cinema america

DI TUTTA ROMA UN FASCIO – NUOVA AGGRESSIONE CONTRO I RAGAZZI DEL "CINEMA AMERICA": IERI NOTTE È STATA PICCHIATA L'EX RAGAZZA DEL PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE VALERIO CAROCCI - TRA LE PERSONE IDENTIFICATE PER L'AGGUATO DI SABATO C’È IL COORDINATORE ROMANO DEL BLOCCO STUDENTESCO, IL MOVIMENTO GIOVANILE DI CASAPOUND, E UN RAGAZZO SOTTO PROCESSO PER AVER PESTATO UN SEDICENNE A PIAZZA CAVOUR – IL FILMATO DELLA SORVEGLIANZA (VIDEO)

 

NUOVA AGGRESSIONE CONTRO I RAGAZZI DEL CINEMA AMERICA: PICCHIATA EX COMPAGNA PRESIDENTE

Da www.repubblica.it

 

valerio carocci

Una nuova aggressione la scorsa notte ha preso di mira i ragazzi del Cinema America, ovvero l'associazione che negli ultimi anni a Roma ha riportato il cinema in piazza. Vittima l'ex ragazza del presidente dell'Associazione 'Piccolo America', Valerio Carocci. La donna sarebbe stata aggredita ieri sera nei pressi di piazza San Cosimato, nel quartiere romano di Trastevere.

 

Sulla vicenda indaga la Digos impegnata già, con i carabinieri, nelle indagini sull'altra aggressione avvenuta sabato ai danni di quattro giovani che indossavano la maglia del Cinema America per la quale sono stati identificati e denunciati quattro appartenenti a movimenti dell'estrema destra Blocco studentesco e Casapound. Vittime di quel raid, alcuni ragazzi colpevoli di indossare magliette "antifasciste"

 

La questura di Roma "ha attivato adeguate misure di vigilanza in tutta l'area interessata dagli eventi dell'associazione 'Piccolo America', tese ad assicurare -si legge in una nota- che le attività culturali e ricreative si svolgano in assoluta serenità".

I RAGAZZI DEL CINEMA AMERICA AGGREDITI

 

IDENTIFICATI GLI AGGRESSORI DEI RAGAZZI DEL CINEMA AMERICA

Marco Pasqua per “il Messaggero”

 

C'è il coordinatore romano del Blocco studentesco, il movimento studentesco di CasaPound. Ma anche un ragazzo sotto processo per aver partecipato al pestaggio di un sedicenne a piazza Cavour, nell'ottobre del 2016. Indagini lampo, quelle che hanno consentito a Digos e carabinieri di arrivare a dare un nome ad una parte del branco che, la notte di sabato, ha aggredito 4 giovani colpevoli di indossare la t-shirt del Cinema America.

 

il pestaggio dei ragazzi del cinema america 1

«E' antifascista, toglietevela», hanno urlato. Un'azione da parte di chi ha già un curriculum costellato di precedenti penali ma anche di partecipazioni a manifestazioni della destra estrema. Hanno dai 20 ai 38 anni e vivono nella zona di Casalotti. Ieri pomeriggio, polizia e carabinieri hanno bussato alle porte delle loro abitazioni, sottoponendole a perquisizioni, d'intesa con il pm, Eugenio Albamonte.

 

Determinante il contributo dei ragazzi feriti: da subito hanno fornito dettagli fondamentali per rintracciare gli aggressori. Dai tatuaggi (un numero 4 in caratteri romani), fino al taglio di capelli e ai tratti salienti del volto. Zero reticenze, da parte di David Habib e Valerio Colantoni: il primo ferito da una testata al naso, il secondo da una bottigliata al sopracciglio.

 

FONDAMENTALI I VIDEO

il pestaggio dei ragazzi del cinema america 2

Ma determinanti sono state anche i video catturati dalle telecamere di sorveglianza degli esercizi della zona: in uno di questi si vedono chiaramente i 10 avvicinarsi al gruppetto, parlottare con loro e, infine aggredirli. Uno degli identificati che è stato sottoposto ad interrogatorio è Matteo Mecucci (classe 1998), già noto alle forze dell'ordine per i fatti di piazza Cavour del 2016.

 

david habib uno dei ragazzi del cinema america pestati

Il ragazzo, la sera del 14 ottobre, secondo gli inquirenti, partecipò alla rissa nella quale venne ferito un 16enne di Primavalle: insieme a lui altri coetanei di destra, suoi amici e frequentatori della piazza luogo di ritrovo degli estremisti di Roma Nord. Piazza sulla quale, come anticipato da Il Messaggero, si sono da subito concentrate le attenzioni della polizia. Secondo gli investigatori, Mecucci avrebbe fatto parte del branco dei dieci, a Trastevere, ma non avrebbe partecipato al pestaggio (sul braccio destro ha alcuni tatuaggi molto visibili).

 

Ma le forze dell'ordine hanno anche bussato alla porta di casa di Marco Ciurleo: in quanto coordinatore del Blocco, ha partecipato a numerose manifestazioni di CasaPound (anche non autorizzate) e ha precedenti per motivi di ordine pubblico. Un volto ben noto alla Digos e al Nucleo Informativo dei carabinieri. Anche Stefano Borgese, classe 1981, è vicino agli ambienti della destra estrema capitolina. E a breve potrebbero arrivare nuovi indagati: l'esame delle immagini è ancora in corso e devono esserci altri riscontri prima di poter convocare gli altri sospettati.

jeremy irons ospite dei ragazzi del cinema america 1

 

Tra i primi a commentare con favore l'identificazione dei quattro responsabili dell'agguato, c'è il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: «Gli altri chiacchierano, ministero e Forze dell'Ordine fanno i fatti. Felice che la polizia abbia identificato alcuni dei presunti aggressori di Roma, che avevano malmenato un gruppo di giovani con la maglietta del cinema America.

 

il pestaggio dei ragazzi del cinema america

Nessuna tolleranza per i violenti». Ma anche i quattro ragazzi aggrediti hanno voluto ringraziare le forze dell'ordine: «Ci siamo impegnati con tutte le nostre forze ed energie per il riconoscimento chi ci ha aggredito la scorsa notte a Trastevere, collaborando di minuto in minuto con polizia e carabinieri. Siamo orgogliosi del nostro paese e della risposta che ha dato a chi pensa di poter affermare le proprie idee con l'utilizzo della violenza, che condanniamo in ogni sua forma». Valerio Carocci, leader dell'America, dice: «Questi ragazzi sono degli eroi, dovremmo tutti esser loro grati. Non hanno avuto paura, ma hanno deciso di denunciare gli aggressori collaborando con le forze dell'ordine».

david habib uno dei ragazzi del cinema america pestati 1

 

INSULTI SUI SOCIAL

Sempre ieri, intanto, sui social sono apparsi dei post choc, firmati dagli antagonisti, contro i ragazzi dell'America: «Imparate a difendervi. Smettete di piangere. E soprattutto non andate in Questura». Il tutto corredato dall'hashtag: Iostoconipicchiatori. «Commento politico sull'aggressione ai ragazzi: poche ve ne hanno date», scriveva un altro esponente dei centri sociali romani. Deliri, prontamente sommersi dall'ondata di solidarietà che si è riversata su questi giovani affamati di giustizia.

cinema americajeremy irons ospite dei ragazzi del cinema america

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”