SOCCORSO STUPEFACENTE - ARRESTATE 8 PERSONE A MESSINA CHE USAVANO UN’AMBULANZA PER SPACCIARE DROGA DURANTE IL LOCKDOWN – IL MEZZO FACEVA SU E GIU PER L’ITALIA IN PIENA ZONA ROSSA, PARTENDO DALLA SICILIA E ARRIVANDO FINO A ROMA - L'AMBULANZA IMBOTTITA DI MARIJUANA ERA STATA FERMATA DAI FINANZIERI E IL GUIDATORE ARRESTATO, MA L’ORGANIZZAZIONE NON L’AVEVA SAPUTO E AVEVA COMINCIATO A...

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Paolo Albanese per www.lastampa.it

ambulanza piena di droga a messina 1 ambulanza piena di droga a messina 1

 

Durante i mesi peggiori della pandemia, la droga delle cosche viaggiava in ambulanza. Dalla Sicilia fino a Roma e all’Abruzzo, o viceversa, utilizzando un mezzo di soccorso di una onlus di Messina alla cui guida c’era un uomo della cosca locale degli Spartà, in affari con i catanesi del clan Santapaola-Ercolano e del clan di Pescara degli Spinelli a sua volta vicino ai romani dei Casamonica.

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Un’ambulanza che va in giro per l’Italia in zona rossa, durante l’emergenza Covid, non desta sospetti. E in almeno due casi, hanno accertato gli uomini della Guardia di finanza di Messina, il viaggio è andato a buon fine.

 

Ora che 8 persone sono state arrestate su disposizione della Dda di Messina, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti, emergono i particolari dell’indagine andata avanti per molti mesi con la collaborazione dello Scico di Roma.

 

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Durante l’inchiesta, un’ambulanza imbottita di marijuana fu fermata dai finanzieri e il guidatore arrestato. Ma l’organizzazione non l’aveva saputo e aveva cominciato a sospettare che il loro uomo avesse invece voluto fare il furbo appropriandosi del carico. In una intercettazione si sente uno dei capi rivolgersi ad alcuni dei suoi, ipotizzando di uccidere i familiari del finto autista d’ambulanza  se non avesse riportato indietro la droga: «Ci ammazziamo la famiglia direttamente... saliamo là e lo scotoliamo»… «Che gli sia passato per la testa che si poteva vendere quel coso e se ne scappa con i soldi.... gli ammazziamo la mamma, la sorella, i figli, la moglie... che ha figli... moglie?... che ha?... gli sequestriamo la famiglia qua».

 

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L’uomo in realtà era già in carcere. Nel frattempo, l’organizzazione aveva deciso di cambiare mezzo di trasporto: un camion frigorifero per derrate alimentari, un altro mezzo che aveva libera circolazione anche durante il periodo delle zone rosse. E due settimane dopo la «sparizione dell’ambulanza, un tir con all’interno 35 chili di marijuana ha attraversato lo Stretto di Messina, direzione Sicilia; ma è andata male perché allo scalo portuale di Tremestieri, a sud di Messina, il camion è stato fermato dai finanzieri, l’autista arrestato, la droga sequestrata.

 

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Tra le persone finite oggi in manette ci sono corrieri e pregiudicati catanesi, de dei quali vicini al clan Nizza, un uomo di Pescara con precedenti per traffico e spaccio di droga, un fornitore romano, due messinesi. Personaggi tutti molto noti agli investigatori di mezza Italia per i loro precedenti, non solo nel traffico e nello spaccio di droga, ma alcuni anche nelle rapine in trasferta. Sequestrata droga per 65 chili.

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