SIAMO TUTTI FIGLI DI TROJAN?
Dagonews
Il trojan installato sul cellulare dell’ex presidente di Roma Luca Palamara ha riaperto il dibattito sui cosiddetti “captatori informatici”, termine giuridico per chiamare i virus informatici che colpiscono ogni giorno imprenditori, magistrati, politici e anche cittadini comuni.
Dopo la riforma voluta dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, i trojan possono essere usati per le indagini di corruzione, ma il loro uso è stato introdotto dal Pd per ipotesi di reato di mafia e terrorismo, come ha ricordato Mattia Feltri nel suo Buongiorno di sabato.
Alla faccia del garantismo, questo tipo di strumenti è un derivato di quelli utilizzato ogni giorno da hacker di professione, dai dipartimenti di sicurezza degli stati e persino nel mondo dell’industria. Pensate di essere un imprenditore, di voler sapere cosa fa un diretto concorrente che opera nel vostro stesso settore e di avere a disposizione un metodo efficace e semplice per poterlo spiare. Oppure, per gelosia: il vostro ex vi ha lasciato e voi volete sapere tutto di lui/lei. Non sareste tentati?
Il dato è tratto
Tutto passa dai nostri cellulari, da quegli smartphone che sono diventati un prolungamento delle nostre esistenze. Chat, foto più o meno intime, contatti, posizione in tempo reale: chi riesce a intrufolarsi nella nostra vita digitale sa tutto di noi. E può usarlo contro di noi. Ma non c’entrano solo i dati: chi inocula nei nostri smartphone un trojan può accedere da remoto alla fotocamera e quindi può essere in grado di vedere ciò che vede il dispositivo e ascoltare ciò che sente, come successo nel caso di Palamara.
E voi, siete spiati?
Com’è ovvio, non tutti i dati sono uguali, e non tutti siamo magistrati accusati di corruzione, ça va sans dire. Ma ogni individuo può essere colpito da un trojan, per affari, per una relazione finita male e chissà, semplicemente fate un lavoro importante con un po’ di responsabilità: giornalisti, scienziati, funzionari pubblici.
Ogni smartphone è violabile
Sappiatelo fin da ora: non basta avere una password elaborata. O meglio, può solo complicare il lavoro, ma alla fine “ogni telefono si può sbloccare” (la citazione è dell’azienda israeliana Cellebrite, che ha appena annunciato al mondo, con hybris mica male, di avere una tecnologia in grado di entrare in qualsiasi iphone del mondo, notizia di oggi). Dunque, come si fa? Il sito PixelPrivacy ha stilato un’ottima guida per sapere di più e provare a rimediare a un’eventuale violazione subita con un trojan.
I 10 modi per sapere se il nostro cellulare è spiato
cellebrite e lo strumento per hackerare gli iphone 2
Ci sono alcuni segnali che dovrebbero allarmarci e farci temere che il nostro smartphone è stato infettato. Sono molti, e difficili da notare. Inoltre, si tratta di fattori che possono anche essere correlati a difetti tecnici e/o al normale deterioramento del vostro dispositivo. Ma sono comunque segnali e se sono tutti presenti, è meglio dare una controllata al cellulare.
- Un utilizzo enorme e anomalo di dati
Finite sempre i giga e non sapete com’è successo? C’è una buona possibilità che qualcuno abbia installato nel vostro dispostivio un’app spia. I software di spionaggio, soprattutto quelli di bassa qualità, utilizzano molti dati, che servono per inviare le informazioni raccolte dal cellulare. Quelli di fascia alta, invece, usano molti meno dati: in quel caso, è difficile sapere se siamo spiati soltanto analizzando il consumo di traffico
- Il vostro cellulare è attivo anche quando è in standby
Al di là delle normali chiamate in arrivo, dei messaggi, delle notifiche di whatsapp e tutte le attività di cui siete consapevole, il vostro telefonino si accende anche quando è bloccato. Non solo, ci sono anche rumori e suoni inaspettati? Forse dovreste iniziare a preoccuparvi.
- 3. Riavvio non previsto
Il vostro cellulare si riavvia senza motivo? È possibile che sia qualcuno da remoto a farlo. E se può spegnerlo e riaccenderlo, sarebbe sorprendente se fosse l’unica cosa che può fare o vedere.
- Suoni strani durante le chiamate
Le linee telefoniche ormai sono piuttosto stabili e il segnale è abbastanza forte. Insomma, non è normale ascoltare strani clic o voci distanti che interrompono le conversazioni. Se senti delle voci in lontananza e sei sicuro che la persona con cui sta parlando è sola, la tua conversazione potrebbe essere sotto controllo.
- Messaggi di testo particolari e inattesi
In genere, un messaggio con simboli strani, sequenze numeriche (apparentemente) casuali o altre cose che non capite, può essere sintomatico di un trojan o comunque di un virus. Questo perché i software di spionaggio usano questo “linguaggio in codice” per comunicare con la loro funzione remota. Ma può anche essere una buona notizia: se il trojan e chi l’ha inserito devono comunicare così significa che il loro software non funziona alla perfezione.
- Deterioramento della batteria
Dovete ricaricare spesso il telefonino perché vi si scarica improvvisamente? Anche questo, oltre a essere un fatto piuttosto comune a tutti i cellulari del mondo dopo qualche anno di utilizzo, potrebbe voler dire che siete controllati.
Il software spia installato su un telefono infatti controlla tutte le sue attività e invia queste registrazioni a un dispositivo di terze parti. Oltre all’aumento inconsueto del consumo di dati, se il vostro cellulare sta consumando più batteria del previsto, forse dovreste preoccuparvi. Questo perché il trojan fa registrazioni con la vostra fotocamera, e probabilmente tiene sempre acceso il microfono per registrare. Considerate che il software spia lavora anche quando il cellulare dovrebbe restare spento, e quindi ciuccia energia.
- Occhio alla temperature
Un riscaldamento durante l’utilizzo del telefono è ordinaria amministrazione e chiunque sa di cosa stiamo parlando. Ma se il vostro smartphone si scalda anche mentre è inattivo, forse è perché il software spia sta lavorando in silenzio contro di voi.
- Il vostro telefono ci mette un’eternità a spegnersi
Il momento dello “shut down” è quello in cui – anche nei pc – il dispositivo chiude tutti i suoi processi attivi prima di spegnersi completamente. Tra questi processi ci sono anche le attività di trasmissione di eventuali trojan. Avete poche applicazioni aperte in background eppure il cellulare ci mette diversi minuti a spegnersi? Ahia.
- Difficoltà nello spegnimento
Come già anticipato nel punto 8, lo spegnimento è una fase di controllo indiretto delle applicazioni in background. se non riuscite a procedere con lo shutdown o avete l’impressione che lo schermo non sia completamente nero, la causa potrebbe essere un trojan.
- Rallentamento
Avete appena comprato l’ultimo modello di smartphone eppure vi sembra che non riesca a gestire 2-3 app nello stesso momento? Una velocità ridotta è potenzialmente un sintomo che il vostro dispositivo è contorllato e monitorato.
Come faccio a essere tranquillo?
Purtroppo, oltre ai trojan, ci sono anche molte applicazioni disponibili sul mercato per spiare e/o monitorare un cellulare altrui, come Spyera, TheOneSpy, mSpy, senza nemmeno bisogno di installare un trojan. Si tratta di applicazioni che principalmente servono per monitorare WhatsApp, ma il principio è lo stesso.
In questi casi, se avete un iPhone, in teoria dovreste stare più tranquilli, perché per installare app terze (fuori dallo store ufficiale) va fatto un jailbreak. E comunque, se aggiornate iOs, l’eventuale jailbreak viene rimosso.
Ma non state troppo tranquilli, in ogni caso. Questo vale solo per i software più “artigianali” e di bassa qualità. Sui trojan “di stato” o comunque più raffinati, purtroppo, c’è poco da fare.
3 – INDAGINI FIGLIE DI TROJAN - GIOACCHINO GENCHI STRONCA L’USO DELLO SPYWARE CHE HA MESSO NEI GUAI PALAMARA: “NON CAPISCO PERCHÉ LO STATO NE ABBIA AFFIDATO AI PRIVATI: SONO SOGGETTI SENZA TITOLO GIURIDICO, POTENZIALMENTE CORRUTTIBILI, SFUGGONO AD OGNI CONTROLLO, E NEI CONFRONTI DEI QUALI NON PUÒ ESSERE ATTIVATA ALCUNA VERIFICA. IL TROJAN IMPEGNA MOLTE RISORSE DELL'APPARECCHIO, LO SURRISCALDA E LO RALLENTA…”
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