatto parte della Banda della Magliana, oggi non sarebbe quello che è".

 

Massimo Carminati è stato condannato per associazione mafiosa. Maurizio Abbatino commenta così: "Cosa vuole che le dica? Per me c'era, c'era anche in primo grado. Nella condanna ha sicuramente influito anche quella testata degli Spada, dove si è aperto un mondo che qualcuno non voleva vedere, perché tutti sapevano cosa succedeva a Ostia.

 

massimo carminati massimo carminati

Io poi penso anche un'altra cosa. Ci potrebbe essere la possibilità che sia finita l'era di Carminati. Anche io avevo tante protezioni, poi queste protezioni si sono allontanate. Può anche darsi che qualcuno gli stia facendo le scarpe. A Roma funziona così, ora si stanno accanendo con gli Spada, con gli zingari, ma a Roma non ci sono soltanto loro. C'è gente ancora che c'era prima.

 

Anche chi c'era ai tempi miei. Gente che conta ancora e che era presente quando c'era la Banda della Magliana. Con la differenza che quando c'era la banda della Magliana, riuscivamo a tenere degli equilibri. Oggi è più difficile. Ernesto Diotallevi ed Enrico Nicoletti? Non li ho mai conosciuti personalmente, ma sapevo che ruolo avevano a Roma. E ci sono ancora. Forse Nicoletti un po' meno, ma Diotallevi è presente, conta e conta parecchio".

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