pensione

STRATEGIA DELLA PENSIONE – PER “QUOTA 100” IN SEI MESI LE DOMANDE SONO GIÀ SCESE DELL’80% (DALLE 3 MILA AL GIORNO DELLE PRIME SETTIMANE ALLE ATTUALI 500) – IL COSTO E’ DI 27 MILIARDI – LA DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DELLE RICHIESTE E L’EFFETTO SUI CONSUMI

pensione

Alberto Brambilla per corriere.it

 

In quasi 6 mesi, il provvedimento di Quota 100 ha raggiunto le 162.603 domande, secondo quanto comunicato da Inps il 22 luglio. Si registra un progressivo calo delle domande, passate dalle circa 3 mila al giorno delle prime settimane (con picchi di quasi 4 mila) alle attuali circa 500 giornaliere. 

Le richieste totali

Se si considerano anche le altre misure per il pensionamento anticipato, si passa dalle 162.603 domande di Quota 100 a un totale di circa 298.600 richieste. A Quota 100, infatti, si aggiungono le 96 mila prestazioni anticipate (con 42 anni e 10 mesi per i maschi e 1 anno in meno per le donne), 18 mila Opzione Donna e circa 12 mila domande per i cosiddetti precoci (41 anni di servizio) e 10 per APE social. Si tratta certamente di un numero rilevante ma occorre comunque considerare che non tutte le domande sono state accettate o verranno accettate in quanto le percentuali di domande respinte per mancanza dei requisiti minimi previsti, stimate, sulla base delle domande lavorate a fine giugno, sono importanti: 20% per Quota 100; 25% per anticipo e opzione donna e ancora più alte per i precoci e Ape sociale.

La distribuzione geografica

INPS QUOTA 100

La percentuale delle domande accolte su un totale di circa il 50% delle domande lavorate, è di per sé interessante: al Nord, si assesta intorno all’88% (90% a Milano), al Centro cala sotto l’85% (anche se a Roma è all’89%), mentre al Sud crolla al 70% (76% a Napoli, 66,9% in Campania). Un dato in controtendenza rispetto al reddito di cittadinanza, che vede più domande rifiutate al nord che al sud (33% contro 25%).

Quanto ci costa

pensione

Per una stima dei costi effettivi, occorre considerare sia la percentuale delle domande respinte sia i costi delle singole misure:

a) Opzione Donna limita l’accesso a chi ha maturato i requisiti previsti entro il 31 dicembre 2018 (anche se per tale platea sarà possibile fare domanda anche negli anni successivi, per cui gli effetti finanziari in assenza di proroghe sono calcolati sul previsionale delle domande);

b) Ape sociale dura 1 anno; 

c) per le anticipate e per i Precoci la sterilizzazione degli adeguamenti alla speranza di vita durerà 8 anni (fino al 31 dicembre 2026), ma per le anticipate il costo considerando le finestre trimestrali, sarà relativo a soli 2 mesi di anticipo rispetto al requisito Fornero fino al 2023 e probabilmente (se aumenterà l’aspettativa di vita) a 5 mesi per il successivo biennio e a 7 mesi per il biennio 2025/26, fino al 2027, ultimo anno di costo anche per i precoci.

decreto quota 100 e reddito di cittadinanza 8

Costo totale 27 miliardi

Pertanto (in assenza di proroghe) il costo totale dal 2019 al 2027 per l’intero pacchetto si attesterà secondo le nostre ultime stime, intorno ai 27 miliardi, come avevamo previsto nel primo Report su Quota 100 di inizio anno. Si tratta indubbiamente di un costo molto elevato.

 

Gli stanziamenti

pensione

Gli stanziamenti previsti dalla legge ammontano a circa 4 miliardi per il 2019 appena sufficienti per coprire i costi; 8,3 nel 2020 (costo stimato 5,6), 8,6 nel 2021 (5,7), 8,1 nel 2022, 6,4 nel 2023 poi a decrescere fino al 2027 (anno in cui le prestazioni per i precoci cesseranno); dal 2028, 1,93 miliardi per ciascun anno successivo. Rispetto quindi agli stanziamenti previsti nel Decreto fino al 2027, pari a 46.65 miliardi, il risparmio sarà piuttosto elevato e pari a circa 20 miliardi; già per il 2020 si potranno risparmiare quasi 3 miliardi e altri 3 nel 2021.

L’effetto sui consumi

pensione

Perché aumentino i consumi attraverso un aumento di occupazione conseguente a Quota 100 e, dunque, un maggior potere d’acquisto per la popolazione, ebbene, tale scenario si verificherebbe qualora il turnover (ossia la sostituzione del pensionato con un nuovo ingresso di un giovane) fosse del 100%: fatto 100 lo stipendio del lavoratore in via di pensionamento, il nuovo scenario vedrebbe un +70 di stipendio del giovane a fronte di un solo -30 del nuovo pensionato (dove -30 è dato dal fatto che la pensione è il 70% dell’ultimo stipendio): il saldo in termini di spendibile sarebbe di +40%. Tuttavia, si stima un turnover del 20%: ogni 5 pensionati, entra nel mondo del lavoro solo un giovane, il che significa che la collettività guadagna +70 del suo stipendio, ma cinque -30 per i pensionati, per un saldo finale -80, che significa una contrazione dello spendibile e quindi dei consumi.

pensionepensione

 

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME