Costanza Fumagalli per “Libero quotidiano”
La protagonista di questa storia ha 90 anni e viaggia sui mezzi pubblici, già questo ce la rende simpatica perché è raro vedere un anziano vicino ai cent' anni che ha ancora la voglia e la forza di affrontare le incognite dei trasporti di città.
Un giorno Maria, questo il nome della signora, prende il suo bel pullman in una via di Carrara. La corriera, passateci il termine, è piena come al solito... chiacchiericcio di ragazzi, adulti frettolosi che compulsano il cellulare, solito saliscendi sudaticcio e frenetico alle fermate obbligatorie.
La povera Maria siede nel primo posto libero che trova e chissà, stringe la borsa sulla pancia e si guarda timorosa alle spalle, fanno così le vecchiette. Poi aggiusta i capelli ricci, sistema la veste ordinata, si concentra sul tragitto da fare, quanto manca che devo scendere?
A un certo punto le si avvicina il controllore, una donna anche lei e attenta a far bene il suo lavoro, biglietto signora. L' anziana non fa una piega, apre la borsetta preziosa, rovista alla ricerca dell' abbonamento e finalmente trova il carnet.
La controllora guarda la carta e si accorge che il tagliando è scaduto da qualche giorno. Non è in regola, devo farle la multa. Immaginate la reazione della poveretta. Nessuno è avvezzo a prender sanzioni, e quando capita e non si è in un torto voluto, ci si sente sempre disarmati. La novantenne abbozza un sorriso, tentenna, chiede scusa, compro subito il biglietto. Ma la controllora, una generalessa del suo mestiere, non accetta repliche, scenda con me che le faccio il verbale. Persino la gente sul bus resta basita.
Due ragazzini - proprio quelli che immaginiamo sempre menefreghisti e strafottenti e pronti a ridere di una fragile vecchietta- fanno quello che nessun adulto nei dintorni ha il coraggio di fare. Si avvicinano, chiedono venia per la 90enne. Ma la controllora è inflessibile, scende dal bus e si porta appresso umiliata e incerta la povera passeggera. Verbale e poi sanzione (40 euro).
La figlia di Maria - al giornale Tirreno che ha scovato la storia - racconterà che la sua mamma ha versato calde lacrime davanti a quella sanzione e ancora adesso, quando racconta l' accaduto, storce il labbro mite e rugoso e si fa venire gli occhi lucidi. «Mia mamma ha sùbito un' angheria, c' è modo e modo di intervenire, una sbadataggine può capitare alla sua età», dice la figlia. Di fatto l' accaduto sconcerta parecchio e lascia l' amaro in bocca come quando si assiste a una stortura, non della legge ma dell' animo umano. Non perché non abbia ragione un controllore che eleva una sanzione, anche salata, a chi viaggia sui mezzi senza pagare. I dati degli ultimi anni sui furbetti dei mezzi pubblici parlano di un danno per le casse dello stato di circa mezzo miliardo di euro. E fanno infuriare quei portoghesi - termine entrato nel gergo comune per indicare chi usufruisce di un servizio a sbafo - che saltano i tornelli di ingresso al metro mentre l' italiano medio paga timoroso e ligio e non fa una piega. Ma questa signora qui cosa c' entra. Cos' ha a che fare con quei furbetti arroganti e strafottenti?
Qualcuno può davvero pensare che sia salita sul bus col lucido e chiaro intento di gabbare l' azienda trasporti e scroccarsi il suo viaggetto? O non è più verosimile che non si sia accorta della scadenza naturale del carnet e abbia omesso di aggiornarlo? Il tempo in fondo passa lento per gli anziani, i giorni e le scadenze sfuggono e si liquefanno, e non è mai per scelta. Che poi sapete, stavolta è toccato a un' anziana. Ma ad agosto toccò a una donna incinta, quasi in preda alle doglie del parto. Si trovava a Napoli.
Aveva un pancione grosso così, i piedi e le caviglie gonfie per la gravidanza, il bimbo che spingeva e aveva voglia di nascere e anche lei fu fatta scendere dal bus perché non aveva il biglietto. Ora tocca alla povera Maria. E fa stringere il cuore pensarla lì, in mezzo alla strada, verbalizzata e multata come il peggiore dei furbetti. Non è sbagliato far rispettare la legge e multare chi sgarra. È sbagliato non avere un occhio di riguardo in più e un tocco di cuore in più per chi è debole o anziano. Una signora multata e allontanata dal bus coi suoi acciacchi, i suoi 90 anni, le sue gambe sottili e fragili... Non è possibile dai.